Non tre, ma due indizi oramai fanno una prova. Domenica in Francia, a Deauville, c'era il Prix Maurice de Gheest G1 tutto da gustare per il ritorno in pista di Caravaggio (Scat Daddy), uno dei cavalli copertina della stagione che aveva però perso l'imbattibilità a Newmarket nella July Cup G1, pronto a cancellare quella prestazione. Ed invece, dopo quella sconfitta, ne è arrivata un'altra (solo un sesto posto per lui) in maniera anche abbastanza clamorosa che fa pensare come Caravaggio in questa fase sia forse a corto di motivi ed in difetto di condizione, forse un pò passato.
Si, perchè dopo la vittoria nella Commonwealth Cup G1 di Ascot contro i coetanei, arrivata grazie ad un gran finale ma con parziali invertiti, Caravaggio non è stato più lo stesso e per due volte ha ciccato la partenza, perdendo dei metri preziosi. A dir la verità Ryan Moore è uno abituato a montare in questo modo, però Caravaggio non è mai stato seriamente pericoloso in quando, pur su corsie diverse, è stato sempre in linea con Brando (Pivotal), 5 anni progressivo, il quale ha invece è progredito metro dopo metro e sfoderato una prestazione da circoletto rosso producendo la sua miglior performance della carriera. Chiudendo su Caravaggio, anche Aidan O'Brien ha fatto mea culpa dicendo di averlo sfruttato un pò troppo dopo Newmarket. Sta di fatto che una sconfitta del genere non è una sconfitta qualsiasi, perchè rovina quasi completamente i piani di carriera da stallone di un cavallo che potrebbe rappresentare un asset fondamentale per il Coolmore America ed Europa, in quanto figlio di Scat Daddy ormai scomparso. Vabè, qui si entra in un discorso più ampio.
Tornando al vincitore: Brando ha seguito la scia del front runner Signs Of Blessing (Invincible Spirit) e quando tutti pintavano Tom Eaves era ancora fermo immobile sopra di lui. Appena gli ha fatto vedere la luce questo è partito come una littorina involandosi verso il traguardo, trascinandosi all'interno Aclaim (Acclamation), sfortunatissimo a Goodwood senza spazio (anche li, avevamo giocato lui), e l'outsiderone Tupi (Tamayuz) a terzo. Un arrivo tutto inglese in Francia.
Il vincitore è un cavallo allenato da Kevin Ryan che lo scorso anno frequentava gli heritage handicap. Le potenzialità però si erano intraviste ad Ayr sul finire della stagione, tanto che nel 2017 è rientrato vincendo bene a Newmarket, poi fallendo miseramente le Duke Of York G2 (quando lo abbiamo giocato noi) a causa, poi si è capito, di una emorragia e di un virus fastidioso che poteva creare danni immani. Dopo quella si è rivisto in palla a Newmarket nella July Cup G1 con il terzo posto davanti a Caravaggio, confermato poi a Deauville con una vittoria convincentissima. Prossimo obiettivo: Sprint Cup G1 di Haydock.
La carriera di Brando è una di quelle da menzionare. Figlio di Pivotal (Polar Falcon), è rimasto maiden in 5 uscite a 2 anni subendo una castrazione. Rientrato a 3 senza orpelli riproduttivi, si è tolto la qualifica di maiden ad Hamilton, salendo progressivamente a 3, 4 e 5 anni con valutazioni da 82 fino al 120 di domenica pomeriggio. Allevato da Car Colston Hall Stud e due volte passato per Tattersalls, è figlio di Argent Du Bois (Silver Hawk) e fratellastro della buonissima vincitrice di G1 Ticker Tape (Royal Applause) e della buona Sant Elena (Efisio), a sua volta madre del campione Reckless Abandon della famiglia di Storm Cat (Storm Bird), in quanto la quarta mamma è Terlingua (Secretariat).
Intanto domenica prossima è tempo di tornare a Deauville con il Prix Jacques Le Marois G1 sul miglio, poi in Germania con il Grosser Preis Von Berlin ed in Irlanda con le Phoenix Stakes G1 per i 2 anni al Curragh. Ma ne parleremo in settimana..
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