Ancora Mario Berardelli ci guida alla scoperta delle grandi linee maschili, in questa puntata (la sesta di oltre 20 puntate) è la volta dell'incredibile Ribot, di gran lunga il cavallo più famoso, forte e conosciuto di tutti i tempi. Buona lettura.
Tocca a Ribot. Un nome che solletica immediatamente non soltanto l’immaginario collettivo ma tutte le corde dei nostri sentimenti. In fondo, per chiunque soprattutto non ippico, Ribot è il Cavallo, punto e basta. Del resto in effetti la sua non è certamente fama usurpata anche se ovviamente una attenta analisi tecnica lo colloca insieme ad altri immensi campioni in una sorta di paradiso non comunque monocratico nel quale ognuno è libero di scegliersi il proprio punto di riferimento magari condizionato dalla età e dalla personale esperienza. La sequenza Arco, King George, Arco è qualcosa di gigantesco e sul piano della pura carriera di corse ammettiamo senza dubbio che colloca il figlio di Tenerani e Romanella un buon gradino più in alto di quello occupato dal figlio di Pharos e Nogara. Noi qui tuttavia stiamo effettuando insieme un lungo e magari noioso viaggio intorno allo sviluppo delle genealogie del turf che , volenti o nolenti, sono la prima chiave di lettura per comprendere qualcosa del nostro mondo. Ebbene durante questo viaggio dobbiamo mettere da parte il sentimentalismo, la emozione e analizzare lo sviluppo delle linee maschili in base al loro effettivo successo e soprattutto alla loro durata nel tempo, vedere (cosa che faremo empiricamente alla fine ) se hanno ancora qualcosa e che cosa da dirci. Non c’è dubbio che Ribot soprattutto nella sua lunga parentesi americana sia stato ben servito e ....soprattutto abbia altrettanto molto ma molto ben prodotto. Forse non ha creato una famiglia a largo respiro, oggi si avverte il fiato forse corto ma domani chissà, ricordate sempre che ogni linea di sangue può ritornare in auge quando meno ce lo aspettiamo. Piccolo passo indietro, doveroso per ricongiungerci , ai primi del secolo, a Rabelais che era un figlio di St Simon e che è in fondo alla base della linea non soltanto di Ribot attraverso Havresac ma anche di altri che si sono bene illustrati. Partiamo da costoro dunque. Attraverso Rialto, Rabelais ha dato Wild Risk (non male anche come padre di saltatori) che è stato padre di Vimy ( King George), Tonnera ( St Alary) , Wild Miss ( Vermeille) , Balto ( Paris) e soprattutto Worden ( il nonno materno di Grundy) e Le Fabuleaux. Proprio Le Fabuleaux ( Lupin e Jockey Club) è alla origine di tanti buoni campioni come Dragoon ( Noailles), Lalika ( St Alary), Bourbon ( Royal Oak), Beau Charmeur ( Milano) , Fabuleaux Jane ( Pomone) , The Bart ( Hialeah Turf H e Century H) , Meneval (St Leger Irlandese e Hardwicke) e Effervescing ( Man o War st). Worden che vinse il Washington DC , il Prince d’Orange ma anche il Roma ci provoca una piccola riflessione che esula dal nostro studio. Fino alla fine della seconda guerra mondiale le presenze straniere nelle nostre corse erano quasi inesistenti, erano i nostri migliori ( Ortello, Nearco , Donatello e non solo) a viaggiare compatibilmente con i mezzi dell’epoca. Dopo la guerra sono stati i francesi soprattutto per un buon ventennio lungo a frequentare le nostre corse . A loro si sono poi uniti, potenza della lira e dei nostri premi ricchi, anche gli inglesi e persino gli irlandesi mentre i rinati tedeschi pian scoprivano ( ricordate, tra i vari, Star Appeal) anche loro le nostre corse e sempre pian piano i francesi se ne sono allontanati, i loro premi erano altrettanto molto alti. Oggi che non li paghiamo ( e che si sono confezionati un sistema pattern di sartoria , su misura già nelle tre patrie ) siamo