Precoce è stato sempre precoce, ma Cristian Demuro ha messo un altro mattone utile a costruire la sua incredibile carriera, vincendo la sua prima Classica francese: Il jockey italiano ha montato alla perfezione La Cressonniere (Le Havre), imbattuta in 6 uscite, regalando a Jean-Claude Rouget la terza vittoria consecutiva nella Classica francese per le femmine, le Poule d’Essai des Pouliches G1. La cavalla montata da Cristian ha seguito il drappello capitanato dalla battistrada della Al Shaqab Positive Vibration (Canford Cliffs) sfruttando al massimo il suo compito e fulminando sul traguardo la "inglese" di John Gosden Nathra (Iffraaj), con Frankie Dettori in sella già quinta nelle 1000 Ghinee G1 di Newmarket, con al terzo posto la favorita Qemah (Danehill Dancer) altresì allenata da Rouget, per i colori di Joann Al Thani, che ha tutta la scuderia in grossissimo ordine. Cristian ha così ottenuto la vittoria numero 33 in stagione, suggellando al meglio il rapporto con la "casaque" bianca e cap viola di chi gli ha dato fiducia da inizio 2016 facendogli firmare un contratto esclusivo.
E quando in Francia si renderanno conto davvero con chi hanno avuto a che fare fino a questo momento, Cristian verrà messo su anche più regolarmente negli ambiti più alti della tecnica. IL VIDEO DELLE POULE D'ESSAI DES POULICHES QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
La Cressonière corre per i colori di Gerard Augustin-Normand e della Ecurie Antonio Caro, Prodotto del campione Le Havre, discende dalla famiglia Classica di Highclere, dalla quale discendono i vari Nashwan, Nayef, Lahudood, Ghanaati, Kingdom Of Fife, Ask e Deep Impact, tutti vincitori di G1.
Ma non è finito qui tutto il discorso degli italiani all'estero, con i cosiddetti "Ritals", gli italiani in Francia. Dopo Atzeni con Belardo nelle Lockinge sulla Marco Botti Euro Charline, in apertura di pomeriggio Umberto Rispoli ed Attilio Giorgi hanno vinto una reclamare con Rainbow Black (Kheleyf) in una reclamare per Pietro Sinistri. Da una parte siamo contenti, dall'altra mica no. Gli italiani hanno quel talento innato e speciale nell'ottenere qualcosa di particolare nel mondo, in qualsiasi professione. Ma non sono valorizzati da noi, perfortuna conducono uno stile di vita degno fuori dai nostri confini.
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