Eccolo Frankie! Eccolo ancora. Per la seconda volta in 20 partecipazioni, il jockey italiano ha vinto il Derby di Epsom e lo ha fatto in sella Golden Horn (Cape Cross), ora imbattuto in 4 uscite, che ha stravinto la Classica inglese risolvendo di forza, da lontano, grazie ad una forma ed una condizione glorificata da un pool di santi che l'hanno protetto e portato fino al palo. Che dico! Merito di quel genio di John Gosden, tornato a colpire in maniera più dura che mai, piazzando non solo il primo ma anche il secondo Jack Hobbs (Halling) sul podio di questo blue ribbon vissuto intensamente. Al terzo è finito Storm The Stars (Sea The Stars), con il migliore del Coolmore quarto in Giovanni Canaletto (Galileo), la nostra scelta piazzata, ed al quinto Epicuris (Rail Link). La corsa si è disputata su ritmi frenetici con molti che hanno fatto subito partenza senza risparmiarsi. Elm Park (Phoenix Reach) ed Andrea Atzeni hanno accompagnato Hans Holbein (Monjeu) per i primi 600 metri fino a che questo, senza cessare il suo incedere, ha preso ancora vantaggio con il fantino di Nurri che a quel punto si è adeguato ma non è riuscito a fare progredire il suo in maniera tale da ritenerlo pericoloso. I favoriti hanno seguito le mosse partendo da situazioni di retrovia, ma quando si è entrati nel Tattenham Corner i giochi sono diventati seri. Partita la bagarre il primo a muovere è stato Epicuris che ha dato l'idea di poter arrivare più avanti di quanto poi non abbia fatto; al suo esterno Giovanni Canaletto e Storm The Stars si sono presentati minacciosi mentre lontanissimo anni luce da loro, al centro della pista, ecco i due di Gosden partire per la tangente. Jack Hobbs è passato ma non ha staccato, ed alla fine ha dovuto subire lo speed e l'affondo di un cavallo mostruoso andato davvero fortissimo, che si è accostato allo steccato nella fase finale per prendere deciso il comando e scatenando l'impeto di gioia a Lanfranco: Un urlo, il pugno al cielo, e i bookies a farsi benedire per il jockey più vecchio del circus. Vecchio un corno! "Unbelievable" ha detto Dettori, una volta sceso di sella. Il tempo finale è buonissimo di 2m 32.32s (fast by 2.18s), che non è record (quello di Workforce è di un secondo preciso più basso), ma poco ci manca. Golden Horn ha debuttato il 29 Ottobre 2014 in una maiden di Nottingham risolta nei confronti di Storm The Stars, che ha ritrovato in questa occasione. Il figlio di Cape Cross è rientrato il 15 Aprile vincendo a Newmarket le Feilden Stakes Lr impressionando ed ha in seguito replicato nelle Dante Stakes G2 di York, canonico trial di avvicinamento all'Epsom Derby. Dopo quella prestazione la decisione di supplementare per il Derby al costo di £75,000 sborsati da Anthony Oppenheimer che era più orientato a far correre al suo il Prix du Jockey Club. Ma dissuaso da Gosden, ha fatto la scelta giusta. Perchè il Derby inglese, è il migliore di tutti gli altri Derby del mondo e vince sempre il migliore.
Si tratta del secondo cavallo supplementato a vincere il Derby nella storia dopo Kris Kin nel 2003. Per lo stallone Cape Cross (Green Desert), stallone Darley, è il secondo figlio che vince il Derby dopo Sea The Stars. Ma chissenefrega delle statistiche, perchè ci sarebbero mille storie da raccontare e qui vogliamo santificare e glorificare il fantino e si, anche l'uomo. Storie: Come quella che Frankie batte il suo ex datore di lavoro che gli ha dato un bel calcio sul cuore quando Frankie ne aveva meno bisogno. Un Derby che sa tanto di rivalsa (contraria per William Buick che era il fantino di Golden Horn prima che Jack Hobbs venisse acquistato dallo Sceiccone) per il ragazzo che sorride sempre e che ha fatto il suo solito show al rientro.
