Unbeaten, unblemished, and unrelenting. Cioè, imbattuto, senza macchia ed implacabile. Così ha titolato Bloodhorse per commentare il 142^ Kentucky Derby sotto le Twin Spires di Churchill Downs. Noi diremmo: Ancora lui! Si, perchè Nyquist (Uncle Mo) è riuscito nell'impresa titanica di vincere il Kentucky Derby G1 da favorito cementando il suo status da imbattuto, collezionando la sua 8° affermazione consecutiva proprio nella corsa dai 2 minuti più eccitanti dello sport americano. Il cavallo della Reddam Racing, allenato da Doug O'Neill e montato da Mario Gutierrez, ha risolto tutto con enorme semplicità agendo vicino alla testa dove Danzing Candy da outsider ha scandito parziali di :22.58, :45.72, e 1:10.40 per i primi 1200 metri, ed andando in percussione sullo stesso piegandolo già da prima della curva finale, risolvendo un enigma che riguardava la soglia attitudinale del 2000 metri, mai affrontati sinora, ma con la velocità di base necessaria per risolvere questo tipo di corse. Hai voglia ad avere fondo. Ma se parti e stai laggiù, non arrivi mai. E difatti, mentre nelle retrovie si scatenava la bagarre infernale, lui scappava con il malloppo da $2 milioni. Battuto Exaggerator (Curlin), montato in maniera troppo attendista, finito fortissimo all'epilogo con al terzo posto Gun Runner (Candy Ride) con al quarto il grigio Mohaymen (Tapit), accorso da posizione di retroguardia. Tempo finale buonissimo di 2.01.31, il secondo più basso negli ultimi 20 anni (record ancora di Secretariat in 1m 59,40s), e secondo Derby vinto dallo stesso team che nel 2012 vinse con I'll Have Another. Nyquist è anche il secondo campione giovanile a livello di G1, a vincere il Kentucky Derby dopo Street Sense nel 2007. IL REPLAY COMPLETO DEL KENTUCKY DERBY 2016 SU YOUTUBE CLICCANDO QUI. IL RISULTATO COMPLETO DEL 142^ Kentucky DERBY CLICCANDO QUI.
Riuscirà Nyquist a vincere anche le Preakness Stakes G1 ed eventualmente arrivare al miglio e mezzo delle Belmont Stakes G1? Solo gli astri lo sanno. Intanto è riuscito in qualcosa che in molti non erano riusciti a fare, compreso suo padre Uncle Mo (Indian Charlie) per il quale si pensava non potesse produrre cavalli da Derby. Intanto Nyquist ha sfatato anche questo mito, e quando verrà ritirato in razza lo farà presso il Darley America.
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