Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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mercoledì, aprile 01, 2020

Programmi: La Germania lavora su una ripartenza a Maggio. Inghilterra idem, Francia ha dato via libera al sostegno. In Italia?

Nella foto, cavalli in partenza.
I principali paesi europei, dopo un paio di settimane di assestamento, o anche meno perchè erano in ritardo rispetto all'Italia, hanno cominciato seriamente a pensare ad un piano di eventuale ripartenza. La Germania, per esempio, che ha sospeso le corse fino al 18 Aprile, ha ipotizzato già di voler ripartire con le corse e con l'attività dal 1° di Maggio. 
L'annuncio è stato dato da Michael Vesper, presidente del Deutscher Galopp, dopo l'annuale conferenza stampa, rigorosamente in call conference video, con il tema dominante quello del Coronavirus. Il concetto espresso in un verbale è stato il seguente: “Sappiamo che ad Aprile non faremo in tempo a ricominciare ma stiamo lavorando affinchè, in condizioni di sicurezza, la nostra attività possa ricominciare a produrre e i cavalli possano ricominciare a correre. Si tratta di un argomento importantissimo e riguarda la salute anche dei cavalli, fermo restando che al momento la priorità di tutti è la salute comune. Non corriamo però dal 15 Marzo e alla lunga potrebbe essere distruttiva la chiusura, dunque stiamo pensando di tornare a correre a porte chiuse. Siamo speranzosi che la situazione nel nostro paese non precipiti ulteriormente, ma in qualche modo dovremo ripartire. Stiamo pianificando un programma bilanciato con corse di routine e poi uno schema di corse Listed e di Gruppo. La nostra idea è di ripartire in ogni regione per non sovraccaricare le strade di autotrasportatori o per limitare gli spostamenti. Questo è il nostro scenario". 
Di diverso avviso, ma con lo stesso tenore, l'Inghilterra che invece starebbe pensando a riaprire sempre il 1° Maggio (considerate che Francia, Inghilterra e Germania hanno patito l'ondata del virus più tardi dell'Italia), con la differenza che non sarebbe interamente nella nazione ma solo a regioni, inizialmente. Ne sono state individuate tre ma il principale epicentro dell'interesse nazionale sarebbe, almeno inizialmente, Newmarket. Ma ancora è in evoluzione il tutto e la BHA di concerto con tutti gli altri organi interessati, gli ippodromi e le varie associazioni, sta lavorando in tal senso. 
In Francia sono un pizzico più indietro ma certamente ci si è mossi per tenere in vita lo sport nella maniera più efficace e meno dolorosa possibile. France Galop e Le Trot hanno messo in campo alcune iniziative, mentre il PMU per incentivare il gioco da casa sta predisponendo dei bonus per scommettere online e dunque consentire agli scommettitori di vedere le corse da casa e di conseguenza impedire assembramenti. Si correrebbe anche in Francia a porte chiuse, ovviamente, ma non è stato ancora tirato fuori un piano definitivo. Ciò che è definitivo invece è ciò che avevamo anticipato qualche giorno fa: Sull'equivalente della Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto per utilizzare il fondo di solidarietà agli allenatori francesi di cui abbiamo parlato su questo articolo raggiungibile a questo LINK
In Italia che si fa: Per ora nessuno ha ancora ricevuto i rappresentanti di categoria italiani, e si è fermi all'iniziativa di Antonio Somma che ieri ha inoltrato una richiesta al Mipaaf, con una proposta (a costo zero per il ministero) finalizzata al recupero di 4-5 milioni da destinare alla precedente richiesta di contributo straordinario. Per ora l'iniziativa di Somma, stando ai numeri, ha raccolto circa 200 adesioni ma la maggior parte delle quali al trotto.
Nella trasmissione IPPICA DOMANI, che postiamo qui sotto, era stato affrontato un tema interessante. Quello del Commissario Straordinario che gestisca questa delicatissima fase con poteri che vanno al di la del normale. Un po’ come avviene in tutte le situazioni d’emergenza. Un’idea da non sottovalutare. Un uomo solo al comando per alcuni mesi che, liberato da pastoie burocratiche troppo stringenti, possa lavorare alla risoluzione immediata dei molti problemi che affliggono il comparto. Ippodromi, Premi, calendario, Grandi Premi, insomma tutte quelle cose che oggi sono ferme e che necessitano di un’azione forte e immediata. Lo scoglio da superare è quello della frammentazione dell’ippica. Ce li vedete già su Facebook prendere posizione? L'Italia è questa. Speriamo di essere smentiti.

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