La riforma delle scommesse ippiche, sebbene parzialmente, ci da un briciolo di speranza per il 2018. Infatti, quando diventerà operativa la nuova manovra (entro il 30 Marzo 2018 deve essere confermato il tutto, ma siamo sulla strada buonissima), verrà tassato solamente l'utile e non semplicemente il fatto di dover staccare un ticket per la scommessa.
Si tratta di un buon inizio ma, visto che c'era l'occasione, si doveva sfruttare meglio per ripartire di slancio. Gli effetti saranno più lenti, ma sono comunque buone notizie in vista dell'anno nuovo. Dei dati accumulati e raccolti per il 2017 parliamo più sotto per cui consigliamo di continuare la lettura. Diciamo questo perchè da determinati presupposti, si può cominciare a pensare a cosa potrà accadere nella nuova stagione di corse. Tre sono comunque le novità principali per il 2018:
- La prima, come abbiamo detto, è che sulle scommesse a quota fissa gli assuntori di scommesse non saranno più tassati in funzione della raccolta ma in funzione dell’utile, ovvero della differenza fra quanto incassato a quanto pagato a chi scommette, nell'ordine di idee del 43% sulle scommesse fisiche e del 47% sul quelle raccolte via internet. Alte, come dicevamo.
- La seconda novità è rappresentata dall'eliminazione dei 2 totalizzatori, uno per l'ippica nazionale e l'altro normale, che chiarirà meglio tanti aspetti, racchiusi un uno solo.
- La terza novità è l'introduzione del “palinsesto complementare” che include scommesse per ogni cosa. Tipo antepost, i testa a testa tra cavalli, quante corse può vincere un dato fantino in un giorno etc etc etc. a seconda ovviamente di chi le propone.
Ma parliamo di quello che è stato il 2017. La nota negativa è che il totalizzatore ha toccato un vertice talmente basso da non aver precedenti. Nel 2017, al tot, sono stati raccolti esattamente €423.172.924, con un -15,73% rispetto al 2016 che aveva raccolto €502.179.305 ed era a sua volta in calo del 10%. Basti pensare che nel 2008 il tot aveva raccolto €2.209.069.510, avete letto bene, e da quel momento il calo è stato progressivo. Dagli oltre i €2,2 miliardi ai €423 milioni in meno di 10 anni!!! Il dato è facilmente visibile dal grafico qui accanto che certifica il movimento al tot dal 2008 al 2017.
Ora come ora l'ippica rappresenta lo 0,5% del movimento totale dei giochi in Italia. L'aspetto curioso è che le scommesse in Italia sono gestite da Aams, che gestisce anche il Lotto, il 10 e Lotto, il Superenalotto, Win For Life, Totocalcio, Totogol etc, ed appare strano come questi vengano in qualche modo sponsorizzati sui canali generalisti mentre dell'ippica non c'è traccia. Paradossale, no? Ed in più, perchè l'ippica pur essendo lo 0,5% di tutti i giochi in Italia è ancora la più tassata di tutte?
La buona notizia, però, c'è. E riguarda la scommessa a quota fissa. Secondo i dati AGIMEG, che abbiamo fino a Novembre ed in attesa di Dicembre, nei primi undici mesi del 2017 la raccolta delle scommesse ippiche a quota fissa è stata di 90,1 milioni di euro. La provincia Milano, in base a quanto riportato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha registrato la raccolta più alta: 14,4 milioni di euro in 133 agenzie, per una media di oltre 108 mila euro di raccolta per ogni singolo punto. Sul podio anche Napoli, dove la raccolta è stata di 11,8 milioni, ma distribuita su 359 sale e con una media di 33 mila euro per agenzia, e Roma, dove la raccolta ha raggiunto i 11,0 milioni di euro (in 221 punti, media oltre 49 mila euro). Le agenzie più performanti si trovano nella provincia di Bolzano: le 9 sale hanno raccolto 1,6 milioni di euro, per una media di oltre 182 mila euro a punto. Segue Grosseto dove ogni sala ha raccolto oltre 136 mila euro. Quindi se il tot scende, la quota fissa sale.
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