Ad Ascot piove. Ma non in modo tale da poter condizionare il terreno nei prossimi giorni che si prevede possa essere buono. Massima cautela comunque nelle parole del Clerk of the course di Ascot Chris Stickels il quale ha comunque preso tempo prima di dare una visione definitva su quello che sarà il terreno. Ora le news che riguardano queste King George. Lo schieramento si è finalmente completato e saranno in 10 al via della corsa dei diamanti. Il ballo delle monte ha visto alla fine Richard Hughes in sella ad Eagle Top, controfavorito attuale della corsa. Il figlio di Pivotal avrà l'opportunità di regalare un altro G1 ad un fantino che fra un paio di settimane toglierà definitivamente gli stivaletti da fantino e vestirà i panni da allenatore. I Juddmonte saranno 2: Su Snow Sky, allenato da Sir Michael Stoute, ci sarà Pat Smuller che in questo periodo sta volando. Su Flintshire (Dansili), allenato da Andre Fabre, ci sarà curiosità nel vedere in sella in Inghilterra Vincent Cheminaud, vera rivelazione della stagione prodotto dell'intuito dell'allenatore francese. Andrea Atzeni ha pescato la sella di Postponed (Dubawi) per Luca Cumani che ha pensato al fantino italiano per rimpiazzare Adam Kirby. William Buick alla fine monterà Romsdal (Halling), la terza scelta di Gosden, ma portacolori Godolphin per il quale "strategos" ha un remunerativo contratto. In tutto questo sono stati sorteggiati gli steccati ed il campo sarà così composto, tra parentesi il numero di corda:
1: CLEVER COOKIE (10) - 40/1
2: DYLAN MOUTH (6) - 33/1
3: EAGLE TOP (3) - 7/1
4: FLINTSHIRE (2) - 10/1
5: POSTPONED (9) - 10/1
6: ROMSDAL (7) - 40/1
7: SNOW SKY (5) - 7/1
8: THE CORSICAN (4) - 20/1
9: MADAME CHIANG (1) - 40/1
10: GOLDEN HORN (8) - 1/2
La curiosità ora è rappresentata dallo schema tattico: Nelle Harwicke Snow Sky ha vinto andando in avanti ma senza una grossa andatura. E stessa cosa ha fatto Golden Horn nelle Eclipse di Sandown. Può venire ancora una volta una corsa del genere e questo non giova certamente a Dylan Mouth il quale, invece, necessiterebbe di maggiore andatura. Nei giorni scorsi Stefano ha parlato di un Dylan Mouth che in caso di scarsa andatura andrà in avanti a cercare di costruirsi una corsa già di per se molto difficile. La sua quota, da 25/1 di ieri, è salita a 33/1.
Un pò di storia degli italiani ad Ascot: Solo un cavallo allenato in Italia ha vinto le King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Sponsored by QIPCO). Fu il leggendario Ribot che nel 1956 inflisse 5 lunghezze a High Veldt e Todrai con Enrico Camici in sella per Ugo Penco (nella foto a lato). Era l'unica volta nella quale l'imbattuto campione italiano ha calcato il suolo inglese durante la sua carriera fatta di 16 affermazioni. IL VIDEO DELLA CORSA QUI.
1: CLEVER COOKIE (10) - 40/1
2: DYLAN MOUTH (6) - 33/1
3: EAGLE TOP (3) - 7/1
4: FLINTSHIRE (2) - 10/1
5: POSTPONED (9) - 10/1
6: ROMSDAL (7) - 40/1
7: SNOW SKY (5) - 7/1
8: THE CORSICAN (4) - 20/1
9: MADAME CHIANG (1) - 40/1
10: GOLDEN HORN (8) - 1/2
La curiosità ora è rappresentata dallo schema tattico: Nelle Harwicke Snow Sky ha vinto andando in avanti ma senza una grossa andatura. E stessa cosa ha fatto Golden Horn nelle Eclipse di Sandown. Può venire ancora una volta una corsa del genere e questo non giova certamente a Dylan Mouth il quale, invece, necessiterebbe di maggiore andatura. Nei giorni scorsi Stefano ha parlato di un Dylan Mouth che in caso di scarsa andatura andrà in avanti a cercare di costruirsi una corsa già di per se molto difficile. La sua quota, da 25/1 di ieri, è salita a 33/1.
Un pò di storia degli italiani ad Ascot: Solo un cavallo allenato in Italia ha vinto le King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Sponsored by QIPCO). Fu il leggendario Ribot che nel 1956 inflisse 5 lunghezze a High Veldt e Todrai con Enrico Camici in sella per Ugo Penco (nella foto a lato). Era l'unica volta nella quale l'imbattuto campione italiano ha calcato il suolo inglese durante la sua carriera fatta di 16 affermazioni. IL VIDEO DELLA CORSA QUI.
Dopo di lui tra i cavalli allenati in Italia ci hanno provato Tony Bin, un Arc winner, che nel 1987 arrivò quinto, mentre nel 1988 finì terzo di Mtoto, poi ribaltato nell'Arc dello stesso anno, e successivamente il grigio Tisserand, settimo nel 1989 nell'edizione vinta da Nashwan. Gli italiani ricordano questa corsa soprattutto per l'edizione 1975 con Grundy, per i colori di Carlo Vittadini diede vita a quella che The Observer considera come "The race of the century", con il duello al cardiopalma contro Bustino. IL VIDEO DELLA CORSA QUI. Ma Grundy era allenato in Inghilterra, così come quando il tentativo lo fece Falbrav in quel periodo nelle mani di Luca Cumani, e finì quinto di Alamshar.
A distanza di 60 anni circa, Dylan Mouth cercherà di diventare il secondo italiano allenato nella penisola a vincere questa corsa. Difficile è difficile, gli avversari non mancano, ma il figlio di Dylan Thomas (Danehill) , che vinse le King George nel 2007, rispetto a quello che hanno visto ad Ascot lo scorso anno è un altro cavallo. Completamente diverso. Di fisico, di testa. Di potenza. Non sono tanto le vittorie domestiche nel Premio del Jockey Club e nel Milano a farne aumentare le speranze. Ma le modalità di un cavallo molto progressivo che, a prescindere da quelli che ha battuto sinora, se la gioca alla grande. Stefano Botti ha fiducia, e ci mancherebbe, sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera italiana fantastica ed è fratello di Marco che a Newmarket è riconosciuto ormai come una superstar tra gli allenatori. GUARDA ASPETTANDO ASCOT CLICCANDO QUI. ASPETTANDO ASCOT del 22 LUGLIO CLICCANDO QUI.
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