Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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martedì, ottobre 23, 2018

Scommesse: Bet365 debutta in Italia. Aperta la sezione "cavalli" e sponsor per Orsi Mangelli e Nazioni

Da mesi si parlava dell’ingresso di Bet365 sul mercato italiano per le scommesse ippiche, ed in pochi giorni si è passato ai fatti. 
La prima “apparizione” c’è stata proprio nella giornata di lunedì, sebbene in assenza delle corse italiane ma solo straniere, alla voce “cavalli” del sito www.bet365.it.
Le quote, ad una prima lettura, sono simili a quelle proposte sul “punto com”, ma si capirà qualcosa di più proprio nella giornata di martedì con gli unici due campi italiani in palinsesto che sono Milano e Trieste. Al momento pare che le scoperture non siano esagerate (circa €1,200), ma intanto è un inizio. Basta cliccare QUI per verificare voi stessi. Continuando a leggere la nota diffusa dalla sezione marketing dell'azienda.
Bet365 è una società leader sul mercato delle scommesse, a livello internazionale, e conosciuta soprattutto per le quote al calcio. L’impegno del gruppo italiano lo si evince soprattutto dall’interesse e dalla sponsorizzazione dell’Orsi Mangelli e del Nazioni in programma fra qualche giorno a Torino. 
Si legge in una nota: “Bet365 lancia la nuova offerta di scommesse dedicate al mondo dell’ippica anche per gli utenti italiani, a dimostrazione della volontà di sostenere il rilancio della filiera ippica italiana, un patrimonio socio-culturale oltre che un comparto economico in grado di generare crescita e occupazione. Un investimento che vogliamo mantenere malgrado, come previsto dal Decreto Dignità, a partire dal 1° Gennaio 2019 sarà vietata qualsiasi iniziativa promozionale a supporto dell’ippic, da parte di operatori che offrono giochi di abilità come le scommesse sportive ed ippiche. La norma che vieterà qualsiasi promozione del gioco d’azzardo (slot, gratta e vinci etc) avrà l’effetto di bloccare anche tutta la promozione e le sponsorizzazioni da operatori come noi, cioè milioni di euro di investimenti in Italia, dei quali una buona proporzione era anche pervista per supportare il settore ippico e tutta la filiera”. 
Insomma, da una parte una buona notizia, dall’altro il Decreto Dignità che “castra” in maniera poco dotta le iniziative. Speriamo bene, anche perché come espresso in altro post (CLICCANDO QUI), c’è una grande crescita della quota fissa ippica in Italia. 

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