tornati come tra le due guerre, senza ospiti e dobbiamo in più fare i conti con un turf globale dal quale , per mancanza di parametri adeguati, rischiamo di essere allontanati come perfettamente ha vi ha reso edotti Franco Castelfranchi. Torniamo al buon Worden che ha dato Bel Baraka ( Jean Prat e padre di Kebah che ha vinto il Salamandre) , Barquette ( Diane) , Marino che fu acquistato da Mario Coccia per Renato Angiolillo , leggi Don X, proprietario del giornale Il Tempo ( allora tutti gli editori romani e molti direttori avevano scuderia) vinse molto a tre anni allenato da Vincenzo Celli e poi , trasferito in Francia, fece suo il Ganay. Mica male, tanto più che in razza ha dato Carvin ( Saint Cloud e padre di Pawneese che vinse le Oaks e le King George per Daniel Wildenstein e davanti a noi). Sempre Worden ha dato Angers ( Gran Criterium) e gli ottimi Bon Mot ( Arco) e Armistice. In Italia Worden è stato padre anche di Sir Orden che ha vinto la nostra Coppa d’Oro. Torniamo indietro non più a Rabelais ma almeno ad Havresac, un suo figlio, che fu stallone base nel nostro paese grazie a Giuseppe De Montel e che ha dato anche tra i tanti Manistee ( Derby e due volte Milano) e soprattutto appunto Cavaliere D’Arpino di cui abbiamo parlato diffusamente e che ha dato , tra i tanti, anche Traghetto che ha vinto anche lui il Derby per la Mantova ma la madre Talma si deve a Luchino Visconti. Traghetto è padre anche di Nuccio che vinse l’Arco e non solo, di un cavallo eccezionale come Rio Marin ( derby e molto altro) e poi ancora di Zamoretto, Mexico, Alberigo, Bragozzo, insomma è stato un gran buono stallone nel nostro paese.
Noi però ci dobbiamo occupare di Ribot e basta con le divagazioni. Giusto quella per ricordare babbo Tenerani che vinse il derby, il St Leger, il Jockey Club , il Milano ma anche la Goodwood Cup , ci sembra nel 48 o nel 49 ed abbiamo sempre ammirato con invidia una foto dopo la corsa con Tesio attorniato da alcuni appassionati italiani tra cui Guido Berardelli e il futuro bookmaker romano Marcello Pizzirani. Avremmo pagato per esserci ma in fondo poi non ci sono mancate le occasioni. Eccoci a Ribot e non parliamo della sua carriera, imbattuto e basta. Il genio di Enrico Arcari ha permesso Molvedo alla sua prima annata di monta italiana. In realtà Enrico ci ha sempre spiegato che aveva , giustamente, prescelto Staffa la madre di Sedan ma non stava bene e allora, il destino, si risolse ad inviare Maggiolina che era una Nakamuro (tre quarti fratello di Nearco per essere un Cameronian da Pharos e Nogara) grazie al quale Arcari provò con successo il nik Havresac – Nearco. Molvedo come sapete, speriamo, ha vinto l’Arco ma anche il Deauville , il Jockey Club e via dicendo per la gioia di una proprietaria gigantesca come Bianca Verga. In razza in Italia ha dato Maestrale ( Repubblica) Red Arrow ( Derby e Italia) , Gallio ( St Leger) ma fuori ricordiamo a memoria Salado che vinse ci pare le John Porter st. Ultima piccola parentesi perché in fondo Tenerani è anche il padre di Tissot ( Italia, Jockey Club , Roma, Repubblica e , attenti, anche terzo di Gold Cup ) che ha dato, allevatori congiunti Paolo Mezzanotte e Carlo Vittadini, Ortis che oltre al nostro derby ha vinto le Hardwicke ed è stato secondo di Mill Reef nelle King George. Torniamo a Ribot per rilevarlo come padre di Romulus ( Sussex e Moulin) , Corpora ( Adam) , Con Brio ( Champion Trophy), Sir Ribot ( California Derby) , Andrea Mantegna ( Roma Vecchia e Estate) , Marot ( Napoli) Rain Lover ( Melbourne Cup), Epidendrum ( Milano) , Dapper Dan ( secondo Kentucky Derby), Alice Frey ( Oaks italiane) , Long Look ( Oaks) , Prince Royal ( Arco e Milano con Pino Galbiati) , Ribocco ( Derby irlandese), Ribero ( Derby irlandese) , Regal Exception ( Oaks irlandesi) . Sentite : forse la sua linea sarà al momento quasi silente ma che pazzesco padre di campioni e non è finita . Ecco Filiberto ( Morny e padre di Grease, la nostra, a segno nel Gran Criterium ma anche seconda nelle Coronation e poi di Maria Waleska, la nostra, che ha vinto Oaks e Italia) , ecco Boucher ( St Leger) , Ragusa ( Derby irlandese, King George) e padre di Caliban ( Coronation Cup) , Homeric, Ragstone ( Gold Cup) , Morston ( Derby) , Ballymore ( ghinee irlandesi) . Ancora Ribot è padre di Arts and Letters ( Belmont, Woodward, Travers, Jockey Club Gold Cup, Metropolitan H) a sua volta padre di Time and Life ( Lidia Tesio) , Winter’s Tale ( Broklin H, Suburban H) , Codex ( Hollywood Derby, Preakness er Santa Anita derby) . C’è poi tra i figli di Ribot anche His Majesty che è padre di Pleasant Coilony ( Kentucky derby e Preakness) , Majestic Prince ( Rothmans International) , se volete anche di quel Panjandrum che per D’Alessio vinse il Tevere, poi di Obratsovy ( San Juan Capistrano e Hardwicke) Mehmet ( Monmouth H) , Majestic World( John Campbel H) . Eccoci a Graustark ( Bahamas st) altro rampollo di Ribot che ha saputo dare Caracolero ( Jockey Club) , Tempest Queen ( Acorn st) , Avatar ( Belmont), Prove Out ( Jockey Club Gold Cup), Gregorian ( Mc Grath st) , Jim French ( Santa Anita Derby e Bahamas st), Prince Dantan ( San Antonio st e Santa Anita Derby), Graffiti ( Black Helen Cup) , Proctor ( Canadian Turf H), Maudmuller ( Gazelle H), Ruritania ( secondo Belmont) , Groshawk ( Will Rogers H). Non male davvero ma un altro figlio Americano è stato Key To The Mint ( Woodward st, BroklinH, Travers st, Suburban H) che ha dato Sauceboat ( ARLINGTON Washington Futurity) , Camar ( Canadian Oaks) , Spark of Life ( Ladies H), Sugar and Spice ( Mother Goose st) , Plugged Nickle( Laurent Futurity, Wood memorial) , Gold and Ivory ( Jockey Club e Preis Von Europa). Finiamo con Tom Rolfe ( Preakness, Citation H, Arlington Classic) forse il migliore continuatore , colui che potrebbe far rinascere la famiglia. Ha dato Droll Role( Washington DC, Canadian International, Tidal H, e stallone anche in Italia), French Colonial ( Man o War) , London Company ( Manattthan H, Pan American H), Bowl Game ( Man o War, Washington Dc ) ma anche Run The Gantlet e Hoist The Flag. Dunque Run The Gantlet ( Garden st, Man o War) ha dato Providential ( Washington DC) , Swift Foot ( Oaks irlandesi) , April Run ( Vermeille, Turf Classic e Washington DC) , Ardross ( Gold Cup), Smogly ( American H), Alan Ford ( Tesio), Classic Example ( King Edward ), Commanche Run ( St Leger, Benson, Champion irlandesi) . Hoist The Flag ( Bayshore st e Cowdin st ) è padre di Sensational ( Frizette , Selima e Ladies H), Delta Flag ( Monmouth Invitational) , Stall Warth ( Norfolk), Flying Partner ( Fantasy st), Lyncage ( Bluergrass st) , Fift Marine ( American Derby) , Flag Officer ( Illinois derby) , Strike Yours Colours ( Breeders Futurity), My Day Eighty ( Delaware H) , Law Society ( Derby Irlandese e secondo a Epsom) e Alleged che permise le mirabili lezioni di Lester Piggott nell’Arco vinto da front runner, una delizia per il nostro palato ippico. Padre di Campioni Ribot lo è stato senza alcun dubbio, c’è la chance di tornare in auge eccome. Forse sono stati troppo erbivori per una nazione come l’America, forse non è stato troppo nelle grazie di Vincent O’ Brian che se lo avesse avuto nel cuore lo avrebbe patrocinato ma è morto troppo presto forse per il periodo d’oro del Maestro.
Troppi se e ma, di certo è nella Storia del turf e ci basta, per ora.
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