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lunedì, novembre 17, 2014

Roma: #Lohit facile sul pesante del Capannelle, #Anchise a segno nel Sette Colli. Wordless, debutto ok per la sorellina di Final Score, Cherry Collect e Charity Line

All'improvviso uno sconosciuto. In lontananza è apparsa una macchietta saura sfrecciare sul traguardo ma solo ai 200 finali era chiaro chi fosse. Lohit (Dutch Art) ha raggruppato tutte le sue forze su un terreno ai limiti della praticabilità, ha indossato pinne e boccaglio ed è riuscito a finire indenne il percorso del Premio Capannelle HP in 1m 11,63, un tempo praticamente molto simile ad uno su terreno meno impossibile. La vittoria è stata di margine, nel senso che in una corsa che va valutata con le pinze proprio per le particolari condizioni che hanno sfalsato molte linee e la corsa stessa, ma senza nulla togliere al merito di Lohit, calibrato al punto giusto da Luigi Biagetti dopo 3 corse di rodaggio, concluse in crescita, e che ha tirato fuori comunque la prestazione. In sella un Francesco Dettori che ha badato soprattutto ad essere il più aerodinamico possibile per evitare la pioggia e si è nascosto dietro le orecchie ritte manco ci fosse il sole, del figlio di Dutch Art (Medicean). Alatan Blaze è quello che si è avvicinato di più, ma è stato rimbalzato ed è rimasto a 4 lunghezze di margine tra lo "sciaff sciaff" degli zoccoli sull'acqua. Potremmo stilare una lista di quelli che hanno corso con onore ma alla fine non sono riusciti a venire avanti dagli abissi, ma ci soffermiamo su Jyoti (Selkirk), ancora in quota nonostante il terreno non propriamente adatto alle sue caratteristiche. IL VIDEO DEL PREMIO CAPANNELLE QUI.
Nel Sette Colli si è invece celebrato l'ennesimo capolavoro di Daniele Zarroli, pochi cavalli ma tanto profitto. Ed un successo particolare con le femmine, a 4 zampe. Anchise (Echo Of Light), era maiden prima di questa, ma solo per caso. Un pò di sfortuna ed un pò di carattere hanno fatto si che non riuscisse ad esprimersi come doveva e voleva. E' servita la mano di delicata di Peppe Ercegovic che appena partita l'ha piantata in fondo al gruppo, ha fatto sfogare quelli in avanti ed in dirittura ha, è proprio il caso di dirlo, circumnavigato il gruppo finendo con un'ora in mano nei confronti di Sadowa Rized e Kocna, che se l'era fatta tutta in testa cercando di sfruttare il pesino ed una categoria abbastanza abbordabile. Anchise aveva sfiorato il colpaccio anche nel Criterium Femminile dove è arrivata settima ma non lontana dai primi, non riuscendo a pizzicare il varco giusto rimanendo incastrata all'interno. Ma meritava un assunto del genere ed ora si può pensare con fiducia al futuro, a 3 anni. Lo scorso anno questa corsa fu vinta da Hoovergetthekeys..
Per Danielino Zarroli l'ennesima conferma di saperci fare, peccato non sappia proprio allenare i proprietari, ed una certezza: Con pochi effettivi allenati della carriera iniziata nel 2009, ha già vinto una Pattern (il Dormello) ed il Criterium Femminile con Punta Stella, poi venduta bene all'estero, si è piazzato nel Berardelli G3 con Vallecupa, ha vinto una Listed recentemente con quest'ultima a San Siro (il Falck), poi una serie di condizionate ed hp da metter paura, ricordando negli ultimi giorni anche Mefite in condizionata. IL VIDEO DEL PREMIO SETTE COLLI QUI.
Nella giornata di Capannelle anche una maiden che ha lanciato un'altra sorellina, si spera, d'oro. Wordless (Rock Of Gibraltar), prodotto della fattrice Holy Moon (Hernando) e dunque sorella delle varie Cherry Collect (Oratorio), Charity Line (Manduro) e Final Score (Dylan Thomas) recente vincitrice di Lydia Tesio G1, ha ottenuto con leggiadria la corsa riservata ai mai vincitori e lei lo ha fatto al debutto mostrando subito una classe innata. Di diverso dalle sorelle c'è il mantello (più scuro, quasi nero) ed il telaio più essenziale. Per intenderci non somiglia alla nerboruta Final Score, ma non è nemmeno un fuscello. Una via di mezzo, ecco, che tra l'altro dovrebbe avere come target il miglio più che il miglio e mezzo, ed in questo somiglia di più, anche nel cambio di marcia, alla prima Cherry Collect. IL VIDEO DELLA CORSA QUI.

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