Una tipica storia italiana. La bomba l'ha lanciata il principale quotidiano di settore, il Trotto e Turf. Vanno ancora ben definite tutte le responsabilità e la legittimità delle stesse, quindi prima cerchiamo di capire bene, ma come altro definire quanto accaduto recentemente in relazione al distanziamento avvenuto ai danni di Night Music nel Jockey Club G2 e a Quest The Moon nel Gran Criterium G2 del 18 Ottobre scorso, per i quali la comunicazione è avvenuta solo a Maggio 2019 inoltrato?
Ripercorriamo le tappe attraverso 2 articoli che sono stati pubblicati dal trisettimanale Trotto & Turf tra martedì e giovedì che ha fatto cadere l'ennesima scure sulla credibilità della nostra ippica fuori dai nostri confini ed impedendo, anche rimanendo nella stretta attualità, a molti cavalli tedeschi di partecipare domenica a San Siro, alle nostre corse per una sorta di protesta bianca.
Una vicenda che comunque va chiarita in tutti gli aspetti, formali, e chiama in causa anche le responsabilità dell'istituzione che regolamenta le corse in Italia, decisamente meno snello degli organi che funzionano all'estero. Ma prima, in sintesi, vi raccontiamo cosa è successo nelle righe qui sotto.
In sostanza in Ottobre, Oisin Murphy ha montato 2 cavalli in Italia ottenendo un terzo posto in sella a Night Music nel Jockey Club vinto da Raymond Tusk ed un secondo posto in sella a Quest The Moon nel Gran Criterium. Tutto a posto. A distanza di qualche mese esce fuori che i due sono stati distanziati definitivamente dall'ordine d'arrivo, con conseguente promozione di quelli che sono arrivati dietro a loro, ad una posizione migliore. Nella fattispecie Out Of Time e Revelstoke dunque secondo e terzo nel Gran Criterium e Presley terzo nel Jockey Club. Bene, cosa è successo?
Il jockey irlandese ad Ottobre 2018 ha montato a Milano ma non poteva farlo perché pendente nei confronti dell'ippica italiana per una multa presa nel 2016 e mai comunicata al diretto interessato, per la cifra di 128 euro circa, per non aver mantenuto la linea di corsa. La multa è rimasta pendente ed in carico e dunque invalida il risultato, perchè non avrebbe potuto montare se prima non avesse pagato. La stortura sta nel fatto che Murphy non ha mai avuto notizia né alle corse, né via mail, né via posta né via fax.. e Della forfait list non ha mai avuto nessuna comunicazione.. Ora, in linea teorica, si poteva presentare appello... ma la macchina burocratica non sappiamo come abbia reagito.
Qui sotto l'estratto dell'articolo del Trotto & Turf a cura di Marco Trentini: "....La motivazione del distanziamento è la presenza in sella di Oisin Murphy in sella ai cavalli di Sarah Steinberg quel giorno. In base ai dettami dell’Art X lettera C del Regolamento, infatti Murphy non avrebbe potuto montare. Il fatto, deferito dalla Procura della Disciplina a metà Gennaio, ha portato alla trattazione della vicenda in Commissione di Disciplina di 1° istanza nell’udienza del 20 Maggio 2019, alla quale non sono comparsi ne Murphy ne il procuratore. La commissione, vista la presenza di Murphy nella Forfait List, e gli impegni in sella nonostante il provvedimento fosse in atto, gli ha comminato una multa di 1000 euro con il distanziamento dei cavalli dall’ordine di arrivo. La notifica della decisione è stata inviata, apparentemente, al jockey con mail ordinaria presso gli uffici della BHA datata 7 Giugno con il rammento che si può presentare appello entro 8 giorni dal ricevimento della stessa, ed è proprio la catena di comunicazione, dice Marco Trentini, quello che potrebbe essere l’anello debole della vicenda. O ancora meglio diventa facile chiedersi: Il 21 Ottobre, Murphy era a conoscenza della sua iscrizione alla forfait list? E perché all’atto della dichiarazione dei partenti la monta è stata accettata nonostante il regolamento, citato dalla commissione, dica che “Le Società di corse hanno l’obbligo di far rispettare i divieti conseguenti l’iscrizione nella lista dei pagamenti insoddisfatti”? In questo caso il titolare della Stall Salzburg e l’allenatore Sarah Steinberg pagano ad un prezzo carissimo, ma non potevano essere in ogni modo a conoscenza dell’impossibilità di Murphy. Gli unici a saperlo erano appunto lo stesso jockey se la comunicazione lo aveva raggiunto via BHA, oppure la segreteria di San Siro attraverso la consultazione del sistema e-Unire al momento della dichiarazione dei partenti. È un caso che farà discutere in Italia e all’estero. Una vicenda comunque da chiarire in tutti i suoi passaggi. Compito che spetterà ovviamente alla Commissione di Appello, sempre che la comunicazione del provvedimenti di Prima Istanza abbia raggiunto Murphy entro gli otto giorni previsti per presentarlo… "
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