Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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venerdì, marzo 13, 2020

Cheltenham, chiusura con il...botto! Clamoroso Goshen all'ultima siepe. Irlanda batte Inghilterra 17 a 10. Il racconto di Lorenzo Marucci

Nella foto, la clamorosa caduta all'ultimo salto per Goshen e Jamie Moore.
Giù il sipario. Si chiude uno dei Festival di Cheltenham più strano e particolare mai vissuto. Vuoi che molti lo hanno vissuto a casa anzichè sul luogo del delitto, altri che invece lo avrebbero seguito da casa lo stesso hanno vissuto il Festival all'epoca del Coronavirus. Altri che lo hanno seguito forzatamente perchè rinchiusi in casa, e magari tra quelli di quest'ultima specie abbiamo trovato anche qualcuno in grado di appassionarsi.
L'ippica è questo: Non è uno sport per vecchi. D'animo, almeno. Non è uno sport per deboli di cuore o per gente che non mette in discussione se stesso o l'anima di ferro.
Ecco, nell'ultimo giorno, ancora un colpo di scena. L'ennesimo. Goshen, in vantaggio di svariate lunghezze, cade all'ultimo ostacolo rovinosamente. Un pò la sintesi della vita, come arrivare alla fonte e non bere. Come un percorso fatto ad ostacoli e quando tutto sembra sia perfetto, ecco pescare la carta imprevisto nel mazzo che rimescola tutto, conservando però l'essenza dello sport e della vita. Il viaggio come meta e non come destinazione.
A voi quest'ultimo report, sperando che non sia l'ultimo in assoluto, ed uno speciale ringraziamento Lorenzo Marucci. Un "panda", nel senso di specie protetta, in grado di appassionarsi ed appassionarci in un'epoca in cui non va proprio di moda essere ippico. Grazie a Lorenzo, giovanissimo, che ci ha raccontato con dovizia di particolari questi 4 giorni ed un grazie a tutti voi che attraverso i suoi scritti siete capitati su Mondoturf. Un pianeta unico, in qualche modo delicato, come la nostra terra. Arrivederci, a prestissimo. Alla fine di Cheltenham Irlanda batte Inghilterra 17 a 10, protagonista di giornata certamente Willie Mullins. Buona lettura..

-1 2m1f (2m179y) (New) JCB Triumph Hurdle (Grade 1) (Class 1) (4yo)
Eccoci all'ultimo giorno del Festival, il più importante, il “Gold Cup Day”! Il triumph Hurdle (Grade 1) vede ai favori del pronostico Goshen che è passato ai salti nelle ultime 3 corse, da imbattuto e senza essere mai sostenuto dal fantino, e tra l’altro nell’ultima perde addirittura due ferri. E ragazzi, anche oggi non serviva assolutamente la spinta di Jamie Moore, che anzi, combina un fattaccio. Ma partiamo dal principio. La corsa si sviluppa come ci aspettavamo, ovvero con un’andatura sfrenata che non ha dato modo a quelli dietro di seguire i due in testa, Goshen e Allmankind che è passato agli ostacoli a novembre e sottoposto a wind surgery (operazione volta a migliorare la funzione delle vie aeree superiori del cavallo)e che non ha mai perso nelle tre uscite sulle siepi basse vincendo anche un Grade 2 e un Grade 1 (Coral Finale Juvenile Hurdle (Grade 1) a Chepstow. Entrati in retta la sinfonia si ripete e Goshen saluta l’amichetto e si prepara a vincerne un’altra di una retta intera allungando come se fosse un cavallo in piano. Ma ecco il ”drama”, come dicono gli inglese. Jamie Moore con un po’ troppa sicurezza sostiene il suo allievo che manca completamente l’ultimo ostacolo, e nonostante ciò’ rimane su. Stessa cosa non fa il Jockey che dopo un disperato “recovery” di 20mt, assaggia l’erba della retta d’arrivo dell’ippodromo inglese; rimarrà in ginocchio a disperarsi e verrà ripreso dopo in lacrime al tondino, ti rifarai Jamie! Forse sbagliata anche la scelta di andare a galoppare così all’esterno, praticamente attaccato allo steccato, con le mille distrazioni per il cavallo date dai fotografi che continuano incuranti ad appostarsi praticamente dentro la pista, bah. Anche sfortuna per Goshen che da come si vede in un filmato subito dopo il salto dell’ultima siepe si aggancia incredibilmente il ferro sinistro posteriore con l’anteriore, sbilanciandosi ancora di più. Comunque ringrazia e porta a casa Burning Victory (Nathaniel) che prima di questa corsa aveva disputato una sola prova sugli ostacoli, le Norman Colfer Winning Fair Juvenile Hurdle (Grade 3) a Fairyhouse il 22 febbraio scorso; chapeau per la preparazione a Willie Mullins che lo ha preso nella sua scuderia il 6 gennaio (prima si trovava sotto gli ordini di Jean-Louis Bouchard). Al secondo Aspire Tower e al terzo ancora Allmankind.

