Torniamo ad Oriente, stavolta non parliamo di fantinis ma di cavallis. In programma a Chukyo la The Champions Cup G1 (ex Japan Cup Dirt) sui 1800 in sabbia da 184.260.000 Yen, è stata vinta da Hokko Tarumae (King Kamehameha) che si è posizionato nella scia di Kurino Star O (Admire Boss) montato da Ryan Moore e negli ultimi 200 è esploso battendo Namura Victor (Zenno Rob Roy) che aveva tentato l'affondo, con al terzo Roman Legend (Special Week). Terzo lo scorso anno in questa corsa, si è rifatto quest'anno vincendo per la quinta volta a livello di G1 con in sella Hideaki Miyuki per il training di Katsuichi Nishiura ed i colori di Michiaki Yabe. Un codice fiscale, praticamente. IL VIDEO DELLA THE CHAMPIONS CUP CLICCANDO QUI.
Hokko era finito secondo anche nelle February Stakes G1 quest'anno, corsa che lo aveva preparato alla Dubai World Cup G1 dove era terminato ultimo, in cattive condizioni fisiche. Quest'anno, a maggior ragione sulla sabbia, ci riproverà e lo rivedremo a Meydan. Hokko è figlio di uno stallone certezza come King Kamehameha (Kingmambo) praticamente onnipresente nelle classifiche degli stalloni in Giappone, in ombra rispetto a Deep Impact ed i vari figli di Sunday Silence ma comunque uno stallone garanzia. Hokko il miglior figlio di sua madre Madam Cherokee (Cherokee Run), di una famiglia americana molto buona che è arrivata in Giappone di recente, grazie ad un investimento nei confronti della seconda mamma Unfoiled (Unbridled) che nel 2001 era stata acquistata dalla Ichikawa Farm.
Hokko era finito secondo anche nelle February Stakes G1 quest'anno, corsa che lo aveva preparato alla Dubai World Cup G1 dove era terminato ultimo, in cattive condizioni fisiche. Quest'anno, a maggior ragione sulla sabbia, ci riproverà e lo rivedremo a Meydan. Hokko è figlio di uno stallone certezza come King Kamehameha (Kingmambo) praticamente onnipresente nelle classifiche degli stalloni in Giappone, in ombra rispetto a Deep Impact ed i vari figli di Sunday Silence ma comunque uno stallone garanzia. Hokko il miglior figlio di sua madre Madam Cherokee (Cherokee Run), di una famiglia americana molto buona che è arrivata in Giappone di recente, grazie ad un investimento nei confronti della seconda mamma Unfoiled (Unbridled) che nel 2001 era stata acquistata dalla Ichikawa Farm.
Abbiamo menzionato Ryan Moore, la star della giornata a Chukyo, rimasto a secco nella corsa più importante della giornata ma autore di un poker nel convegno. Ryan Air ha vinto la seconda, la quinta, la sesta e la nona. Ma non la undicesima, quella di G1. Ma si rifarà.....
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