Im-pres-sio-nàn-te. Letteralmente, sillabando, Zarak (Dubawi) ha dato forse una scossa alla sua carriera da eterno figlio di Zarkava (Zamindar), buttando sul campo una prestazione sopra la media al debutto emiratino in quel di Meydan, dopo aver fallito la stagione Classica da cavallo forse sopravvalutato. Non quello che abbiamo visto ieri, mai uscito dal canter, nelle Dubai Millennium Stakes G3 sui 2000 metri in erba. Il portacolori dell'Aga Khan ha seguito l'andatura imbastita da Promising Run (Hard Spun) e poi ha gradualmente incrementato i giri del motore fino ad entrare in dirittura con ancora molto da spendere, quasi impennando, tanto che quando Cristoforo ha mosso le mani questo ha percorso 100 metri volando, salvo poi ripiegare le ali e finire con inerzia con 2 lunghezze e mezzo nei confronti di Earnshaw (Medaglia D'Oro) e Promising Run rimasto in quota per il terzo. Male, ultimo, senza mai migliorare la posizione da centro gruppo, l'atteso Elliptique (New Approach), il secondo arrivato del premio Roma. Ma questa è un'altra storia. Torniamo a Zarak. Impressionante, appunto. Al di la degli avversari affrontati, nettamente inferiori a quelli della stagione Classica, abbiamo visto un cavallo in ottima condizione e con una frequenza di gambe mai vista fino ad oggi...Vedremo se questa prestazione sarà confermata anche in Europa, o sarà solo un miracolo del deserto..
Vero che in Francia aveva perso l'imbattibilità nelle Poule, poi aveva sofferto Almanzor in un paio di occasioni tra cui il Prix du Jockey Club, ma da lui ci si aspettava tanto anche nel Moulin G1 dove giunse quarto senza comunque più vincere, ottenendo piazzamenti anche nel Dollar G3. In seguito a questi piazzamenti Alain de Royer-Dupre aveva detto che non era al top della condizione, e che l'avremmo forse visto di nuovo in pista quando sarebbe stato al top. Ed in effetti, ieri, ha mostrato un volto convincente. IL VIDEO DELLE DUBAI MILLENNIUM STAKES QUI. Zarak è il 4° figlio, primo a vincere, della campionessa Zarkava imbattuta fino a vincere anche l'Arc de Triomphe. Di rappresentanti della campionessa ci sono ancora un 3 anni da Redoute's Choice che si chiama Zarmitan ancora inedito, poi una femmina di 2 anni da Frankel ed uno yearling da Invincible Spirit.
Vero che in Francia aveva perso l'imbattibilità nelle Poule, poi aveva sofferto Almanzor in un paio di occasioni tra cui il Prix du Jockey Club, ma da lui ci si aspettava tanto anche nel Moulin G1 dove giunse quarto senza comunque più vincere, ottenendo piazzamenti anche nel Dollar G3. In seguito a questi piazzamenti Alain de Royer-Dupre aveva detto che non era al top della condizione, e che l'avremmo forse visto di nuovo in pista quando sarebbe stato al top. Ed in effetti, ieri, ha mostrato un volto convincente. IL VIDEO DELLE DUBAI MILLENNIUM STAKES QUI. Zarak è il 4° figlio, primo a vincere, della campionessa Zarkava imbattuta fino a vincere anche l'Arc de Triomphe. Di rappresentanti della campionessa ci sono ancora un 3 anni da Redoute's Choice che si chiama Zarmitan ancora inedito, poi una femmina di 2 anni da Frankel ed uno yearling da Invincible Spirit.
Nello Zabeel Mile G2 (VIDEO QUI) c'è stata invece una prestazione definita "stunning" da parte di Championship (Exceed And Excel), con il cavallo di Sheikh Mansoor bin Mohammed al Maktoum allenato da bin Harmash che ha tirato fuori un'altra prestazione notevole dopo quella dell'Al Fahidi Fort G3 di metà Gennaio, migliorando ancora il suo rating di 4 libbre passando da 110 a 114 e realizzando il record della corsa finendo in 1m 35.19s (fast by 0.81s) e battendo il favorito Noah From Goa (Tiger Ridge) e Cymric (Kitten's Joy), con al quarto l'Hugo Palmer Gifted Master (Kodiac) che ha corso onorevolmente. E pensare che lo scorso anno Championship nello Zabeel Mile era giunto ultimo a 30 lunghezze da Safety Check, ora stallone in Argentina.
Al festival delle prestazioni impressionante va annoverata anche quella di Ertjaal (Oasis Dream) nel Meydan Sprint G3 (VIDEO QUI) sotto la spinta di Jim Crowley con il cavallo di Hamdan Al Maktoum che ha picchiato come un martello stendendosi ad ampie folate e battendo Jungle Cat e Caspian Prince preparandosi al meglio all'Al Quoz Sprint sui 1200 metri. Tempo finale sul chilometro secco è stato di 55,90, più veloce dello standard di oltre un secondo! He is a like an aeroplane, ha detto Crowley.
Per noi italiani c'era anche un handicap sul miglio in sabbia dove c'era da vedere Brex Drago (Mujahid) ed il portacolori italiano allenato da Marco Botti ne è uscito con una buonissima prestazione alla prima occasione sul dirt di Meydan. Terzo, con in sella Antonio Fresu, alle spalle dello specialista Heavy Metal (Exceed And Excel). IL VIDEO QUI.
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