-2 2m1f (2m179y) (New) Randox Health County Handicap Hurdle (Grade 3) (Class 1) (5yo+)
Altro handicap. altri 26 partenti al via. Inizia con un bel quick double Willie Mullins, che appena ingranata la marcia in questo Festival non si ferma più. Qui ne schierava addirittura 3, e avevano tutti prime chance, e infatti a segno è andato Saint Roi (Coastal Path). Favorito, si fa per dire a 5/1, che dopo una corsa nelle prime posizioni, in retta d’arrivo allunga e stacca appena assaggia la frusta del grande Barry Geraghty come un cavallo in piano. Anche Saint Roi è un cavallo che prima si trovava in Francia, questa volta da G. Cherel, e poi è passato dal top trainer irlandese che dopo un nulla di fatto a Clonmel va a vincere di 9 lunghezze una maiden a Tramore. Giusto per dire Willie Mullins fa 1°, 2° (Aramon) e 4° (Buildmeupbuttercup).

-3 3m (2m7f213y) (New) Albert Bartlett Novices' Hurdle (Grade 1) (Registered As The Spa Novices' Hurdle) (Class 1) (4yo+)
Monkfish
Tra i due litiganti il terzo gode! Tutti a puntare gli occhi su Thyme Hill che in 6 corse, colleziona 4 vittorie e 2 piazzamenti, con 3 successi ottenuti nelle ultime 3; tra cui due Grade 1 e le Betway Challow Novices' Hurdle (Grade 1)di Newbury. L’altro era Latest Exhibition che dalla sua in 6 corse, ha 4 vittorie e due 2°, nell’ultima vince le Nathaniel Lacy & Ptnrs Solicitor Novice Hurdle (Grade 1) a leopardstown durante il Dublin festival.
Insomma due bei soggetti molto vicini. ma come dicevamo tra i due si infila un terzo; che in questo caso prende il nome di Monkfish (Stowaway), che dopo una corsa al comando e sicuro delle sue risorse di stamina che lo contraddistinguono, beffa tutti. In realtà a inizio retta la situazione sembrava risolversi tra i due favoriti, ma poi negli ultimi 300 ci ritroviamo con un arrivo a 4 con i migliori del betting racchiusi in 2 lunghezze, in cui Thyme Hill prende schiaffi a destra e manca e Latest Exhibition che viene piegato dal ritorno di Monkfish che non muore mai! Il cavallo allenato da Willie Mullins (che fa hat trick!) veniva da due vittorie in novices e maiden, in cui in totale ha rifilato 31 lunghezze totali agli avversari. Al terzo Fury Road.

