Nella mattinata di domenica (ora italiana) Sha Tin ed Hong Kong a tenere banco dal punto di vista tecnico con il Meeting tra i più difficili e ricchi del mondo. Vincere da queste parti non è mai facile e sebbene gli europei abbiano sempre delle lunghezze in mano, i locali (molte volte europei di allevamento) spesso riescono a colmare il gap. Tre honkonghesi, un giapponese mentre casella "0" rimasta intatta per gli europei di training, che tuttavia ci sono andati vicini in più occasioni. Qui sotto parliamo del meeting affrontando il risultato corsa dopo corsa e proponendo video, analisi e risultati: Buona lettura.
Longines Hong Kong Mile G1 1600 metri: La corsa più bella nella quale le protagoniste non si sono mai viste. Ha vinto Glorious Days (Hussonet), sfortunato lo scorso anno ad aver incontrato sulla sua strada Ambitious Dragon (Pins), si è rifatto nell'edizione di domenica. Posizionato ben coperto alle spalle di Moonlight Cloud (Invincible Spirit), in retta ha messo in mostra un ottimo cambio di marcia per risolverla con in sella Douglas Whyte, nei confronti di Gold Fun (Le Vie Dei Colori) e Packing Whiz (Trade Fair) al terzo, con Gordon Lord Byron (Byron) al quarto e la femmina attesissima di Freddy Head finita solo quinta, senza spunto risolutivo che abbiamo imparato a conoscere nelle precedenti esibizioni. Andrà in razza e ad aspettarla c'è Galileo. Passata di condizione anche l'altra attesa Sky Lantern (Red Clubs), apparsa opaca nelle uscite dei giorni precedenti l'evento, confermando in corsa questa sensazione. Il vincitore è allenato da John Size. Il video dell'Hong Kong Mile QUI. Il risultato completo QUI.
Longines Hong Kong Cup G1 2000 metri: Douglas Whyte (stavolta per Richard Gibson) ha dato........................... pronta replica nella Coppa di HK, vincendo anche in sella ad Akeed Mofeed (Dubawi) che ha accelerato per disporre del pacemaker Tokai Halo (Gold Halo) e del granitico Cirrus des Aigles (Even Top) finalmente sul podio dopo 4 anni terribili a Sha Tin. Akeed è stato il vincitore dell'Hong Kong Derby G1 in Marzo e dopo una serie di prestazioni poco incoraggianti, ha trovato il giorno dei giorni quando doveva. Il favorito Military Attack (Oratorio) è finito solo 4°, battuto anche dal francese. Tempo finale di 2:01.96. Anche Akeed aveva cominciato la carriera in Europa ed è stato in seguito acquistato per correre da queste parti. Il video della Hong Kong Cup cliccando QUI. Il risultato completo QUI.
Longines Hong Kong Vase G1 ($1.9m) 2400 metri: In una corsa vinta sempre dagli europei in 12 edizioni, stavolta l'ha spuntata il locale Dominant (Cacique) (John Moore) che è stato autore di un capovolgimento di fronte repentino dall'ingresso in retta, partendo per ultimo e finendo per primo dal largo di tutti, con in sella Zac Purton. L'oscar della sfortuna è andato alla favoritissima The Fugue (Dansili), rimasta imbottigliata sull'ultima curva, autrice di un gran finale ma tardivo con Dunaden (Nicobar) ancora coraggiosamente terzo, ed al quarto un altrettanto coriaceo Red Cadeaux (Cadeaux Genereux), defending champion, che ha ottenuto il quarto posto e molto probabilmente entrerà in razza. Da registrare le defezioni di Galileo Rock e di Dandino il giorno prima della corsa, per un infortunio similare al tendine patito dai due, uno all'anteriore sinistro e l'altro al destro. Il video del HK Vase cliccando QUI. Il risultato completo QUI.
Longines Hong Kong Sprint G1 1200 metri: Un anno fa, Lord Kanaloa (King Kamehameha) ha scritto la storia diventando il primo giapponese a vincere questa corsa nella storia. Quest'anno ha replicato, venendo da una forma forse migliore del 2012 sempre per Takayuki Yasuda con in sella Yasunari Iwata, ha mostrato un cambio di marcia degno del miglior sprinter, finendo in 1m 08,25s con ben 5 lunghezze di margine nei confronti dell'europeo Sole Power (Kyllachy) e Frederick Engels (Iceman) per il terzo. Lord Kanaloa partiva dal 12 ed in pratica ha ridicolizzato i rivali. Si tratta di un figlio di King Kamehameha (Kingmambo), l'unico stallone in Giappone che sta dando filo da torcere a Deep Impact nella classifica stalloni ed in grado di produrre cavalli versatili e che vincono su tutte le distanze. Tragica sfortuna per Jwala (Oasis Dream), vincitrice delle Nunthorpe G1, fatalmente infortunata negli ultimi 50 metri (non vedete il video se siete deboli di cuore). Il video dello Sprint cliccando QUI. Il risultato completo QUI.
Peccato per il nostro compaesano Andrea Atzeni avra' modo di rifarsi sicuramente come gia' dimostrato precedentemente grande lo stesso
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