Dunque, a quanto stiamo? Sedici vittorie di Gruppo nell'annata di cui 5 a livello di G1. Questo è il magnifico pentagramma di Mirco Demuro che in Giappone sta vivendo forse la sua migliore stagione della carriera, come notte sui Simbruini d'inverno le vittorie fioccano ad ogni giro di vento.
Nella domenica appena trascorsa a Kyoto il jockey italiano ha messo un altro pallino, il secondo consecutivo, nella Queen Elizabeth II Cup G1 sui 2200 metri con l'equivalente di £670,048.44 al primo arrivato, in sella a Mozu Catchan (Harbinger), una femmina di tre anni di proprietà della Capital System Co Ltd ed allenata da Ippo Sameshima.
The Magic ha atteso gli eventi e poi è andato a riprendere con un poderoso allungo Crocosmia (Stay Gold), una 4 anni, mentre una delle più attese quale Mikki Queen (Deep Impact) non ha fatto in tempo ad agganciarle accaparrandosi solamente un terzo posto. Mirco ha ottenuto la vittoria in maniera furente, compiendo un altro gesto tecnico di assoluto valore contro comunque una compagine di avversari onestamente non all'altezza. Ma pochi come lui comunque riescono a tirare fuori il massimo in determinati contesti, e nella fattispecie in pista c'erano colleghi del calibro di Keita Tosaki, Cristophe Patrice Lemaire, Ryan Moore, suo fratello Cristian ed Andrea Atzeni, tutti rimasti all'asciutto in questo ambito.
Mozu Katchan era la quinta scelta del campo ma alla fine ha guadagnato il meritato alloro a livello di G1, dopo non esser riuscita ad emergere in nessuna delle tre prove della Triple al femminile in Giappone quest'anno, pur correndo bene. Ha corso a due anni senza piazzarsi ad Hanshin, ma la prima vittoria in carriera è arrivata alla terza uscita a tre anni a Kokura nella prima di tre vittorie di seguito e vincendo quindi al termine della crescita la sua prima pattern nelle Flora Stakes G2 di Tokyo. Poi è stata seconda di Soul Stirring nelle Yushun Himba (Japanese Oaks) G1, deludendo nelle Rose Stakes G2, ma piazzandosi terza nello Shuka Sho G1 nonostante la perdita di un ferro. Per Ippo Sameshima era la prima vittoria in G1, e la 24° a livello di pattern, da quando ha aperto scuderia nel 2000. Per Mirco Demuro era la seconda vittoria in questa corsa dopo aver trionfato un anno fa con Queens Ring, guadagnando in assoluto il sui 23° alloro al massimo livello nella terra del Sol Levante.
Mozu è una figlia dello stallone Harbinger (Dansili) che in Europa fece faville con una vittoria per 11 lunghezze nelle King George VI & Queen Elizabeth II Stakes G1, subito acquistato dai giapponesi per una carriera stalloniera che è cominciata tutto sommato bene. La mamma è Site Dealer (King Kamehameha).
Mozu Katchan era la quinta scelta del campo ma alla fine ha guadagnato il meritato alloro a livello di G1, dopo non esser riuscita ad emergere in nessuna delle tre prove della Triple al femminile in Giappone quest'anno, pur correndo bene. Ha corso a due anni senza piazzarsi ad Hanshin, ma la prima vittoria in carriera è arrivata alla terza uscita a tre anni a Kokura nella prima di tre vittorie di seguito e vincendo quindi al termine della crescita la sua prima pattern nelle Flora Stakes G2 di Tokyo. Poi è stata seconda di Soul Stirring nelle Yushun Himba (Japanese Oaks) G1, deludendo nelle Rose Stakes G2, ma piazzandosi terza nello Shuka Sho G1 nonostante la perdita di un ferro. Per Ippo Sameshima era la prima vittoria in G1, e la 24° a livello di pattern, da quando ha aperto scuderia nel 2000. Per Mirco Demuro era la seconda vittoria in questa corsa dopo aver trionfato un anno fa con Queens Ring, guadagnando in assoluto il sui 23° alloro al massimo livello nella terra del Sol Levante.
Mozu è una figlia dello stallone Harbinger (Dansili) che in Europa fece faville con una vittoria per 11 lunghezze nelle King George VI & Queen Elizabeth II Stakes G1, subito acquistato dai giapponesi per una carriera stalloniera che è cominciata tutto sommato bene. La mamma è Site Dealer (King Kamehameha).
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta qui