Riportiamo integralmente un comunicato di GiocoNews che mette in evidenza la situazione attuale e spiega come verrebbe a delinearsi l'ippica qualora passasse il seguente decreto interministeriale che Mef e Mipaaf hanno consegnato alla Corte dei Conti lo scorso 31 gennaio: Si legge che il pagamento degli arretrati 2012 sarà dilazionato in tre anni: "Gli stanziamenti di denaro per gli anni 2013-2015, fino ad un ammontare massimo di 30 milioni di euro annui per gli anni 2013 e 2014 e di 37 milioni per l'anno 2015, possono essere destinati alla corresponsione dei premi ed al finanziamento degli ippodromi maturati nel corso del 2012, in relazione all'attuazione del piano di rientro delle situazioni debitorie pregresse del'ex Assi. Il monitoraggio dell'attuazione del predetto piano di rientro è effettuato nell'ambito del Nucleo di valutazione e spesa istituito per il ministero delle politiche agricole. L'importo di 30 milioni per l'anno 2013 potrà essere incrementato nel corso del 2013 a seguito di ulteriori risparmi di spesa o di incasso dei residui attivi inscritti nel rendiconto dell'ex Assi al 14 agosto 2012, nonchè della quota di spettanza dell'ex Assi dell'incremento di gettito".
Nel decreto si parla anche della sospensione di Assi: "Dalla data di registrazione del presente decreto, le funzioni già riconosciute all'ex Assi dalla vigente normativa sono attribuyite al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ad eccezione delle competenze relative alla certificazione delle scommesse sulle corse dei cavalli ai fini del pagamento delle vincite dovute agli scommettitori, che vengono affidate all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. A far data dall'adozione del presente decreto il personale di ruolo a tempo indeterminato in servizio presso l'ex Assi al 14 agosto, pari a 155 unità, è trasferito al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Parte del personale sarà anche indirizzato all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Inoltre attraverso un decreto interministeriale da emanarsi entro il 31 marzo 2013, sono definite le procedure di spesa per lo svolgimento delle funzioni trasferite ai sensi del presente provvedimento. Fino a tale data, al fine di garantire la continuità dei rapportui già in capo all'ex Assi, per le operazioni di pagamento e riscossione relative a situazioni pregresso, il ministero delle politiche agricole continua ad avvalersi del richiamato dirigente delegato mediante l'utilizzo di conti corrente".
Per quanto concerne il piano di rientro delle situazioni debitorie ex Assi, il decreto sottolinea: "Nel quadro delle poste attive e passive relative all'ex Assi, particolare urgenza rivestono le somme da corrispondere al settore ippico (premi agli arrivi e finanziamento ippodromi) che al 31 dicembre 2012 risultano essere pari a 96.664.524 euro. In particolare si rende indispensabile porre rimedio al disallineamento degli incassi dei residui attivi, determinatosi con la soppressione di Assi, rispetto al pagamento dei residui passivi, che comunque costituiscono obbligazioni giuridicamente perfezionate ed a cui il ministero delle politiche agricole che ha assorbito Assi deve far fronte con le somme presenti in bilancio. Per superare tale situazioni si propone un piano di rientro triennale per poter utilizzare le risorse presenti sul capitolo 2290 a copertura di ex Assi. L'assunto è che ferma restando la necessità di allineare l'incasso dei residui attivi con quelli passivi per chiudere computamente la pregressa gestione di Assi, e tenuto conto che la norma di soppressione dell'Assi nulla dice al riguardo, lasciando indeterminato il meccanismo di compensazione tra residui attivi e passivi, il rientro ' a legislazione vigente ed invarianza di bilancio' avverrebbe nel modo seguente: 30 milioni nel 2013, 30 milioni nel 2014 e 37 milioni nel 2015 per un totale di 97 milioni".
RIDUZIONE NUMERO DELLE CORSE - Il decreto sancisce poi che "per il 2013 la riduzione media del numero di corse è del 14% della programmazione ordinaria delle corse, con esclusione dei Grandi premi che non verrebbero ad essere ridotti proprio per concentrare le giornate ippiche favorendo il maggior interesse degli scommettitori e il perseguimento di una maggiore selezione ippica. La riduzione delle corse consente l'ottimizzazione del palinsesto delle scommesse. Inoltre l'attuazione immediata del piano di comunicazione dell'ippica, già approvato e finanziato dal Mipaaf con tre milioni di euro e di imminente operatività, consentiranno di valorizzare il mondo dell'ippica anche sotto il profilo dell'immagine. Parallelamente il Ministero delle politiche agricole ha recentemente emanato il nuovo regolamento Antidoping e ha avviato la revisione della composizione degli organi di giustizia sortiva, per dare maggiore credibilità al settore e rafforzare la sicurezza di legalità negli scommettitori. Sempre nel quadro del rafforzamento del gettito dalle scommesse, si fa presente che la riduzione del numero delle giornate di corse sarebbe in ogni caso bilanciato, sotto il profilo del gettito delle scommesse, dalla possibilità di offrire agli scommettitori italiani corse estere che hanno ridottissimi oneri legati solamente all'acquisto delle immagini (3% del movimento accettato delle scommesse sulle medesime corse)”.LA CHIUSURA DI MILANO, NAPOLI E ROMA - Si fa infine presente che in ogni caso “nel corso del 2013, indipendentemente dalle riduzioni di corse sopra proposte, si aggiungerebbero a tale numero le corse che potrebbero essere non svolte per la annunciata chiusura degli ippodromi, quali Tor di Valle, Milano Trotto e Agnano. Qualora tali chiusure si verificassero, in caso di non redistyruibuzione del 50% delle corse programmate su detti ippodromi (156), si avrebbe una riduzione di spesa di euro 10.414.500".
Fonte comunicato: GIOCONEWS
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