Nella foto una veduta dell'ippodromo delle Capannelle affollato. |
Dalle stanze segrete del Ministero, passando attraverso le interconnessioni della banda larga di qualsiasi ufficio, sono imperanti in questo periodo video conferenze anche a grandi livelli per parlare di una possibile riapertura dell'attività ippica in Italia.
E così, mentre in Germania si è già approntato un calendario, da noi siamo allo studio dello stesso ma da voci che si rincorrono sempre più insistentemente emerge una voce abbastanza forte che parla di apertura dell'attività, a porte chiuse, a partire dal 16 Maggio.
Gli ippici, rappresentati da ippodromi, operatori e varie sigle, stavano spingendo per il 4 Maggio, cioè fra circa 21 giorni, ma la data più probabile sembra sia quella allungata di qualche giorno ancora successivamente. In pratica fra poco più di un mese a partire da adesso.
Del resto, e manca ormai solo l'ufficialità, la proroga delle misure di contenimento del nuovo Coronavirus per altre tre settimane a partire dal 14 aprile è ormai decisa. Il lockdown nel Paese durerà fino al 3 maggio prossimo per "non vanificare i sacrifici fatti finora", come ha sottolineato il premier Giuseppe Conte, il quale nelle prossime ore potrebbe già firmare il nuovo decreto.
Il comitato tecnico-scientifico che affianca il governo in questo periodo difficile era stato chiaro: riaprire ora, nonostante la curva dei contagi si stia stabilizzando e l'indice di contagiosità sia inferiore ad uno, sarebbe troppo rischioso, anche e soprattutto per scongiurare una eventuale seconda ondata dell'epidemia. In altre parole, non è ancora tempo dell'ormai famosa fase 2. Tuttavia, l'esecutivo ha in mente di concedere qualche cauta apertura dal valore simbolico, un primissimo step per tornare alla normalità.
Così, potranno ripartire dal 14 aprile, subito dopo le festività pasquali, librerie e cartolerie, ma anche le aziende che fabbricano macchine agricole, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura e, forse, i negozi di abbigliamento per neonati. Niente da fare ancora per gli altri, che dovranno ancora restare a casa. Si farà una eccezione forse per i settori che alimentano una filiera, e l'ippica è tra queste. Ma non nell'immediato futuro.
D'altronde il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia era stato chiaro in un messaggio inviato nei giorni scorsi a Confindustria: "Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani. Con la salute a rischio, non c'è economia".
La decisione sarebbe stata presa nella giornata di ieri, giovedì 9 aprile, dopo gli incontri in videoconferenza che il presidente del Consiglio ha avuto con parti sociali, sindacati e Confindustria e a seguire con le Regioni e i Comuni. In particolare, si sarebbe anche pensato ad un meccanismo che consentirà ai prefetti e ai presidenti di Regione di valutare riaperture scaglionate a seconda delle curve epidemiologiche del territorio, come riporta il Corriere della Sera.
Gli ippici, rappresentati da ippodromi, operatori e varie sigle, stavano spingendo per il 4 Maggio, cioè fra circa 21 giorni, ma la data più probabile sembra sia quella allungata di qualche giorno ancora successivamente. In pratica fra poco più di un mese a partire da adesso.
Del resto, e manca ormai solo l'ufficialità, la proroga delle misure di contenimento del nuovo Coronavirus per altre tre settimane a partire dal 14 aprile è ormai decisa. Il lockdown nel Paese durerà fino al 3 maggio prossimo per "non vanificare i sacrifici fatti finora", come ha sottolineato il premier Giuseppe Conte, il quale nelle prossime ore potrebbe già firmare il nuovo decreto.
Il comitato tecnico-scientifico che affianca il governo in questo periodo difficile era stato chiaro: riaprire ora, nonostante la curva dei contagi si stia stabilizzando e l'indice di contagiosità sia inferiore ad uno, sarebbe troppo rischioso, anche e soprattutto per scongiurare una eventuale seconda ondata dell'epidemia. In altre parole, non è ancora tempo dell'ormai famosa fase 2. Tuttavia, l'esecutivo ha in mente di concedere qualche cauta apertura dal valore simbolico, un primissimo step per tornare alla normalità.
Così, potranno ripartire dal 14 aprile, subito dopo le festività pasquali, librerie e cartolerie, ma anche le aziende che fabbricano macchine agricole, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura e, forse, i negozi di abbigliamento per neonati. Niente da fare ancora per gli altri, che dovranno ancora restare a casa. Si farà una eccezione forse per i settori che alimentano una filiera, e l'ippica è tra queste. Ma non nell'immediato futuro.
D'altronde il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia era stato chiaro in un messaggio inviato nei giorni scorsi a Confindustria: "Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani. Con la salute a rischio, non c'è economia".
La decisione sarebbe stata presa nella giornata di ieri, giovedì 9 aprile, dopo gli incontri in videoconferenza che il presidente del Consiglio ha avuto con parti sociali, sindacati e Confindustria e a seguire con le Regioni e i Comuni. In particolare, si sarebbe anche pensato ad un meccanismo che consentirà ai prefetti e ai presidenti di Regione di valutare riaperture scaglionate a seconda delle curve epidemiologiche del territorio, come riporta il Corriere della Sera.
Insomma, c'è fiducia per il 16 Maggio. Tutte queste teoria dovranno poi incontrare il benestare anche del Governo e del Ministero dell'Agricoltura, ma si sta lavorando in quel senso con la struttura dei calendari in base a questa nuova eventualità.
Le fonti sono affidabili ma è importantissimo capire che, indipendentemente dall'aspetto sportivo e delle corse, è primario il benessere della nazione e dunque è utile continuare a monitorare i progressi che sta facendo la nazione in merito. Da capire poi come verrà fatta una eventuale riapertura: Si andrà per regioni? E la Lombardia? E per gli spostamenti? Tutte le ipotesi sono allo studio, ma una data verosimile potrebbe e dovrebbe essere quella del 16 Maggio.
Seguiranno aggiornamenti, perchè fondamentale sarà ripartire con l'idea di considerare le Classiche tra inizio Giugno (Parioli e Elena), fine Giugno (Derby) e metà Luglio (Oaks).
Per recuperare le risorse di Marzo e Aprile in cui non si è corso l'ipotesi è di fare più corse in una giornata. Con ovvi disagi per alcuni cavalli, ma stiamo parlando di condizioni di un anno veramente particolare ed eccezionale.
Ma è comunque presto, si attendono altre notizie.
Ma è comunque presto, si attendono altre notizie.
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