Ancora Mirco! Due vittorie nel weekend giapponese, e tutte e due in contesto di Pattern. Stavolta però l'ha fatta grossa in sella all'americano di concezione Moanin (Henny Hughes) in sella al quale ha stravinto le February Stakes G1 da ¥ 209,920,000 (rica €1,5 milioni), una delle migliori corse sul dirt in Giappone, realizzando il record della pista. Per Moanin, pagato $335,000 alle OBS March negli States di Ocala in Florida da Emmanuel de Seroux e Dr. Riki Takahashi di Narvick International, gli stessi che in Italia hanno acquistato Cherry Collect, Final Score e Fontanelice, era la sesta vittoria in 7 uscite, e non è poco per un 4 anni progressivo che ora punterà deciso verso prestigiosi traguardi. Mirco lo ha posizionato vicino alla testa ma ben coperto, all'ingresso in retta ha fatto incrementare i giri del motore al suo che con un balzo ha spostato e lanciato l'assalto al traguardo anticipando tutto e tutti, finendo con del buono in mano nei confronti del favorito Nonkono Yume (Twining), che aveva in sella Christophe Lemaire, ed al terzo Asukano Roman (Agnes Digital). Tra l'altro, l'unica sconfitta patita in carriera da Moanin era stata proprio per mano di Nonkono Yume in un G3 del Novembre 2015. Ma Moanin si è preso ampiamente rivincita qui, ed altrove. Fino a che avrà uno come Mirco in sella. IL VIDEO DELLE FEBRUARY STAKES QUI. IL VIDEO COMPLETO DELLA CORSA CON RELATIVA INTERVISTA CLICCANDO QUI.
Il tempo finale è stato di 1m,34s che significa record del miglio di Tokyo in sabbia. Di proprietà di Yukio Baba, è allenato da Sei Ishizaka, il trainer della campionessa di Gentildonna che ha celebrato così il suo 13° sigillo di G1 in patria, e la seconda vittoria in questa corsa dopo Vermilion nel 2008. Per Mirco invece era la vittoria numero 25 in stagione 2016, ed in generale il 15° di G1 da quando monta in Giappone, ed il secondo sigillo consecutivo in sabbia dopo la Champions Cup G1 vinta con la femmina Sambista. Per il resto vale la pena dire che Moanin potrebbe anche correre a Meydan per la Dubai World Cup. L'unico scoglio è rappresentato dal fatto che non aveva ancora vinto a livello di Gruppo prima del 31 Gennaio, dunque già fuori dalla deadline per gli inviti a Dubai. Ma forse una deroga è possibile: In fondo Mirco è quello che ha vinto la DWC con Victoire Pisa nel 2011, e potrebbe essere questa una chiave di volta. L'altro invitato giapponese è Hokko Tarumae il quale, però, nelle due esibizioni gli anni precedenti ha fatto solo figuracce e dunque è probabile possa lasciare via libera ad un connazionale, con Mirco a bordo.
Il tempo finale è stato di 1m,34s che significa record del miglio di Tokyo in sabbia. Di proprietà di Yukio Baba, è allenato da Sei Ishizaka, il trainer della campionessa di Gentildonna che ha celebrato così il suo 13° sigillo di G1 in patria, e la seconda vittoria in questa corsa dopo Vermilion nel 2008. Per Mirco invece era la vittoria numero 25 in stagione 2016, ed in generale il 15° di G1 da quando monta in Giappone, ed il secondo sigillo consecutivo in sabbia dopo la Champions Cup G1 vinta con la femmina Sambista. Per il resto vale la pena dire che Moanin potrebbe anche correre a Meydan per la Dubai World Cup. L'unico scoglio è rappresentato dal fatto che non aveva ancora vinto a livello di Gruppo prima del 31 Gennaio, dunque già fuori dalla deadline per gli inviti a Dubai. Ma forse una deroga è possibile: In fondo Mirco è quello che ha vinto la DWC con Victoire Pisa nel 2011, e potrebbe essere questa una chiave di volta. L'altro invitato giapponese è Hokko Tarumae il quale, però, nelle due esibizioni gli anni precedenti ha fatto solo figuracce e dunque è probabile possa lasciare via libera ad un connazionale, con Mirco a bordo.
Intanto a Kokura anche Dario Vargiu ha piazzato la bandierina italiana vincendo 2 corse, entrambe sui 1200 metri, e portandosi così a quota 5 in stagione. Le vittorie sono arrivate su Danon Rouge (Sakura Bakushin O), (VIDEO QUI) per Hideaki Fujiwara ed i colori della Danox Co. Ltd. L'altra, nell'ottava corsa, è arrivata in sella a Chandelier House (Vermilion) (VIDEO QUI) per Mitsunori Makiura ed i colori della Sunday Racing Co. Ltd.
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