Pugno al cielo, il salto celebrativo diventato negli anni il suo marchio di fabbrica, baci e abbracci per tutti e il nostro tifo che ha superato anche le più vili scommesse contro Golden Horn. Già, Frankie ha assolto in pieno il compito che gli abbiamo tributato da anni. Frankie fa bene alla salute, Frankie fa sorridere, Frankie unisce ed emoziona. Per fantini così puoi perdere la testa, e come tutti i grandi campioni conta qualche critico irriducibile e mi aspetto si pensi di tutto e di più contro. Libertà di culto, del resto, ma per quanto mi riguarda la questione non si pone. Sono grato a Frankie per quanto ci ha dato in termini di libidine corsaiola, qualità in sella, gioia da sabato, domenica o lunedì, qualità della parola e quel suo carattere sempre solare sebbene contornato di ombre, oltre che di luci e per quel suo lato umano tatuato di un paio di discese all'inferno e conseguenti risalite. Trattiamo Frankie in maniera diversa perchè lui è diverso. Ha bisogno ed abbiamo bisogno di quel lato goliardico ma allo stesso tempo ferocissimo. Complimenti Frankie, lunga vita al Re! IL VIDEO DEL DERBY DI EPSOM QUI. Il video completo DELLA CORSA QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Si tratta del secondo cavallo supplementato a vincere il Derby nella storia dopo Kris Kin nel 2003. Per lo stallone Cape Cross (Green Desert), stallone Darley, è il secondo figlio che vince il Derby dopo Sea The Stars. Ma chissenefrega delle statistiche, perchè ci sarebbero mille storie da raccontare e qui vogliamo santificare e glorificare il fantino e si, anche l'uomo. Storie: Come quella che Frankie batte il suo ex datore di lavoro che gli ha dato un bel calcio sul cuore quando Frankie ne aveva meno bisogno. Un Derby che sa tanto di rivalsa (contraria per William Buick che era il fantino di Golden Horn prima che Jack Hobbs venisse acquistato dallo Sceiccone) per il ragazzo che sorride sempre e che ha fatto il suo solito show al rientro.
Pugno al cielo, il salto celebrativo diventato negli anni il suo marchio di fabbrica, baci e abbracci per tutti e il nostro tifo che ha superato anche le più vili scommesse contro Golden Horn. Già, Frankie ha assolto in pieno il compito che gli abbiamo tributato da anni. Frankie fa bene alla salute, Frankie fa sorridere, Frankie unisce ed emoziona. Per fantini così puoi perdere la testa, e come tutti i grandi campioni conta qualche critico irriducibile e mi aspetto si pensi di tutto e di più contro. Libertà di culto, del resto, ma per quanto mi riguarda la questione non si pone. Sono grato a Frankie per quanto ci ha dato in termini di libidine corsaiola, qualità in sella, gioia da sabato, domenica o lunedì, qualità della parola e quel suo carattere sempre solare sebbene contornato di ombre, oltre che di luci e per quel suo lato umano tatuato di un paio di discese all'inferno e conseguenti risalite. Trattiamo Frankie in maniera diversa perchè lui è diverso. Ha bisogno ed abbiamo bisogno di quel lato goliardico ma allo stesso tempo ferocissimo. Complimenti Frankie, lunga vita al Re! IL VIDEO DEL DERBY DI EPSOM QUI. Il video completo DELLA CORSA QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
CORONATION CUP: Pat Dobbs sulla luna, i francesi nel sacco. Possiamo riassumerla con poche parole l'edizione 2015 della Coronation Cup G1 che, nelle previsioni, sarebbe stato solo un affare tutto francese. Sembrava quasi un affronto che la cara vecchia Inghilterra non avesse un cavallo da Coronation a favore degli odiati francesi. Ed invece ci ha pensato il "carrarmatesco" Peter's Moon (Dylan Thomas), progressivo allievo di Richard Hannon che ha regalato la gioia dell'interpretazione ad un fantino che, a 37 anni, ha conosciuto la sua prima vittoria al massimo livello. Volevano impostarla tatticamente alla francese, i francesi, ed invece si sono ritrovati a subire l'attacco violento di un cavallo che non aspettava altro di aver la destra libera per piazzare l'affondo sul miglio e mezzo. Il cavallo di John Manley, tipica giubba rossa a palle nere, ha osservato gli eventi in modo molto furbesco, ha pitonato la favorita Dolniya (Azamour) fino ai 600 e quando non sembrava avere spazio fra l'Aga Khan e Flintshire (Dansili), ha invece tirato fuori le unghie spostando con una facilità impressionante ed andando a riprendere Cristophe Soumillon che, da queste parti, non fa mai il bulletto come nel giardino di casa. Alla fine una incollatura a decretare la vittoria di Peterone a 11/1, con al terzo il Juddmonte in un tempo di 2m 33.76s (fast by 0.74s)..
Per la femmina ora un obiettivo è quello del Grand Prix de Saint-Cloud G1 mentre per il vincitore, uno che è partito dagli handicap ma è stato gestito in maniera impeccabile fino allo stato di grazia descritto in precedenza, si aprono prospettive Australiane da mezzo fondista che necessita il terreno scorrevole per piazzare, dopo ogni andatura, una bella progressione ficcante. Il massimo risultato sinora per il figlio di Dylan Thomas (Danehill) erano piazzamenti a livello di G2 e G3, ma mai ha dimostrato di avere la classe da G1. Stavolta lo ha fatto. Sky is the limit, sometimes. IL VIDEO DELLA CORONATION CUP QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Cape Cross stallone di qualità e sostanza, superiore..
RispondiEliminaGrande Frankie! Non tradisce mai, certo Golden Horn mi pare un gran cavallo davvero buono, le linee si sono confermate con il secondo di Jack Hobbs e il terzo di Storm the Stars, la delusione e la truppa irlandese.
RispondiEliminaPer le Coronation invece mi è parso il GP1 più scarso della stagione.... (Dylan non poteva correre qua invece di una passeggiata milanese?)
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