Con forziere che supera i 5,6 milioni di dollari, la corsa sul miglio e mezzo di Tokyo, che quest'anno si corre in memoria di Deep Impact, è una delle prove più ricche del mondo. Ma nonostante le dimensioni del premio, nessuno sfidante internazionale correrà nella Japan Cup 2019, lasciando 15 indigeni di talento a lottare per la vittoria.
È una testimonianza della capacità dei purosangue giapponesi di aver colmato completamente il gap con il resto del mondo. Si tratta in effetti di una corsa giovane, e mentre prima era terreno di caccia per americani, australiani ed europei, adesso per vincere in Giappone devi andare molto forte. Ma tanto. L'ultimo a vincere è stato Alkaseed nel 2005 con Frankie Dettori per Luca Cumani. Da quel momento un lungo digiuno degli stranieri.
Chi sono i più attesi? Ci sono gli ultimi 3 vincitori di Derby Giapponese e sono Makahiki (Deep Impact), vincitore nel 2016, poi Rey de Oro (King Kamehameha) e Wagnerian (Deep Impact), e poiché tutti hanno vinto sullo stesso percorso e distanza della Japan Cup, è logico concludere che Domenica saranno tra i principali attori. La cosa buffa è che tutti e tre sono senza vittorie nel 2019, e sollevano dunque domande sulla loro forma attuale.
Rey De Oro è arrivato secondo nella Japan Cup del 2017, ha mirato questa corsa da lontano, ha rifinito in Settembre, ma va verificato.
Tra gli altri, chi ha linee con lui, è Suave Richard. Secondo classificato dietro a Rey de Oro nel Tokyo Yushun del 2017, è allo stesso modo uno che ha inanellato una serie di sconfitte. Terzo lo scorso anno, quest'anno non è apparso nel suo momento migliore. Ma dovrebbe venire avanti dal settimo posto del Tenno Sho recente. Il più internazionale di tutti è forse Cheval Grand (Heart's Cry), che ha corso nel 2019 nello Dubai Sheema Classic (G1) a Meydan, dove è finito davanti a Rey de Oro, Suave Richard e ai vincitori di Gruppo 1 internazionali Magic Wand e Desert Encounter. Cheval Grand ha corso anche le King George e le Juddmonte International ma su terreno troppo pesante rispetto a quello digerito. Ha vinto nel 2017 la Japan Cup, è arrivato terzo nel 2016, quarto nel 2018. Un animale da queste corse, con un animale come Soumillon in sella.
Una curiosità riguarda le statistiche: Mai, dal 2003, la Japan Cup non è stata vinta da un cavallo di età pari o superiore a sei anni. Significa che le frecce giovani hanno sempre qualcosa da dire. You Can Smile (King Kamehameha), 4 anni, quarto nel Tenno Sho, potrebbe aver mirato questa corsa appositamente. Ha vinto su distanza, è terzo nel St Leger locale, ma nel Niigata Kinen G3 di Settembre sui 2000 metri ha fatto un corsone con un tempo da intermediate puro. Il quarto nel Tenno Sho lo racconta in ordine, e sul miglio e mezzo dovrebbe contare in maniera decisiva. Vediamo cosa inventerà Yasunari Iwata.
I nostri connazionali hanno pescato le monte di due cavalli considerati outsider. Mirco Demuro monterà il 4 anni Taisei Trail (Heart's Cry) per Yoshito Yahagi e Seiho Tanaka, ma ha una quota stratosferica, e stessa cosa per Frankie Dettori che monterà il 6 anni Look Twice (Stay Gold) per Hideaki Fujiwara e Tomokazu Iizuka. I due jockey italiani hanno mangiato nei giorni scorsi sushi e lo hanno documentato su Twitter. IL CAMPO PARTENTI COMPLETO CLICCANDO QUI.
All’ombra del Monte Fuji, un delle competizioni più belle ed emozionanti dell’intero circuito: La Japan Cup, che spettacolo! ✨🙌@Longines pic.twitter.com/u51Z6UUXWk— Eurosport IT (@Eurosport_IT) November 22, 2019
🇦🇪 Dubai World Cup— World Horse Racing (@WHR) November 22, 2019
🇯🇵 Japan Cup
🇨🇦 Canadian International
🇬🇧 Juddmonte International Stakes
Singspiel was a true great of global horse racing. @FrankieDettori pic.twitter.com/BYoAQ4jHZC
Reissue of the DEEP IMPACT 2006 Japan Cup plushie now on sale #JRA #forthefuture https://t.co/8HFAwTG0Tv pic.twitter.com/GGTKyqnCo4— 。。。 (@LongBallToNoOne) November 22, 2019
— USNO (@sephiroticvm) November 20, 2019
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