Nella foto Walter Scarinci, dimissionario dall'UIF. |
Nei giorni scorsi è stata data ufficialità di una decisione da parte di Walter Scarinci che ha deciso di dimettersi da segretario dell’Unione Italiana Fantini, incarico che ricopriva dal 1997, da quando cioè l’associazione è nata. La stessa associazione ha preso atto delle dimissioni inderogabili: "L’Unione Italiana Fantini comunica di aver ricevuto ieri le dimissioni del sig. Walter Scarinci da proprio segretario nazionale. In considerazioni delle motivazioni di carattere personale che hanno determinato questa decisione, il Consiglio Direttivo le ha accettate nella loro irrevocabilità. Il Presidente e il Consiglio Direttivo dell’Unione Italiana Fantini e per loro tramite i Fantini italiani ringraziano l’amico Walter per l’impegno profuso nei tanti anni passati insieme".
E a tal proposito lo stesso Walter in un lungo post su Facebook ha voluto spiegare i motivi della sua decisione, sgomberando il campo da ulteriori polemiche che si stavano alimentando.
Ecco il suo post su Facebook: "La notizia non è particolarmente importante, non tale da togliere il sonno a qualcuno. Ma ci terrei a darla qui su FB per non dover ripetere le stesse cose più volte e soprattutto per evitare fraintendimenti e fake news. Da ieri non sono più il segretario dell’Unione Italiana Fantini. Dopo 23 anni, dalla fondazione della UIF, lascio questa carica e questo impegno. Ho dato le mie dimissioni irrevocabili al presidente Luca Maniezzi già diverse settimane fa, ma abbiamo deciso di comune accordo di andare avanti appunto fino a ieri per permettere a chi mi subentrerà di organizzare convenientemente il proprio lavoro futuro. Vorrei anzitutto sgombrare il campo dal più classico degli equivoci che si ingenerano in questi casi: non c’è una ragione particolare, non ci sono stati dissapori e scontri con alcuno nella conduzione della UIF. Molto più semplicemente, dopo averci pensato su per qualche mese, sono arrivato alla conclusione di avere fatto il mio tempo e di dover quindi passare la mano. Direi che, per i normali parametri delle cariche nelle associazioni ippiche, ho sovvertito ogni pronostico e sono durato pure troppo! Forse avrei dovuto lasciare già vari anni fa, in quelle occasioni in cui il mio pensiero non venne compreso dai Fantini e per orgoglio personale avrei dovuto fare un passo indietro. Ma non ci sono riuscito, un po’ per senso di responsabilità, ma soprattutto perché mi piaceva ancora tremendamente rappresentare i Fantini italiani. Perché, sapete, benché questi 23 anni non siano sempre stati facili e gratificanti, sono comunque stati molto, ma molto belli ed interessanti. E, come tali, difficili da lasciare e da confinare nel proprio passato. Ho avuto infatti la possibilità di vivere “da dentro” un mondo bello come l’Ippica, fianco a fianco con donne e uomini positivi o negativi, ma comunque mai banali.
Ma i momenti della vita cambiano e quello che è stato bellissimo diventa pesante e ripetitivo, magari perché ti impedisce di fare altro o di incontrare altre persone ed altri mondi. Ecco, in questo tribolato 2020 mi è successo questo: lavorare per i Fantini non è più tra le mie massime priorità, dopo 23 anni voglio dedicare il mio tempo a qualcosa di diverso. Le corse, cioè lo spettacolo più bello al mondo insieme all’opera lirica, torneranno ad essere appunto uno spettacolo e non più un luogo di lavoro dove parlare dei problemi dell’Ippica italiana o di quelli di un singolo Fantino. Perdonerete, ma non ce la faccio più, lascio ad altri l’incombenza. Non so se in questi 23 anni sono stato un buon segretario per la UIF e per i Fantini italiani, non so se il giudizio su me e sul mio operato sarà positivo o negativo. Certamente si sarebbe potuto fare di più, certamente io potrei non essere stato il massimo nel mio operare, certamente ci sono persone nella nostra Ippica disastrata che potevano e potranno fare meglio di me. Ma vi garantisco che, pur con alti e bassi, ce l’ho messa tutta. E forse sono rimasto in quella carica che ora lascio anche perché non è proprio che ci fosse precisamente la coda per subentrarmi…. Se proprio dovete giudicarmi, che siate genericamente Ippici o precisamente Fantini, fatelo con la benevolenza che si riserva ad un vecchio amico di 63 anni che è stato felice di conoscere tutti voi, proprio tutti tutti tutti. Con qualcuno sono anche diventato profondamente amico, persone che per me sono il bello della vita. Ma ognuno di voi, ve lo garantisco, rappresenta per me un momento, un ricordo, un episodio unico e quindi sarà sempre bellissimo, almeno per me, rivedervi alle corse in un qualsiasi ippodromo. E adesso che non sono più il segretario della UIF, se mi date un vincente sicuro o anche solo un piazzato non lo disdegno. Ciao a tutti, ci vediamo in pista"
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta qui