Dietrofront! A neanche 24 ore dalle dichiarazioni rese su Mondoturf da Stefano Botti riguardante l'affaire Cherry Collect, il Ministero delle Politiche Agricole ha deciso per la sospensione immediata dell'esercizio delle funzioni per l'allenatore di Cenaia che, dunque, da domenica passerà i cavalli sotto il nome di Endo, come da programma pubblicato. Eppure la questione era stata congelata dallo stesso Ministero, proprio in corrispondenza del ricorso effettuato al Consiglio di Stato, dopo che il Tar aveva dato parere negativo alla sospensiva richiesta dagli interessati.. Il Ministero, alla fine, ha invece deciso di renderla effettiva da subito. Seguiranno novità.
Aggiornamento del 14 Novembre a cura della redazione:
Onde evitare spiacevoli speculazioni e strumentalizzazioni, ci preme sottolineare che noi di MONDOTURF, NON ABBIAMO mai preso una posizione in merito, proprio in virtù della caducità delle decisioni, in mondo che ci circonda dove tutto cambia in un battito di ciglia, come del resto è successo. Vi facciamo la cronistoria: Punto 1) Ad inizio settimana si sono sparse le voci con la sentenza del tar che respingeva la richiesta di sospensiva, questo accadeva di giovedì 6. Punto 2) Indignazione popolare sui social per la vittoria nel Roma, il giorno 9, e nell'ingresso del ring da parte di Stefano Botti, a cui (punto 3) ha fatto seguito un comunicato da loro pubblicato per difendersi dalle accuse maturate da vari social, a loro dire, a cura di millantatori, minacciando querele. Magari consigliati da qualche Avvocato.
Poi, punto 4, la telefonata che abbiamo ricevuto giovedì mattina (il 12) da Stefano Botti nella quale , proprio per spegnere sul nascere ogni accusa, l'allenatore ci aveva assicurato di essere tranquillo nella sua posizione perchè, in quel momento, nessuna squalifica gli era stata notificata e, qualora ci fosse arrivata, si sarebbe adeguato. Ma fino a quel momento no, e dunque anzi aveva tutto il diritto di entrare all'insellaggio, avendo avuto rassicurazioni anche dal Ministero per poter compiere tutte le operazioni da allenatore attraverso un fax inviato alle società di corse. Punto 5: Quel documento, in effetti, non lo abbiamo mai visto (colpa nostra, in effetti) e neanche 24 ore (punto 6) dopo il Ministero ha deciso che quella sentenza del TAR era già effettiva dal 6. La nostra unica colpa è stata quella di credere a parole non supportati da fatti (vedi fax spedito alle società di corse), e di aver riportato le informazioni come ci erano state girate. Speriamo non ci siano altri punti, ma immaginiamo arriveranno. Perchè, punto 7, tutto cambia, perchè nulla è mai come sembra, perchè viviamo in uno Stato come quello italiano.
A questo punto, per evitare qualsiasi millanteria, speriamo che il Ministero renda pubblico negli archivi chi è vittima di squalifica, e come funziona esattamente l'iter di una squalifica. Dal momento della prima analisi, della seconda ed il tempo che intercorre prima di una sanzione, che sia squalifica o pecunaria.
Aggiornamento del 14 Novembre a cura della redazione:
Onde evitare spiacevoli speculazioni e strumentalizzazioni, ci preme sottolineare che noi di MONDOTURF, NON ABBIAMO mai preso una posizione in merito, proprio in virtù della caducità delle decisioni, in mondo che ci circonda dove tutto cambia in un battito di ciglia, come del resto è successo. Vi facciamo la cronistoria: Punto 1) Ad inizio settimana si sono sparse le voci con la sentenza del tar che respingeva la richiesta di sospensiva, questo accadeva di giovedì 6. Punto 2) Indignazione popolare sui social per la vittoria nel Roma, il giorno 9, e nell'ingresso del ring da parte di Stefano Botti, a cui (punto 3) ha fatto seguito un comunicato da loro pubblicato per difendersi dalle accuse maturate da vari social, a loro dire, a cura di millantatori, minacciando querele. Magari consigliati da qualche Avvocato.
Poi, punto 4, la telefonata che abbiamo ricevuto giovedì mattina (il 12) da Stefano Botti nella quale , proprio per spegnere sul nascere ogni accusa, l'allenatore ci aveva assicurato di essere tranquillo nella sua posizione perchè, in quel momento, nessuna squalifica gli era stata notificata e, qualora ci fosse arrivata, si sarebbe adeguato. Ma fino a quel momento no, e dunque anzi aveva tutto il diritto di entrare all'insellaggio, avendo avuto rassicurazioni anche dal Ministero per poter compiere tutte le operazioni da allenatore attraverso un fax inviato alle società di corse. Punto 5: Quel documento, in effetti, non lo abbiamo mai visto (colpa nostra, in effetti) e neanche 24 ore (punto 6) dopo il Ministero ha deciso che quella sentenza del TAR era già effettiva dal 6. La nostra unica colpa è stata quella di credere a parole non supportati da fatti (vedi fax spedito alle società di corse), e di aver riportato le informazioni come ci erano state girate. Speriamo non ci siano altri punti, ma immaginiamo arriveranno. Perchè, punto 7, tutto cambia, perchè nulla è mai come sembra, perchè viviamo in uno Stato come quello italiano.
