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l'architettura dell'operazione fosse guidata da Bill Vlahos ma, come rivelato da "The Age", la casa d'aste Inglis Bloodstock ha annunciato negli scorsi giorni che nessuno ha praticamente mai onorato la scadenza del pagamento e dunque l'aveva "ricomprato" e mantenuto sotto la sua gestione e proprietà, con tanto di regolari fatture pubblicate per il pagamento dei veterinari. Ma gli investitori del sindacato, molti almeno, avevano versato nelle casse della società il corrispettivo della propria caratura del puledro, ed ora si chiedono che fine hanno fatto quei soldi, confidando nell'assicurazione che copre questo tipo di investimenti. In realtà rischiano di ritrovarsi con il classico pugno di mosche in mano. Il BC3 è sotto indagine dal punto di vista legale e dunque,come di solito avviene, sarà una storia di cui sentiremo parlare ancora tra cause e processi..insomma, un campo minato per gli investitori, grandi e piccoli, che hanno invece regolarmente pagato i loro soldi negli ultimi otto mesi a Vlahos, ma a questo punto pare invano. Gli amministratori hanno annunciato venerdì scorso che era stato dato più tempo per indagare le complesse vicende dell'impero commerciale di Bill Vlahos, prima della morte di "Jimmy" che ha complicato ulteriormente le cose... La Inglis Bloodstock si trova ora a dover recuperare il credito da $5 Milioni, mentre Vlahos ha vista la sua macchina incendiarsi lo scorso 9 Dicembre... insomma, investitori traditi, un cavallo morto, autopsie, scatole cinesi, società occulte, indagini complesse. Sembra un romanzo. Al prossimo capitolo..
dici bene gabriele sembra un romanzo.Bill Vlahos amministrava anche i soldi di un club
RispondiEliminadi super scommettitori,tipo un hedge found o come si chiamano quelle trappole finanziarie..
cmq si parla di milioni di dollari anche in questo caso.certo ognuno con i suoi soldi fa quello che vuole,ma affidare i miei soldi,cifre molto importanti, a un terzo x scommettere sui cavalli..con quali garanzie poi.
rotsh
Caso assicurativo molto interessante,
RispondiEliminaperché se la causa scatenante che ha portato alla morte è effettivamente il morso di un ragno velenoso, l'abbattimento non è dovuto a malattia, ma si rientra nella sfera di un caso di infortunio.
Intendendosi per infortunio, un concetto ampio, ad esempio si possono specificare condizioni e casi specifici come: "morso d'insetto", "assalto di animale selvatico" o un più nello specifico "infezioni causate da morso d'insetto o di animale", quest'ultima definizione potrebbe comprendere anche questo caso.
Piccole parole che assumono valori fondamentali "o di animale"... perché è ricordare, per inciso, che il ragno non è un insetto.
Interessante stabilire poi l'effettiva proprietà del cavallo, per stabile chi aveva stipulato una polizza o se la copertura assicurativa è valida, o ancora a chi spetta effettivamente l'indennizzo.