Giustizia è fatta. In una edizione delle Belmont Stakes G1 dominata dai grigi, 3 sul podio, a vincere è stato Creator (Tapit), cavallo spaccato sul miglio e mezzo, che si è rifatto della deludente performance nel Kentucky Derby G1 risolvendo all'ultimo tuffo nei confronti di Destin (Giant's Causeway) con al terzo il giapponese Lani (Tapit), mentre il grande favorito della corsa Exaggerator (Curlin) dopo una puntatina sulla retta opposta, si è gradualmente inabissato per cogliere solamente un 11° posto. Portacolori della WinStar Farm, Creator ha avuto bisogno di tutti i 2400 metri del "Big Sandy" per vincere la prova da $1,5 milioni, sfruttando l'andatura imposta da Gettysburg (Pioneerof The Nile) ed emergendo per varchi, regalando la prima vittoria nelle Belmont per Steve Asmussen. Gettysburg se l'è fatta in avanti con frazioni di :24.09, :48.48, e 1:13.38 sui 1200 metri, poi il miglio passato in 1:37.96 con Creator che dalle retrovie intanto guadagnava metri all'interno. All'ingresso in retta il primo ad attaccare la testa è stato Destin ma più passavano i metri e più i cingoli di Creator si mettevano in moto con Irad Ortiz Jr fino a rimontare palmo palmo e beffare il rivale sul palo, con Lani che all'esterno ci ha provato a progredire da lontano ma non ha avuto il guizzo finale per lottare per la vittoria. Come detto nulla da fare per Exaggerator, arresosi fin troppo presto ma dopo una campagna comunque faticosa. Arrivare alle Belmont correndo tutte e tre le prove della triplice è un impegno non semplice, per cui o sei un fenomeno fuori dalla media, oppure rischi di pagare. IL VIDEO DELLE BELMONT STAKES QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI. Quanto al vincitore, era stato da noi segnalato come possibile veleno nel Kentucky Derby, dopo aver vinto l'Arkansas Derby, dove ha patito un tracciato veloce ed un percorso problematico. Saltate le Preakness, si è presentato fresco a New York ed ha risolto a 16/1. Giustizia è fatta. Ma a Belmont Park ci sono state anche altre prove di prestigio di cui vi parliamo. La performance più impressionenate è stata quella del grigio Frosted (Tapit) il quale, alla prima uscita americana dopo la campagna invernale in Dubai, ha prodotto una performance sopra le righe nel Mohegan Sun Metropolitan Handicap G1 da $1,25 milioni, pur rendendo chili. Montato da Joel Rosario, il cavallo di Godolphin Stable è progressivamente cresciuto alla distanza fino ad accumulare 14 lunghezze ed 1/4 di margine su Anchor Down (Tapit), completando il miglio in un tempo record di 1:32.73. La vittoria a questo livello mancava da un pò; arrivata un anno dopo il secondo posto alle spalle di American Pharoah nelle Belmont Stakes G1. Il cavallo di Kiaran McLaughlin in seguito a quel secondo posto di Giugno 2015, nel Settembre successivo vinse il Pennsylvania Derby G2 e poi ha subìto ancora American Pharoah a Keeneland nella Breeders. Aveva cominciato bene a Meydan con una convincente vittoria nel secondo Round del Maktoum Challenge G2 il 4 Febbraio, incappando in un quinto posto nella Dubai World Cup G1 di fine Marzo a 5 lunghezze da California Chrome..Stanotte, il ritorno con stile e l'obiettivo dichiarato da lontano, quello del Classic del prossimo anno. IL VIDEO DEL MET HANDICAP QUI.
Un pizzo d'Europa c'è stato anche grazie a Flintshire (Dansili) il quale, con vittorie a livello di G1 in 3 continenti ed una somma di $8.1 milioni raggiunti in carriera, è diventato uno dei migliori globetrotter del globo. Il 6 anni da Dansili (Danehill) di proprietà Juddmonte ha cominciato in grande stile la campagna 2016 vincendo molto bene le Woodford Reserve Manhattan Stakes G1 in erba da $1 milione, da favorito.Con in sella Javier Castellano si è posizionato a metà gruppo seguendo una andatura pedestre, ma facendo valere la sua progressione e la sua qualità ha vinto bene sui 2011 metri in 1:58.92, che poi non è nemmeno un tempo disprezzabile alla fine. Allenato da Chad Brown da quando è stato esportato negli States, Flintshire è alla sesta vittoria in 20 uscite dopo altri 10 secondi posti ed un terzo. Ha vinto G1 ad Hong Kong, in Francia ed ora America, oltre ad aver frequentato la first class negli Emirati, in Francia ed Inghilterra quando era allenato da Andre Fabre. L'ultimo obiettivo per il 6 anni, a fine stagione, prima di un eventuale ingresso in razza in America, sarà il goal nella Breeders’ Cup Turf G1 anche se per ora non è stato configurato alcun cammino. Già l'anno scorso vinse le Sword Dancer Invitational G1 a Saratoga, poi la campagna 2015 è stata contraddistinta dai secondi posti nell'Arco e nell'Hong Kong Vase. IL VIDEO DELLE MAN STAKES QUI.
Abbiamo parlato qualche riga fa di California Chrome (Lucky Pulpit). Ebbene, il sauro dopo la vittoria nella Dubai World Cup G1 e dopo opportuno periodo di sosta, ha ricominciato a lavorare in vista del San Diego Handicap G2 come tappa intermedia estiva del 23 Luglio in vista poi del Pacific Classic G1 del 20 Agosto e della campagna autunnale della Breeders, quella che chiuderà la sua carriera da corsa. California ha breezato a Los Alamitos i 1000 metri in 1:01, con parziali da :25 4/5, :37 3/5, e :49 2/5, accelerando nella fase finale. Soddisfatto Art Sherman, annunciando che il 5 anni da Lucky Pulpit lavorerà altri 5 furlongs il prossimo 18 Giugno ma userà i paraocchi cosicchè, gradualmente, possa diventare più concentrato.
In tema di italiani, va segnalato che i 3 cavalli di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa e cioè Roccia D'Oro, Biz The Nurse e Kyllachy Queen, non si sono piazzati nelle prove nelle quali hanno partecipato tra giovedì e venerdì a Belmont Park.
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