Siamo ad inizio settimana, corretto dunque il momento per fare il punto della situazione della domenica romana di altissimo spessore. In programma ci sono il Ribot G3, l'Aloisi G3, il Divino Amore Lr ma soprattutto il Lydia Tesio per femmine di 3 anni ed oltre sui 2000 metri della pista grande, appuntamento clou dell'autunno romano e soprattutto unico ed ultimo G1 dell'ippica italiana, martoriata da colpe non esclusivamente proprie.
L'atto della dichiarazione dei partenti ci sarà venerdì, ma intanto annunciamo già qualche anticipazione. Diciamo subito che la guest star sarà Andrea Atzeni che è stato ingaggiato, grazie al grande lavoro di mediazione di Federico Frommija e Gianluca Di Castelnuovo della New Racing Factory, da team stranieri per montare il Lydia Tesio, il Premio Aloisi G3 ed il Premio Ribot G3.
Sarà infatti folta la rappresentanza delle straniere che, allo stato attuale delle cose ed in attesa di ulteriori conferme, possono arrivare a ben nove unità. Da dire che sono ancora 38 le cavalle iscritte e metà campo è direttamente o indirettamente out per linee e valori, vista la prevista corposa presenza della componente straniera in questa corsa. Da sottolineare che basta cliccare sul nome dei cavalli in questione per aprire la scheda dedicata su genealogia, carriera ed ultime prestazioni.
Dalla Germania sono state confermate A Raving Beauty (Mastercraftsman) per Andreas Wöhler, Ashiana (Mastercrafsman) per Peter Schiergen reduce da un sesto nell'Opera G1 ma molto vicina alle prime ed in particolare a 3 lunghezze da Rhododendron. Sicura è poi la vincitrice del Verziere G3 Distain (Champs Elysees) per Sara Steinberg con Andrea Atzeni in sella, battendo tutte le nostre italiane, e poi ci sarà Sky Full Of Stars (Kendargent) per Henk Grewe ed i colori del Gestut Karlshof come A Raving Beauty.
Dalle Isole Britanniche sono state confermate nelle ultime ore Absolute Blast (Kodiac) per Archie Watson, Laganore (Fastnet Rock) per Tony Martin che giunse terza lo scorso anno, la buona Santa Monica (Mastercraftsman) per Charles O'Brien e per i colori del Coolmore anche se Charles non c'entra nulla con Aidan, ma è "semplicemente" il figlio del leggendario Vincent O'Brien, e la progressiva Rosental (Pivotal) per Luca Cumani, mentre ancora non confermato, ma con richiesta di informazioni formale già prodotta, è in predicato di venire a Capannelle anche Jim Bolger con Turret Rocks (Fastnet Rock), forse la migliore del lotto eventuale delle pretendenti, sulla quale il dubbio principale è legato al terreno buono, necessario affinchè questa si imbarchi con destinazione Ciampino. Si deve considerare però che lo steccato sarà azzerato di 7 metri e dunque ci sarà tutta la fascia lasciata a riposo nell'ultimo mesetto. Turret Rocks al momento vale un 107 di OR, a Luglio è arrivata terza nelle Pretty Polly Stakes G1 del Curragh ed in Maggio ha battuto Laganore (Fastnet Rock) in G3. Tra l'altro Laganore già lo scorso anno ha tentato a Capannelle arrivando al terzo posto alle spalle di Sound Of Freedom. Queste sono comunque quelle che dall'estero dovrebbero venire a Capannelle.
Le italiane possibili sono quelle solite, ma molto dipenderà anche dal campo dei partecipanti. Comunque saranno dentro Candy Store (Lope De Vega), Folega (Oasis Dream), Lady Ramon (Ramonti), Paiardina (Casamento) insieme alle straniere ed altre eventualmente da gettare nella mischia, sempre in attesa di eventuali supplementazioni entro giovedì che però, per ora, non sono all'orizzonte.
Nell'Aloisi sono ancora 55 i rimasti ma correranno almeno una dozzina. Dall'estero è prevista la partecipazione del Godolphin Wild Bud (Dubawi), una femmina allenata da Henry-Alex Pantall che si avvarrà della monta di Andrea Atzeni. Confermatissimi tra i nostri Plusquemavie (Kheleyf) ed i migliori sprinters italiani.
E anche nel Ribot lo stesso team, Atzeni-Godolphin-Pantall sarà presente con un'altra femmina che si chiama Discursus (Dubawi), vincitrice recente di una Listed in Germania. Dalla Francia confermato anche Royal Julius (Royal Applause) che vanta un 107 di rating frutto di un sesto posto nel Wildenstein G2 a Chantilly, tra l'altro davanti a Dicton. Tra gli italiani confermato Greg Pass (Raven's Pass).
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