A questo punto, per evitare qualsiasi millanteria, speriamo che il Ministero renda pubblico negli archivi chi è vittima di squalifica, e come funziona esattamente l'iter di una squalifica. Dal momento della prima analisi, della seconda ed il tempo che intercorre prima di una sanzione, che sia squalifica o pecunaria.
Il sito www.nelrossodelluovo.com pubblica quanto segue:
RispondiElimina"Tutte balle, salvo smentita della Dottoressa Stefania Matromarino.
La Dottoressa Stefania Mastromarino, in data odierna, ha inviato una comunicazione ufficiale, con effetto retroaativo, con la quale statuisce che il Signor Stefano Botti è squalificato dal giorno 06 Novembre 2015 fino al giorno 06 Marzo 2016 (data di pubblicazione dell’ordinanza del TAR del Lazio negativa per il Signor Stefano Botti) e che la A. & S. Botti non può allenare dal giorno 06 Novembre 2015 al giorno 06 Marzo 2016.
Per le dichiarazioni mendaci, incredibili e chi più ne ha più ne metta, riportate da Mondo Turf, senza controllare i documenti, il Signor Stefano Botti, d’ufficio, deve essere portato avanti la Commissione di Disciplina di prima istanza del Ministero – Sezione Galoppo e mi auguro che la Dottoressa Stefania Mastromarino, a difesa del suo operato e della sua onorabilità, nella fattispecie, denunci, senza il minimo indugio, il Signor Stefano Botti alla Magistratura Penale.
Infine tutti i cavalli che hanno corso, dal giorno 06 Novembre 2015 in avanti, come allenati da A. & S. Botti S.r.l., squalificata dal giorno 06 Novembre 2015, devono essere squalificati: sicuramente il Signor Stefano Botti, Domenica, 08 c.m., a Roma – Capannelle, ha sellato numerosi cavalli, compresi quelli partecipanti al Premio Roma GBI Racing, arrivati primo e secondo.
Della cosa se ne deve occupare d’ufficio la Commissione di disciplina di prima istanza del Ministero dell’Agricoltura – Sezione Galoppo, con riunione immediata.
Se le cose stanno come le ho descritte (e così stanno) il Signor Stefano Botti deve essere radiato dall’Albo degli allenatori."
Tutta la nostra solidarieta' a MONDOTURF che in forma asettica a riportato affermazioni altrui per le quali non deve scusarsi con nessuno. Forse la stampa piu' qualificata avrebbe dovuto porre maggior attenzione allo scottante argomento ed approfondire la realta' dei fatti. Solo la Gazzetta dello Sport ha per prima riportato la notizia al posto di chi dovrebbe essere sempre sul pezzo vero Trotto & Turf???
RispondiEliminaAnche la mia solidarietà a Mondoturf che svolge un'opera meritoria in un ambiente ormai deteriorato. Chi a mio avviso non esce bene da questa vicenda è semmai la famiglia Botti che ha affrontato la vicenda con troppa leggerezza, probabiòlmente anche mal consigliata. Su Trotto&Turf preferisco stendere un velo pietoso.
RispondiEliminaNon stendere nessun velo.. cosa non va?? dillo chiaramente che magari imparano se c'è da imparare..
EliminaLa risposta a cosa non va mi sembra ovvia.
EliminaFingere di non sapere per non prendere posizione.
Tutta la mia solidarietà a Gabriele. Carlo Zuccoli? No comment......
RispondiEliminaMi auguro che tutti i lettori del blog compiano un gesto di buon senso aggregandosi.
Se si cercasse di leggere e capire senza voler sempre giudicare...
RispondiEliminaI fatti: I botti presentano ricorso avverso una sentenza; il TAR la rigetta rimandando al 6 Novembre la sentenza.
La Drssa Mastromarino correttamente comunica che FINO A TALE DATA Stefano Botti può operare. Assolutamente corretto.
Quando la Drssa Mastromarino viene a conoscenza della sentenza, altrettanto correttamente fa scattare la squalifica dal momento della sentenza.
Dove sta il problema? Che il 6 era Venerdi.. e che non si sa se il TAR abbia comunicato come avrebbe dovuto la sentenza e se lo ha fatto quando e a che ora lo abbia fatto e a chi.
La sintesi è quindi la seguente.
La Drssa Mastromarino è stata inappuntabile e tempestiva.
Si tratta di appurare, (e non è certo compito della Drssa Mastromarino accertarlo) se Alessandro Botti era o meno al corrente della sentenza. Se lo era avrebbe, per lo meno prudenzialmente dovuto evitare di agire come allenatore. Se non lo era dovrebbe valere la buonafede.
Dopodichè: continuiamo a farci del male invece che a cercare di fare il bene...
C'è però un punto che va detto: il primo documento MIPAAF credo dicesse che la sospensiva valeva fino al 6 Novembre: non dirlo e/o non scriverlo è stato sbaun errore, pesante.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaScusate: legggete STEFANO BOTTI e non ovviamente Alessandro.. Grazie
RispondiEliminascrivere avendo a disposizione i documenti ci pare solo una norma prudente...i infatti separati dalle opinioni si diceva..
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