-4 m2½f (3m2f70y) (New) Magners Cheltenham Gold Cup Chase (Grade 1) (Class 1) (5yo+)£ 635.000
Paul Townend esulta
Sventolano sciarpe nero-gialle su Cheltenham! e no, non ha vinto lo Juve Stabia… Scherzi a parte, qui si è scritta la storia, perchè non capita tutti i giorni di vincere per due anni di fila la Gold Cup (l’ultimo fu il mito Best Mate, che lo vinse 3 volte dal 2002 al 2004). La corsa che un fantino ostacolista sogna di vincere da quando monta i pony. In questo caso il jockey è Paul Townend che montò Al Boum Photo (Buck's Boum) anche nella scorsa edizione. Come spesso accade, anche questa volta la corsa si è decisa sulla famosa "discesetta", in cui i cavalli prendono velocità, si inizia a fare selezione e chi c’è c’è. 
Al comando c'era il coriaceo Bristol de Mai che su questa discesa accusa e lascia passare il favorito e contro, Al Boum Photo e Santini. Quest’ultimo molto chiacchierato e considerato il principale avversario dell’allievo di Mullins (che fa 4 su 4 oggi), che per la prima volta metteva i paraocchi e stava correndo molto bene vincendo il 25 gennaio a Cheltenham le Paddy Power Cotswold Chase (Grade 2) davanti a Bristol de Mai. Tra i due si inserisce il cavallone Lostintranslation che fa un corsone arrivando 3° e in retta d’arrivo intralcia Santini che è costretto a fermare e ripartire per poi arrivare a tremila all’ora. Chissà se quella incollatura che prende da Al Boum Photo sul palo non l’abbia persa proprio in quell’episodio. Nulla da togliere comunque al vincitore che ha dettato la sua legge da cavallo semplicemente fortissimo. Ma comunque sarei curioso di rivedere un match tra i due. Da segnalare Kemboy che veniva da troppo dietro e non fa in tempo a recuperare e finisce settimo. 

-5 3m2½f (3m2f70y) (New) St. James's Place Foxhunter Challenge Cup Open Hunters' Chase (Class 2) (5yo+)
In pista i gentleman che hanno l’onore di correre sullo stesso percorso in cui si è appena svolta la Gold Cup. Esultano i bookmakers, perché tanti soldi sono stati messi sui due favoriti di McManus Minella Rocco e Staker Wallace. Ma entrambi hanno deluso per lasciare strada ad un’altra bella favola che viene scritta in questo festival. Perché a vincere è It Came To Pass (Brian Boru) a ben 100/1. In sella la signorina O’Sullivan, che rientra al parade ring con un sorriso gigantesco, per il trainer di papà Eugene O’Sullivan; tutto in famiglia! Ma chi è questo It Came To Pass? nesuno, un cavallo proveniente dalle corse point to point irlandesi che oggi si è svegliato e ha deciso di entrare, anche se nel piccolo, nella storia; perché ricordatevi, vincere nel Festival è sempre tanta roba. 

-6 2m½f (2m62y) (New) Johnny Henderson Grand Annual Challenge Cup Handicap Chase (Grade 3) (Class 1) (5yo+)
Bellissimo e incerto handicap di Gruppo 3 intitolato al padre di Nicky Henderson, Jhonny. Nel pre corsa i favori erano per Greaneteen che veniva da 3 vittorie e per Chosen Mate (Well Chosen) che ha vinto l’ultima a Gowran park di 11 lunghezze. Tattica di corsa simile per entrambi ma qualche siepe sbagliata nel finale fa sì che Greaneteen arrivi solo 4° montando sopra i cavalli. Bella vittoria invece per Chosen Mate che viaggia sempre in mano e in retta d’arrivo passa di giustezza. Nonostante l’incertezza sull’ultima siepe vince ancora di 1 e mezza su Eclair De Beaufeu per il doppio di Gordon Elliott.

-7 2m4½f (2m4f56y) (New) Martin Pipe Conditional Jockeys' Handicap Hurdle (Class 2) (4yo+ 0-145)
Siamo arrivati all’ultima di questo bellissimo Festival. E’ una prova sulla breve distanza in cui a darsi battaglia sono stati i “conditional jockeys”, ovvero quei fantini di età inferiore ai 26 anni che non hanno vinto più di settantacinque gare. Dispersi i favoriti Five O’Clock, che era reduce dal successo nelle Markaye Contracts Ltd Michael Purcell Memorial Novice Hurdle (Grade 3) davanti a Front View, che era il contro favorito in questa corsa. Vittoria in una foto strettissima per Indefatigable e Rex Dingle che rimontano palmo a palmo e vincono di un muso su Pileon. Quest’ultimo sembrava avere la vittoria in tasca dopo che sull’ultima siepe Column of Fire cade rovinosamente. Ma non aveva fatto i conti con l’allievo di Paul Webber che vince a 40/1.

Finisce così questo racconto di 4 giorni in cui spero di essere stato all’altezza dell’importanza di questo evento, da semplice appassionato quale sono, ho cercato di descrivervi quanto più nel dettaglio la magnificenza del Festival. Goodbye!




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