Nella foto Massimo Parri in compagnia del figlio Giovanni. |
Mi preme precisare che le corse dei cavalli non sono sotto l’egida del Coni e pertanto non possono essere considerate unicamente un “semplice” sport ma rappresentano la parte finale della filiera ippica che nasce con l’Allevamento e che ha come punto di arrivo le competizioni sportive.
Le corse nei nostri ippodromi danno sostentamento a migliaia di famiglie (Allevatori, proprietari, allenatori, fantini, driver, veterinari, maniscalchi, produttori di cereali, mangimi, paglia, ecc) e mantengono l’intera filiera, in maggior parte agricola; il nostro settore dipende dal Ministero dell’Agricoltura e non dal Dicastero dello Sport.
I nostri lavoratori hanno bisogno risposte certe per impedire, ad un significativo settore agricolo, di fallire miseramente: abbiamo bisogno di sapere quando potremo riprendere a correre nei nostri ippodromi, così come è avvenuto nelle principali Nazioni Europee.
Le attività riprenderanno ovviamente a porte chiuse, con protocolli severi e nell’assoluto rispetto delle norme sanitarie vigenti.
In allegato ultimo comunicato in ordine di tempo, inviato questa mattina al Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova firmato da tutto il settore del galoppo e dal trotto.
Le sarei particolarmente grato se lo potesse pubblicare e dare visibilità al nostro settore che ne ha davvero un disperato bisogno.
La lettera qui:
Illustrissima Ministra,
A nome delle migliaia di lavoratori impiegati nella filiera ippica, A.N.G. e le sotto indicate Associazioni firmatarie del
trotto Le rinnovano la sempre maggior preoccupazione per le migliaia di posti di lavoro che sono attualmente a forte
rischio per il comportamento del Governo che ci sta rendendo non solo invisibili ma addirittura inesistenti.
Come già più volte afermato le corse dei cavalli non sono uno sport, ma sono l'attività che mantiene l'intera filiera
ippica per la maggior parte agricola; per questo motivo l’ ppica da sempre dipende dal Mipaaf e non dal Dicastero
dello sport.
Chiediamo da parte del Governo rispetto per i nostri lavoratori che tutti i giorni alle 5 del mattino iniziano ad
accudire i cavalli o passano le notti a vegliare le fattrici che devono partorire.
Non ci possiamo rassegnare ad essere ignorati dal Governo e ad essere considerati un semplice sport. Chiediamo
quindi spiegazioni per il comportamento delle istituzioni nei nostri confronti.
Hanno ormai aperto quasi tutte le attività anche a rischio contagio certamente più significativo di quello, come
dimostrato dai fatti, praticamente inesistente delle corse a porte chiuse.
Dal prossimo 3 giugno poi, riapriranno giustamente anche le frontiere, con rischio però di contagio chiaramente infinitamente superiore a quello delle corse a porte chiuse.
Assodato quindi che non è un motivo di pericolo di contagio, perché non riaprire un'attività produttiva a tutti gli effetti come quella delle corse dei cavalli ?
Il concetto di corse come attività produttiva è stato ben compreso ed applicato da tutte le nazioni Europee e dal resto del mondo che hanno riaperto o stanno riaprendo in questi giorni l'attività delle corse dei cavalli svincolandola dagli sport come ad esempio il calcio o altri, proprio perché attività produttiva che mantiene le filiere di riferimento.
L'ippica senza corse muore e di conseguenza moltissime famiglie perderanno il lavoro. A.N.G. e le sotto indicate Associazioni firmatarie del trotto chiedono quindi, per rispetto di tutti i lavoratori e gli operatori della filiera ippica, che le corse riprendano al più presto con l'immediata comunicazione della data di riapertura: il settore si merita una risposta definitiva. In assenza di riscontri certi temiamo atti di disperazione che non riusciremmo a controllare.
La ringraziamo anticipatamente per i Suo intervento e rimaniamo in attesa di Suo riscontro.
Per il galoppo:
A.N.G. (A.N.A.C. - A.N.A.G. - A.G.R.I. - F.I.A. - S.I.R.E. - U.I.F.)
Per il Trotto:
A.N.A.C.T.
Comitato Covid 19
Isabella Bezzera
Presidente A.N.G.
Associazione Nazionale Galoppo
Viale Caprilli 30, 20151 MILANO
Ph: +39 02.39210416
Ph: +39 02.33004116
Fax: +39 02.33004061
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