Non sono sparito dal web. Stavo solo ragionando su come sia stato possibile abbia potuto vincere Prince Bishop (Dubawi) nella Dubai World Cup G1 (VIDEO CORSA QUI). Ancora non ho trovato una risposta. No, scherzo. E' che sono stato parecchio impegnato con altro tipo di vicende e non sono riuscito a raccontare nell'immediato tutto quello che è successo sabato, lo faccio comunque a distanza di 24 ore. La prima notizia riguarda la clamorosa decisione di Sheikh Hamdan bin Mohammed Al Maktoum, quartogenito di Sheikh Mohammed, proprietario di Prince Bishop nel continuo mutare di colori di scuderia, che ha dichiarato di aver donato i $6 milioni del primo premio in beneficenza al Dubai Autism Center che si occupa di assistenza a persone con gravi disabilità ed è il primo centro importante negli Emirati Arabi Uniti a dare questo tipo di servizi. Filantropia dunque. Questo è nella sostanza il più bel significato di questa Dubai World Cup voluta e cercata da Hamdan, da sempre molto impegnato nel sociale. Ed ora parliamo di agonismo, anche se mi viene difficile pensare ad una cosa seria quando si vede vincere ancora un Godolphin o affiliato così: Sebbene favorevolmente sorpreso da questa caritatevole decisione, non mi sarei mai aspettato che il castrone di 8 anni potesse vincere. Ma nemmeno durante il percorso ho mai ragionato su questa eventualità. Ed invece, William Buick detto "strategos" ha dato al suo un percorso dietro al primo Hokko Tarumae (King Kamehameha), sebbene in quarta corsia al largo in quinta posizione, ma impegnandolo a fondo quasi da sempre con una condizione incredibilmente efficace e sprigionando tutta l'energia del vegliardo sin sul palo, dove il figlio di Dubawi (Dubai Millennium) ha dal largo circumnavigato il gruppo ed è passato comodamente e tenuto 2 lunghezze e 3/4 di distacco nei confronti del favorito California Chrome (Lucky Pulpit) sul quale Victor Espinoza non è stato impeccabile. Art Sherman aveva detto di essere entusiasta di aver pescato il 9 di steccato, ma quelli all'interno alla resa dei conti sono partiti tutti ed il sauro da Lucky Pulpit ha veleggiato sempre in quarta corsia senza riuscire a risparmiare terreno ma facendo le prime frazioni abbastanza allegrotto. Ben battuto lui, anche se stavolta i suoi uomini l'hanno presa con sportività la sconfitta rimandando al Royal Ascot, mentre è finito bene Lea (First Samurai) per il terzo posto. Gli altri, dispersi nel deserto. Compreso Epiphaneia che non ha fatto la sabbia, Side Glance apparso sul carrello dei bolliti e African Story che quella sabbia, non il Tapeta, proprio non l'ha digerito. Lo stesso deserto che ogni anno di più (era al ventennale) ci regala spettacoli abbastanza noiosi e ripetitivi, con il solito sparo di quello che non ti aspetti. Si trattava della settima DWC per Saeed Bin Suroor che, tu guarda un pò, se lo aspettava che il vecchio dal cuore grande Prince Bishop, potesse vincere. Già, lo stesso Prince Bishop che oramai ha preso la residenza al caldo di Dubai. Per lui era il 4° tentativo nella Dubai World Cup dopo il 10° posto nel 2011, il 7° nel 2012, ed il 9° lo scorso anno con intervallo dello Sheema Classic nel 2013 senza piazzarsi ma arrivando decimo su distanza troppo lungo in erba. Insomma, lui al contrario degli altri passa tutto l'inverno da quelle parti ed ogni tanto fa un saltino in Inghilterra, come in Settembre a Kempton quando è arrivato primo nelle September G3 sui 2400 metri. Il sauro è allevato dalla Thurso Limited in partership con Bill Dwan, ed acquistato per 80,000gns alle Tattersalls December Foal Sale. La vittoria è stato ancora un enorme spot pro Dubawi, già padre di Monterosso in questa corsa nel 2012. Menomale che il carnival è finito. La tecnica e la vera selezione sono altre....Una cosa l'abbiamo capita, ma da tempo. A Meydan si vince spesso in testa, e molto più spesso seguendo il primo. Chi corre da dietro non vince mai, ma proprio mai.
