Terminata la prima due giorni delle Tattersalls Ireland September Yearlings, si è passato al librone 2. Cioè quello che più di altri guarda ad una qualità medio bassa in linea teorica, e ben frequentata dagli italiani anche se proprio i nostri hanno già fatto capire nella sessione I di Fairyhouse di avere intenzioni bellicose, avendo speso oltre €600,000 in puledri. Soldi che non sono stati spesi nel mercato italiano per una serie di ragioni che è articolato descrivere qui. In pratica la produzione italiana sta vivendo un momento di crisi notevole, ed è chiaro che ne risente la qualità. Ma se nella fascia alta regge, in quella bassa manco a pensarci. Per alcune delle cifre spese a Fairyhouse si poteva comprare anche da noi aumentando il fatturato delle Sga, qualcuno penserà, ma i vari proprietari intervenuti hanno optato per il mercato irlandese consci del fatto che può essere un grosso bluff, oppure un grosso affare. Alcuni poi, sono clienti fidelizzati. Tutto dipende da cosa farà il cavallo in pista e della sua commercialità sul mercato eventualmente internazionale solo successivamente al fatto di mettere i piedi in pista. La differenza è tutta qui: Nessuno trova filoni d'oro con semplicità, ma la pepita al contrario si può cercare dove ognuno meglio intravede possibilità futuribili.
Sta di fatto che rispetto allo scorso anno c'è stata una giornata in più, frutto di una sovrapproduzione di cavalli. In pratica, alla fine della fiera, quest'anno in catalogo c'erano 463 cavalli rispetti ai 235 del 2015, di cui offerti 410 (contro i 212) e venduti 267 contro i 182 dello scorso anno. Il movimento globale della due giorni ha avuto un maggiore profitto con un fatturato di €1,868,400 (+14%) ma la lettura migliore ce la fornisce la media ed il prezzo mediano che hanno avuto un crollo rispettivamente del 22% (con la media a €6,998) e del 29% (a €5,000). Normale, con tutti quei puledri. E non è ancora finita perchè per il "bottom market" ci sono altre aste in settimana, di cui vi forniremo la giusta descrizione del momento.
Il top price della sessione di due giorni lo hanno realizzato due cavalli. Una figlia di Dandy Man (Mozart) e Marigold (Marju) (PEDIGREE QUI) della famiglia di Imperial Monarch (Galileo), Mount Athos (Montjeu). Presentato dal Ballyhane ha realizzato €46,000 spesi da Peter & Ross Doyle che lavorano soprattutto con gli Hannon. Stesso prezzo per una femmina da Acclamation (Royal Applause) e Sister Red (Diamond Green) (PEDIGREE QUI) di una famiglia normalissima senza acuti, acquistata da John Hussey in ottica breeze up il prossimo anno.
Il primo prezzo spuntato dagli italiani, senza considerare Federico Barberini che oramai lavora per clienti UK, lo ha realizzato il solido Alduino Botti che ha speso €13,500 per un figlio di Havana Gold (Teofilo). Alla fine della sessione il patron Dioscuri si è portato a casa, oltre a quello citato, anche altri 4 puledri figli di Planteur, Foxwedge, Casamento e Lord Shanakill spendendo complessivamente €39,000 oltre agli altri spesi nella prima parte di Fairyhouse di cui abbiamo parlato più sotto.
Sebastiano Guerrieri ha fatto incetta di puledri anche qui comprandone 6 tra i €4,000 e gli €11,000 (dettaglio acquisti QUI) oltre a quelli acquistati nei giorni scorsi. Il maltese Mark Cuschieri ne ha comprati 4 (Dettaglio acquisti QUI), Uno ne ha preso Vitabile, 4 Attilio Giorgi, ben 6 per Manila Illuminati e Vincenzo Fazio (Dettaglio acquisti QUI) tra cui €10,500 per una femmina da Red Jazz (Johannesburg) e poi sparsi ancora Lo Piparo, la Blue Moon, Salvatore Sciortino e la Low Cost Agency.. dovremmo averli visti tutti, alla fine.
Prossimo appuntamento alle aste con le Goffs Orby Yearling Sale del 27 e 28 Settembre e le Goffs Sportsmans Sale del 29 e del 30 di cui potrete trovare informazioni cliccando QUI.
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