Allons enfants de la Patrie. No, non siamo diventati francesi e ce ne guardiamo bene, ma intoniamo la Marsigliese per celebrare il momento importante di Andrea Marcialis in Francia, e le prospettive a breve-medio termine.
Innanzitutto c'è da celebrare ancora una volta il capolavoro Way To Paris (Champs Elysees), con il grigio di Paolo Ferrario che ha ottenuto la miglior vittoria della sua carriera, senza ombra di dubbio. La prestazione nel Prix Maurice de Nieuil G2 gli è valso un 114 di Racing Post Rating che è allineato con il quarto posto nel Prix Foy G2 di Settembre, ed un punticino sotto al 115 maturato nell'11° posto nell'Arc de Triomphe G1 a 5 lunghezze e mezzo da Enable. Si pensava che quello potesse essere il massimo ed il suo apice, ed invece ogni soffitto è nuovo pavimento, da quel giorno una nuova vita da stayer, maggior motivazione e propensione al lavoro.
Questa mattina ne ha parlato Andrea Marcialis in una bella intervista rilasciata al Trotto & Turf a Claudio Felisari, nel quale si evidenzia anche una frazione negli ultimi 1000 metri di 57,86s, parziali di 34,79 per i 600 finali, e 23,15 per i due furlong conclusivi, che devono aver impressionato gli handicapper considerato che da 50 di valeur è stato portato a 52, che equivale appunto ad un 115 di OR.
Detto questo, Andrea ha parlato di un cavallo uscito dall'impegno in maniera serena, che ha mangiato tutto, e da 539 chili è passato a 528 dopo la corsa, 11 chili in meno che per uno sforzo del genere non sono tantissimi.
Che cosa è cambiato, rispetto agli anni scorsi? «Una cosa, essenzialmente: il modo di lavorare. Non gli chiedo più niente che possa contrariarlo, non lo mando nemmeno più sull'erba. Il risultato è che è più maturo, più tranquillo, in corsa non tira più. Lui ha sempre sofferto la stagione estiva, e invece domenica non sudava, non era per nulla accaldato, era concentrato, lo stesso Cristian mi ha confermato che dietro le gabbie era perfetto, a differenza del passato».
Ora riposo e poi gli obiettivi sono il Cadran G1, passando per un rientro nel Prix Foy G2, e poi eventualmente il Royal-Oak G1 sui 4000 metri, senza dimenticare che per ogni stayer del mondo la suggestione Melbourne Cup G1 è sempre forte, e comunque complicatissima per un cavallo che non ama moltissimo viaggiare.
Parlando dei programmi a breve termine, ecco che oggi a Vichy Andrea sellerà Mystic Monarch (Holy Roman Emperor) nel Prix du Haras de Bouquetot-Jacques Bouchara (Listed Race) (2yo) (Turf) (2yo), ex Prix de Rêves d'or, sui 1000 metri. Si tratta di una cavalla di proprietà di Montgomery Motto che ha vinto alla seconda uscita in maiden (VIDEO QUI) ed è proposta a 20/1 nel betting. In corsa anche Vinyl Track (Tamayuz), maschio di proprietà della scuderia Waldeck ed allenato da Giuseppe ed Alessandro Botti. CAMPO PARTENTI QUI.
Domenica invece il Prix Darley Robert Papin G2 sui 1100 metri di Maisons-Laffitte, una corsa che per noi italiani è stata sempre abbastanza fortunata, dove correrà Jolie (Power), cresciuta dalle reclamare, di proprietà di Torsten Raber, che nell'ultima occasione ha sfiorato il colpaccio nel Prix du Bois G3, e che in questa occasione effettuerà un bel salto in alto ed affronterà 9 avversari tra cui A'Ali (Society Rock), il vincitore delle Norfolk Stakes G2 per Simon Crisford. IL CAMPO PARTENTI CLICCANDO QUI.
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