Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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sabato, agosto 13, 2016

Magnifico Frankie Dettori! Vince a Newmarket e raggiunge 3000 vittorie in UK. #Frankie3000 entra nell'olimpo dei grandissimi ed il sesto a riuscirci, da leggenda. Una carriera incredibile per il fantino italiano!

Nella leggenda c'era già. Ma Frankie Dettori ha messo un altro mattoncino per cementare il suo status di grandissimo, grazie alla vittoria numero 3000 nelle isole britanniche della sua carriera ottenuta proprio venerdì sera a Newmarket, durante un convegno ordinario, grazie al 3 anni Predilection per i colori Juddmonte ed il training di John Gosden (VIDEO CORSA QUI). Le affinità elettive sono in ogni cosa che fa Frankie. La vittoria numero 3000 è arrivata proprio nel luogo che lo ha adottato ippicamente tanti anni fa, quando da giovane inquieto era stato mandato lassù proprio dal Mostro Gianfranco alle cure di Luca Cumani. E proprio con la famiglia, presente a Newmarket, ha festeggiato questo importante traguardo. Non sarà il più importante in termini sportivi, ma sicuramente un nuovo obiettivo raggiunto per un ragazzo/fantino/uomo che non ha intenzione di fermarsi, mai. E poi, con un cavallo allenato da John Gosden il quale ha avuto un ruolo cruciale nella carriera iniziale di Frankie ed in quella che definiremmo la versione 2.0, cioè quella successiva al divorzio Godolphin, la positività alla cocaina, la rinascita sportiva e la gioia di vivere mista alla gioia di vincere. Eccolo Frankie: Il sesto ad ottenere questo traguardo dopo Sir Gordon Richards con 4,870 vittorie (tra il 1921-54), Pat Eddery 4,585 (tra il 1969-2003), Lester Piggott 4,493 (1948-94), Willie Carson 3,828 (1962-96) e Doug Smith, quest'ultimo con il numero di vittorie in Inghilterra quantificabili in 3,112, e dunque raggiungibile per diventare uno dei top 5 di tutti i tempi. Il video celebrativo cliccando QUI.
Frankie, alla soglia dei 46 anni, è il ragazzo che sorride sempre. E questo è il segreto del successo. La prima vittoria è arrivata 29 anni fa, nel 1987 in sella a Lizzie Hare a Goodwood, quando aveva 16 anni. Nel 1989 il suo talento si cominciò ad esprimere con 71 vittorie, nel 1990 Frankie diventò il primo teenager dopo Piggott a vincere 100 corse in un anno. Poi i primi G1 vinti, i titoli di Champion Jockey del 1994 e 1995 con oltre 200 vittorie l'anno, mentre il 1996 è stato l'anno del Magnificent Seven. Sette vittorie, tutte le corse del convegno di Ascot. L'ultima con Fusyjama Crest, che lui ricorda come la più bella vittoria di tutti i tempi. Perchè l'ultima di quel magico pomeriggio di Settembre 1996. Il cavallo che poi ha tenuto nel giardino di casa fino alla fine dei suoi giorni. Come un acceleratore di particelle quella vittoria ha contribuito a mantenere il mito vivo anche fuori dalle colonne d'ercole del nostro settore. Un traguardo incredibile che ne ha incrementato la visibilità a livello mondiale per uno che di mestiere fa il fantino, ma avrebbe saputo intrattenere le folle facendo anche altro. Ad Ascot lo amano, non solo per questo, ed ogni volta che entra al tondino viene acclamato con appausi scroscianti. Lui risponde sempre, non se la tira. Ride, scherza, gioca. E vince. In quegli anni anche la prima vittoria nell'Arco, di 4 vinti, con Lammtarra. Poi il rapporto con Godolphin che durerà 18 anni: Più qualità, meno quantità. Un rapporto che si interromperà bruscamente nel 2013. Ma nel mezzo, anche un Derby vinto dopo 15 tentativi, una eternità per uno come lui, in sella ad Authorized nel 2007. Poi le vittorie in Breeders, quelle a Longchamp, il salto alla Angel Cordero al quale si è sempre ispirato, dopo la vittoria nel Mile di Barathea. Tanti, tantissimi i successi prestigiosi. Tutti esposti ad un ideale Louvre ippico, tutti da guardare, ammirare. 
Tutto questo prima di reincontrarsi con Gosden, con il quale 20 anni prima aveva vissuto momenti di altissima tecnica, e l'incontro con Golden Horn, in sella al quale ha vinto Derby ed Arc. Cliccando QUI si può ottenere il file delle vittorie anno dopo anno di Frankie, dal 1998 ai giorni nostri.
Ma Frankie, non è solo tutto questo. Frankie è uno che ci fa emozionare ogni volta di più. Le vittorie servono solo a fissare sul calendario quei punti, per essere ricordati. Non tanto per le vittorie, quanto per il brivido che ogni volta ci pervade ricordandole. 
Grazie Frankie. 
Ora spetta a voi commentare con quella che ritenete sia la sua vittoria più bella a livello emozionale, o che ritenete sia stato il capolavoro di Dettori.

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