L'atteso showdown c'è stato ed ha prodotto un verdetto chiaro. Shared Belief (Candy Ride) si è ripreso tutto quello che gli è stato tolto nel Classic G1 ed ha messo il collare all'Horse of the Year California Chrome (Lucky Pulpit) nelle San Antonio Invitational Stakes G2 di Santa Anita sui 1800 metri in dirt di fronte ad una folla di 21,522 unità. E' stato un bel duello, degno di una corsa preparata nel migliore dei modi dal punto di vista mediatico. I due si sono staccati in lotta dall'ingresso in dirittura, ed alla fine è emersa tutta la condizione del baio oscuro, un cavallo fisicamente preparato a puntino, che ha messo un punto fermo sulla sua reputazione finendo con un parziale davvero notevole in 1m 48,45, gli ultimi 400 in 23.75 e gli ultimi 200 in 11.83, cioè sotto i 12 secondi che sono tanta roba. Per capirci, California Chrome (24.13, 12.24) mentre Hoppertunity (25.16, 12.78), arrivato terzo ad oltre sei lunghezze dai primi 2, e Bronzo (24.65, 12.30) hanno realizzato i tempi tra parentesi. Con 9 vittorie su 10 in carriera, il figlio di Candy Ride (Ride The Rails), allenato da Jerry Hollendorfer e montato da Mike Smith, ha spavaldamente rispolverato il titolo di Champion 2yo guadagnato lo scorso anno e, pur saltando la missione triple crown a causa di problemi ai piedi, ha sbagliato poco in carriera con un altro discorso fondamentale da vagliare: al netto della fortuna, avrebbe potuto sovvertire le gerarchie sul titolo cavallo dell'anno, se solo Bayern quel 1° Novembre fosse andato dritto in partenza. Insomma, non è fortunatissimo in generale ma quando la condizione lo aiuta va fortissimo. IL VIDEO DELLE SAN ANTONIO INVITATIONAL STAKES QUI. Chi lo sa, senza fare troppa dietrologia Shared sarebbe diventato altro, senza quegli stop, ma in fondo, a livello di allevamento non è che gli servano molti titoli, perchè è castrone.. Basta vincere. E sabato notte si è definitivamente redento. C'è da dire che non è stata la migliore prestazione di California in assoluto. C'era chi vociferava anche che avesse fatto un pò di sangue, ma nulla di ufficiale è trapelato. Le missioni ora sono diverse, per i due, che forse in futuro si incontreranno ancora: Per California è ancora aperta la porta della Dubai World Cup G1 del 28 Marzo prossimo, dove potrà ancora dire la sua. Shared Belief, invece, pare non abbia minimamente voglia di volare negli emirati: Un obiettivo è il Big Cap ancora a Santa Anita. La carriera di Shared Belief cliccando QUI. La carriera di Shared parla di un cavallo che dopo aver saltato le prove della triplice, a Del Mar ha battuto di 2 e mezzo Toast Of New York, l'attuale favorito della Dubai World Cup e dunque ha linee consistenti che portano acqua al suo mulino. Si tratta di un figlio di Candy Ride, uno stallone che funziona alla Lane's End Farm in Kentucky al tasso di $40,000.
A Dubai ci andrà sicuramente Constitution (Tapit), che a Gulfstream Park ha vinto il Donn Hcap G1 sul dirt, la prima prova di G1 nell'anno per gli anziani, per conto di Todd Pletcher e Javier Castellano. Ritirato prima della corsa l'europeo Sloane Avenue. Sempre a Gulfstream Park, nel Turf Hcap vvittoria sopra le righe per il Joann Al Thani Mshawish (Medaglia D'Oro) che per la stessa connection Todd Pletcher/Javier Castellano, ha vinto il suo primo G1 della carriera della rinnovata operazione in America.
A Dubai ci andrà sicuramente Constitution (Tapit), che a Gulfstream Park ha vinto il Donn Hcap G1 sul dirt, la prima prova di G1 nell'anno per gli anziani, per conto di Todd Pletcher e Javier Castellano. Ritirato prima della corsa l'europeo Sloane Avenue. Sempre a Gulfstream Park, nel Turf Hcap vvittoria sopra le righe per il Joann Al Thani Mshawish (Medaglia D'Oro) che per la stessa connection Todd Pletcher/Javier Castellano, ha vinto il suo primo G1 della carriera della rinnovata operazione in America.
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