Ancora Effevi, ancora Botti. Il vincitore del Derby Italiano G2 Dylan Mouth (Dylan Thomas) ha suggellato la sua superiorità in Italia vincendo anche il gran premio del Jockey Club G1 in una edizione molto domestica della corsa, staccando definitivamente un ticket per la Japan Cup G1 alla quale è stato invitato nei giorni scorsi, vincendo in modo molto convincente la prova per 3 anni contro gli anziani sul miglio e mezzo. Dylan, imbattuto in Italia, ha completato la missione nel più facile dei modi, da favorito a 3/10 e si è scrollato di dosso la brutta prestazione di Ascot di Giugno nelle King Edward VII G2 di Royal Ascot, dominando senza mai prendere una frustata, solo supportato a braccia da Fabio Branca, diventando il primo Derbywinner a vincere anche il Jockey Club dopo Ruysdael nel 1967 ed il primo italiano dopo tanti anni, l'ultimo a vincerlo fu Sumati nel 1999. A proposito, per i Botti pigliatutto era la prima affermazione in questa corsa.
Dylan Mouth (nella foto Stefano Grasso fotoreport QUI) è stato posizionato dal suo interprete alle spalle del pacemaker Wild Wolf che ha sostenuto una solida andatura dagli 800 fino a casa, al momento di far salire i giri è andato in lunga progressione ben attendo a non farsi sorprendere alle spalle da un Duca Di Mantova (Manduro) presentato perfettamente per ottenere il miglior risultato possibile, con la miglior monta possibile. L'Incolinx all'ingresso in retta era ultimo, ma Mirco Demuro ha rosicchiato almeno 50 metri al gruppo filtrando all'interno e cercando di insidiare Dylan Mouth che però è parso inavvicinabile, lasciando a molte lunghezze anche il Derbywinner 2013 Biz The Nurse (Oratorio), a disagio sul faticoso, trascinandosi con la classe al terzo, 14 lunghezze dietro al vincitore.
Il tempo è stato di 2m 34.50s, alto per un G1 ma condizionato fortemente dal terreno appiccicoso, ovviamente lontano dai 2m 27,40s di Campanologist, 2m 29,50s di Novellist e i 2m 31,10s di Earl of Tinsdal.
Il tempo è stato di 2m 34.50s, alto per un G1 ma condizionato fortemente dal terreno appiccicoso, ovviamente lontano dai 2m 27,40s di Campanologist, 2m 29,50s di Novellist e i 2m 31,10s di Earl of Tinsdal.
Al rientro Fabio Branca ha decantato le doti di Dylan, coraggioso e dal gran cuore, oltre che alla gran qualità. Parole a cui hanno fatto eco quelle di Stefano Botti (per il team di Cenaia in Italia 7 vittorie su 8 possibili tra Roma e Milano), ovviamente soddisfatto il quale ha aggiunto che il 2400 di Tokyo è una destinazione plausibile per un cavallo come Dylan Mouth, che ama tanti metri ed un tracciato selettivo. Un buono spot per venderlo li, il tentativo è molto difficile in generale, figuriamoci a fine stagione per un Europeo in Giappone (dove ci sono i più forti sulla distanza) e su terreno molto spesso duro. Vedremo e seguiremo con interesse gli sviluppi del tentativo. Comunque sia, avendo vinto il "vincibile" in Italia, il programma del prossimo anno, a 4 anni, sarà internazionale. Lo speriamo, intorno al mondo ci sono tante di quelle corse sulla distanza...IL VIDEO DEL JOCKEY CLUB QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Il Botti Day è proseguito: Oltre a Dylan, una buona impressione l'ha destata Fontanelice (Vale Of York) che ha vinto in lungo ed in largo il Dormello G3, rimanendo imbattuta in 5 uscite. La figlia di Vale Of York (Invincible Spirit), era al rientro dal Primi Passi G3 vinto in coabitazione con Ginwar ed il dubbio era legato alla distanza da affrontare per la prima volta, come la curva. Ma qui a fare la differenza è stato Cristian Demuro che li ha portati a spasso per 1200 metri e poi ha tirato la volata debellando tutti gli attacchi, compreso quello della tedesca Marabea (Archipenko) ed Aria Di Primavera (Selkirk), facendo arrivare al terzo Money Drop (Martinone).
Il piano era quello di correre coperta, ma Fontanelice è partita bene e allora Cristian si è adeguato con la più forte del campo, allenata e di proprietà di Stefano Botti. Fontanelice è stato un regalo di Alduino a figlio Stefano: un presente da €9,000, acquistata alle Tattersalls Ireland September Sale dello scorso anno. Probabile una pausa e poi il rientro a 3 anni nel Seregno e poi un facile assunto nel Regina Elena G3. Al momento la vediamo così.. IL VIDEO DEL DORMELLO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Il Piazzale G3 invece ha fatto fare la figura dei bida agli italiani: Il francese Spoil The Fun (Rock Of Gibraltar) ha trovato la prima vittoria a livello di Pattern emergendo chiaro e trasparente battendo di mezza l'altro tedesco Felician (Motivator). Obiettivo centrato per Christophe Ferland. Terzo è arrivato Line Drummer (Galileo), quarto Nordico (Medicean) e primo degli italiani Musicante di Breme (Mujahid), quinto. Troppo brutto per esser vero Salford Secret (Sakhee's Secret), che rimboccava sul colloso di Milano. IL VIDEO DEL PIAZZALE QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Il terreno ha fatto la differenza anche nell'Omenoni G3. Chi ci si è trovato meglio è stato Harlem Shake (Moss Vale), acquistato per gns22,000 alle Tattersalls Horses in Training Sale, ha vinto la prima pattern della carriera sui 1000 metri, sprintando senza tenere prigionieri. Battuta Namera (Areion), e poi terzo un eroico Eldo River (Le Vie Dei Colori). Male Omaticaya, a disagio sul terreno che pensava fosse più scorrevole. Venerdì a Roma era buono, al massimo morbido. A Milano era colloso e con l'erba alta. E non male Konkan, anche se a Milano e sempre con il fattore terreno determinante, non è riuscita ad emergere quel tanto in più. Rimandato l'appuntamento a Roma.
Harlem Shake non è un cavallo scemo: In Francia in Listed è arrivato terzo dietro Rangali, poi secondo dell'Abbaye g1 un paio di settimane fa a Longchamp. Marco Gasparini ha detto che il suo può preferire i 1200 metri, ed ha annunciato la presenza nell'Aloisi G3 del 9 Novembre a Capannelle. IL VIDEO DELL'OMENONI QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
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