Comunque, raccontiamo le gesta e la serata di Meydan anche perchè nello Sheema Classic (VIDEO CORSA QUI) abbiamo finalmente visto un pò di Europa con la forte e progressiva Dolniya (Azamour) la quale, da tardivona, ha collezionato la quarta vittoria in otto uscite dopo aver debuttato nell'Aprile inoltrato dei 3 anni, lo scorso anno. Andatura lenta impartita da Just The Judge (Lawman), una manna per la cavalla francese e attitudine che ha fatto fritti gli altri. Comunque, montata da Cristophe Soumillon la Aga Khan si è resa autrice di una forte progressione per venire a casa e battendo ancora Flintshire (Dansili) per 2 lunghezze ed un quarto, un distacco maggiore di quello del rientro di qualche settimana fa in Francia. La nota positiva per gli italiani è rappresentato dal terzo di Cristian Demuro su One And Only (Heart’s Cry), che ha reso per il massimo da cavallo non sempre fortunatissimo. Tornando alla vincitrice, che lo scorso anno ha fatto persino quinta nell'Arc, l'obiettivo è ancora quello della prima domenica di Ottobre a Longchamp.
Ancora Francia nel Dubai Turf (ex Dubai Duty Free) (VIDEO CORSA QUI), vinto in maniera spaventosa secondo il mio punto di vista dal progressivo Solow (Singspiel), allenato da Freddy Head e montato da Maxme Guyon, che a 5 anni ha trovato il suo picco massimo di espressione. Quattro lunghezze e mezzo rifilate a The Grey Gatsby (Mastercraftsman) con Mshawish (Medaglia D’Oro) vicino a lui terzo. Solow aveva vinto la sua maiden a Longchamp a tre anni abbondanti e poi è stato castrato. Salito di tono progressivamente ha vinto il Prix Quincey G3 in Agosto e poi il Prix Daniel Wildenstein G2 poche settimane dopo. Freddy ha detto che si tratta di uno dei migliori che abbia mai allenato.
Dal punto di vista tecnico mi è piaciuta l'ennesima prestazione mostruosa di Sole Power (Kyllachy) nell'Al Quoz Sprint G1 (VIDEO CORSA QUI), alla sua quinta apparizione in questa corsa, finalmente portata a casa per Eddie Lynam. Il cavallo montato da Riccardino Hughes ha battuto Peniaphobia (Dandy Man) con un finale davvero incredibile con l'americano Green Mask (Mizzen Mast) al terzo. Per Sole era la quinta vittoria a livello di G1 e la prima vittoria in 9 uscite a Meydan. Secondo in questa corsa 3 anni fa, 2 anni fa fu quarto. Sole correrà ancora le King’s Stand Stakes G1 al Royal Ascot, vinte già lo scorso anno. Pagato £32,000 alle DBS da yearling, il castrone vince in carriera una cosa come £1.9 milioni.
Lo Sprint, quello tutto all'americana del Dubai Golden Shaheen (VIDEO CORSA QUI), è andato agli americani appunto. Ha vinto Secret Circle (Eddington), l'ultimo a muovere al termine dei 1200 metri con quelli di HK ad affrettare le mosse. Battuto Super Jockey (Sandtrap) mentre Rich Tapestry è arrivato terzo. Secret non vinceva dalle Breeders’ Cup Sprint del 2013.
Il pomeriggio di Meydan era cominciato nel nome di Godolphin (VIDEO CORSA QUI) con l'hot favourite Tamarkuz (Speightstown) che ha battuto Sloane Avenue (Candy Ride) ed il locale Frankyfourfingers (Sunday Break) nel Mile G2. Poco dopo Brown Panther (Shirocco) ha riportato la Dubai Gold Cup (VIDEO CORSA QUI) sui 3200 nonostante il periodo precedente molto opaco. La parte bella della corsa l'emozione di Michael Owen in lacrime. Con questa vittoria fanno £1milione in cassetta, non male per un cavallo pagato £1,500 da yearling.
In prospettiva Kentucky Derby va vista la vittoria nel UAE Derby G2 (VIDEO CORSA QUI) di Mubtaahij (Dubawi) per Mick de Kock e con Soumillon a bordo, che ha battuto di 8 Maftool (Hard Spun). Mub in Europa ha ciccato tutti gli appuntamenti ma da quando è a Meydan si è trasformato. Obiettivo confermato per il Kentucky Derby G1 di Churchill Downs ed il suo sabbione. Forse con Soumillon in sella. Forse. Meydan è stato tutto qui, l'appuntamento è con Gennaio 2016. Perfortuna.
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