Un FE-NO-ME-NO! La valigia degli aggettivi l'abbiamo disfatta da tempo, ma quello che Cristian riesce ad ottenere volta dopo volta, è sempre più sorprendente. Una sorta di talismano da sfregare in ogni grande occasione: Basta dargli una chancetta e lui la trasforma in qualcosa di nuovo, di lucente, di esaltante. In sella a Mont Ormel (Air Chief Marshall) ha preso la Bastiglia vincendo il Grand Prix de Paris G1 di Saint Cloud G1 con un cavallo ritenuto una sorpresa, per le quote, ma non per chi ha sempre considerato Cristian un fantino sopra la media in grado di tirare fuori il massimo da un cavallo da corsa quando ce n'è. E che lui fosse a 22/1 non gli importava! Ci credeva il sorcio, ci credeva tanto. E l'ultima volta che lo abbiamo sentito lo aveva confermato ai nostri microfoni. Tutto questo dopo La Cressonniere che gli aveva regalato le Poule ed il Diane G1, 2 G1 a cui va aggiunto anche questo di G1, l'ennesimo di una collana di successi. Cristian ha messo il suo nelle condizioni migliori per emergere: è una cosa che si dice spesso, ma così è. All'interno, alle spalle di Beacon Rock (Galileo) paraocchiato per l'occasione, ha pazientato vicino alla testa fino all'ingresso in retta quando ha sfruttato il varco all'interno per filare liscio come l'olio lungo lo steccato. Pam, pam, pam. Due, tre colpetti per tenere il suo bello sveglio e farlo sottrarre dall'attacco del supplementato (al costo di €43,200) Red Verdon (Lemon Drop Kid) e Cloth Of Stars (Sea The Stars), con il favorito Mekhtal (Sea The Stars) solo quarto. Jean Claude Rouget, il mattatore del periodo, strabattuto ma una vittoria utile a regalare a Madame Pia Brandt il più grande giorno della sua carriera, con un cavallo non atteso affatto. Ancora una soddisfazione per Gerard-Augustin Normand, che ha deciso di affidare le sorti della scuderia ad uno che in Italia era noto per la fame sanguinosa di un jockey che non si accontenta mai. Bravo Cristian, te lo meriti tutto! Per vedere video e risultato completo cliccare su continua a leggere..
Mont Ormel è un cavallo cresciuto gradualmente, non venuto abbastanza pronto a 2 anni. Ad inizio stagione era arrivato terzo ad una lunghezza e mezzo da Dicton nel Prix Omnium II Lr a metà Marzo, poi a stesso margine, ma con un sesto posto, aveva ben nobilitato il Prix de Fontainebleau G3, prima di crescere a Deauville con un terzo in condizionata sui 2000 metri prima di esplodere a Compiegne in Listed sul pesante. E giovedì pomeriggio, festa nazionale in Francia, si è issato sulla Tour Eiffel.
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Per Mont Ormel i bookmakers hanno ipotizzato un futuro nell'Arc de Triomphe G1 dove è proposto a 33/1. Red Verdon, supplementato in tutti i Derbies europei (tranne quello tedesco), avrà come obiettivo il St Leger G1 di Doncaster del 10 Settembre.
Mont Ormel, primo rappresentante di G1 per Air Chief Marshall (Danehill Dancer) funzionante presso l'Haras de la Cauviniere, è prodotto di una fattrice mezza sorella del campione di Rupert Plersch Linngari (Indian Ridge), vincitore del Premio Vittorio di Capua e Grosser Dallmayr-Preis G1.
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