Nella foto il Senatore Gian Marco Centinaio. |
Sul fronte politico si cominciano ad intensificare le pressioni nei confronti nei ministri che si occupano di attività sportive.
Oggi è stata infatti una giornata molto piena per il ministro dello Sport Spadafora, prima al Senato e oggi pomeriggio alla Camera. Il tema della ripartenza del campionato resta scottante e al momento la posizione del ministro è questa: ripartire sì, ma in sicurezza. "Quello che noi vorremmo fare è riaprire il campionato ma nelle condizioni che possano assicurare, non solo al campionato di continuare senza ulteriori stop, ma che possano garantire la sicurezza di tutti", ha detto.
E poi ha aggiunto «Riapriremo le strutture sportive al massimo entro il 25 maggio, se possibile anche prima. Metteremo risorse a disposizione per attuare il protocollo di sicurezza per le realtà che avessero problemi ad attuarlo attraverso la società Sport e Salute». L'ippica resta dunque fanalino di coda in tutto questo, e si attendono risposte in merito.
A parlare è stato anche il senatore leghista Gian Marco Centinaio il quale ha presentato una interrogazione ai ministri Bellanova e Spadafora sulle iniziative in atto per l'immediata ripresa a porte chiuse dell'attività ippica. Ma dobbiamo ancora aspettare la risposta a quella che aveva inviato Alessandro Battilocchio: "Intendete adottare tutte le iniziative di competenza per permettere l'immediata ripresa a porte chiuse dell'attività ippica agonistica su tutto il territorio nazionale, nel rispetto dei protocolli sanitari e logistici che si renderanno necessari per assicurare la tutela dei dipendenti e di tutti gli operatori? C'è forte preoccupazione espressa dai rappresentanti di categoria sul protrarsi della sospensione dell'attività ippica agonistica per effetto delle misure restrittive adottate dal Governo per contenere l'emergenza epidemiologica da Covid-19".
Per poi evidenziare che "l'azzeramento dei ricavi registrato in questi mesi dal settore rappresenta una reale minaccia alla sopravvivenza del comparto ippico, anche alla luce dello stato di assoluta criticità in cui versa da tempo; il comparto, che assorbe migliaia di posti di lavoro, non avendo attualmente alcun mezzo di sostentamento economico, non riesce a sostenere i costi di mantenimento dei cavalli e delle strutture funzionali all'esercizio dell'attività; il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha stilato un documento concernente un protocollo per lo svolgimento delle corse a porte chiuse, che è in attesa del vaglio del comitato tecnico-scientifico e del ministero della Salute; le società stanno continuando tutte le attività necessarie per l'allenamento dei cavalli all'interno degli ippodromi, curando e manutenendo tutti gli impianti ed attrezzature e dando puntuale applicazione alle disposizioni normative relative all'emergenza Covid-19".
Infine, il senatore leghista sottolinea che "l'incertezza legata all'eventuale ripresa dell'attività ippica agonistica non permette alcun tipo di programmazione, privando il settore della possibilità di investimenti; questo è vero per l'impianto di Vinovo (Torino), tra i migliori in Italia, e per tutti gli altri ippodromi impegnati nell'incrementare l'efficienza e migliorare la qualità dei servizi; altri Paesi europei, anch'essi interessati all'emergenza Covid-19, tenuto conto della peculiarità dell'attività delle corse, che presenta rischi di contagio pressoché nulli o comunque identici a quelli individuati per l'allenamento consentito dei cavalli, hanno già avviato l'attività; eventuali ritardi danneggeranno irreversibilmente la già fragile economia della filiera, allontanando la possibilità di una ripresa in tempi rapidi del settore".
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta qui