Quando l'ippica italiana rappresentava qualcosa di altissimo. Ecco cosa abbiamo percepito quando è stata comunicata dal Gestut Wittekindshof la scomparsa della campionessa Elle Danzig (Roi Danzig), venuuta meno giovedì in seguito a complicazioni derivanti dal parto di una femminuccia da Maxios (Monsun), all'età di 22 anni. Come fattrice si è dimostrata molto buona, ma è in corsa che di lei ricordiamo le migliori gesta perchè è stata una delle migliori femmine tedesche del dopoguerra, resasi grande anche in Italia. Allenata da Andreas Schutz ha vinto 12 corse, di cui 11 a livello di Gruppo incluse le German fillies’ Classics e 3 G1, tra cui il Bayerisches-Zuchtrennen e per ben due volte i Premio Roma G1, quando aveva uno status netto al massimo, senza dimenticare il secondo posto nel Premio Presidente della Repubblica G1, a cavallo degli anni 1999 e 2000. Che tempi, ragazzi. Comunque, come fattrice è stata ugualmente una buona rappresentante dell'allevamento, senza aver mai prodotto cavalli alla sua altezza, tuttavia. Innanzitutto proviene da una famiglia che può includere Eirehill (Danehill),
madre di Empoli (Halling) e della famiglia di Saent (Strategic Prince), vincitore del Derby Italiano. Elle Danzig ha prodotto 12 cavalli, 11 dei quali hanno vinto. Otto sono femmine, e dunque la sua inflienza continuerà a sentirsi, e degli 11 vincitori 8 hanno superato un rating di 95. La migliore è forse Elle Shadow (Shamardal), nata nel 2007, vincitrice di 3 corse di G1.
Se avete ricordi in proposito di quegli anni, pubblicateli nei commenti. Saranno graditissimi..
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