Vi siete riposati? Dopo un mese di sosta stiamo tornando. Venerdì 1 Marzo infatti l'equinozio di primavera ippico, cioè il Sole supererà l'equinozio celeste ed in qualche modo terminerà l'inverno delle corse. E, sempre che un futuro ci sia a questo punto, era ora, diremmo... Non vogliamo essere pessimisti, e allora raccontiamo che Capannelle (http://www.capannelleippodromo.it/) sarà di nuovo il teatro delle belle corse italiane per la primavera 2013, in attesa dell'apertura della Scala del Galoppo, Milano San Siro, prevista per il prossimo 20 Marzo. In questa sede è dunque utile fare un punto della situazione raccontando quale sarà il programma primaverile delle corse romane, prima di quello milanese. Cosa ci aspetta da qui a Giugno? La prima giornata sarà appunto quella del 1 Marzo con il Neni Da Zara G3 che chiuderà allo stesso tempo la riunione ostacolistica, ed aprirà quella in piano che tanto aspettavamo. Subito corse interessanti, come il Premio Youth (1000m per tre anni) ed il Premio Matahawk (1200m per anziani). La lunga strada per le Classiche inizierà domenica 3 Marzo con i tradizionali Premio Brigadier Gerard (per femmine) e Premio Torre Astura (maschi), entrambi sull'all weather, dopodichè si continuerà con Daumier e Torricola senza citare le prove intermedie come Arconte e Ceprano. Ma non sveliamo altro, perchè intendiamo riproporre il "teaser" curato da Mario Berardelli, pubblicato qualche giorno fa sul Trotto&Turf che ci ha concesso il "fact file". Intanto a lato trovate il programma degli appuntamenti da non perdere, sono 18 le corse "Stakes" previste, in un documento da stampare o conservare. La prima Stakes di 18 è prevista il 7 Aprile con il Premio Circo Massimo, l'ultima della stagione sarà riservata ai puledri con Giubilo, Perrone il 2 Giugno..e forse qualche altra sorpresa collaterale alle corse. Basta, shhh, per ora non aggiungiamo altro... Che la primavera abbia inizio!
Inguaribili ottimisti, malati di passione, insomma “matti“, facciamo finta di nulla, crediamoci ancora una volta. Forse il miracolo si ripeterà, altro che San Gennaro, se riusciremo a vivere un’altra primavera a tutto galoppo saremo appunto dei miracolati. Diamine, i nostri fondamentali sono questi: San Siro e Capannelle in primavera. Il grande galoppo. Intere generazioni di ippici si sono formate nelle discussioni di primavera, hanno vissuto istanti indimenticabili, nel loro dna ci sono le classiche, ognuna con la sua storia. Chissà perchè a noi torna in mente sempre la nitida immagine di un Sedan superbo che domina Alipio nel Repubblica, è rimasta nella retina insieme a Rio Marin che respinge Songkoi. Saverio e Otello, Pacifici e Fancera, ah che ricordi.....
Ne ha certamente di più ancora il nostro amico Filippo che potrebbe insegnare leggenda ippica durante i pomeriggi di corse, anzi ogni buon neofita (ce ne sono ancora?) dovrebbe passare con lui su una panchina di Capannelle una buona mezz’ora. Imparerebbe tanto compreso gli aspiranti dirigenti. Insomma si riparte, almeno noi continuiamo a credere che sia cosi perché deve essere cosi. Quanto tempo e quante risorse intellettuali , purtroppo giustamente, stiamo ormai dedicando alla sola sopravvivenza, alla ricerca delle risorse vitali ed invece il turf è soprattutto altro, sono le corse, la selezione, i sogni, le classiche , lo studio dei pedigree, delle attitudini, un mondo meraviglioso al quale non vogliamo rinunciare ma che non vogliamo sia neppure trasformato o liofilizzato da una incompetente burocrazia che non conosce la storia, non sa comprendere il valore dei nostri eventi simbolici. Sembra anacronistico ma da questo punto di vista, cultura, partecipazione ed educazione pura, è l’Australia la vera maestra. Venerdì primo marzo riapre Capannelle, deve. E’ il vero capodanno del turf e poi ci sarà la befana di San Siro, il nostro viaggio riprende ….. il Parioli, l’Elena, il Derby, il Repubblica, le Oaks, il Milano , il Vittadini, i ragazzi del Primi Passi, ecco l’ippica, ecco il turf, il vero ippico ne è degno ma c’è in giro tanta merce contraffatta. Forza ripassiamo insieme la lezione. Giornate di corse? 44 fino al 14 di giugno, mica male. In dettaglio: 13 in marzo, 12 in aprile, 14 in maggio e 5 a chiudere in giugno. Schema classico e collaudato: martedì, venerdì e domenica salvo rare eccezioni : Pasquetta, il primo maggio e basta perchè il 25 aprile è venerdì e il due giugno domenica. E le corse? Ovvio, sono tutto per noi, sono l’essenza della nostra passione. Il giorno più lungo? Il più sacro, il Derby Day: tutti alle capannelle il 19 maggio, cinque corse di selezione ma almeno altre quattro per lo spettacolo e la tradizione, la solita per i due anni, quella per le Ladies, l’Arnaldi per i puri e ovviamente un’altra a scelta. Dunque Derby, ci sono ( ci saranno?) 770.000 euro da dividere al termine di 2200 metri altamente selettivi perchè in pista grande con due diritture vere. Sarà la centotrentesima edizione, mamma mia. D’accordo in Inghilterra ce ne sono cento di più abbondanti. Nello stesso pomeriggio ecco il Tudini sui 1200 bello preciso e negli ultimi anni anche di valore come in fondo il D’Alessio sui 2400 per anziani sulla via del Milano o di qualche vendita (è così ….) . Sono due gruppi tre giusti ma che miseria 61.000 euro (siamo selezione e non distribuzione, vinci tre vendere e incassi più del runner up. Il fatto è che i veri problemi tecnici sono stati silenziati) . Per noi un motivo di gioia e ovviamente di tristezza perché ci manca tanto, finalmente in un pomeriggio di spessore assoluto la corsa di Golden Maurone, lo Sbarigia che diventa listed e prende il posto del Righetti, le nostre St James Palace …. Beh questa non ce la passerebbe neppure Maurone (per i non addetti miglio e tre anni). Tutti gli amici di Maurone non hanno scuse, ci devono essere. A completare le prove di spicco ecco il Botti, una tradizione sui 2400 in HP. Non sarà magari il momento giusto, soprattutto per manifesta assenza di interlocutori tecnici liquefatti ma in attesa di una novazione istituzionale auspichiamo che alcuni HP siano sostenuti nella loro dotazione e diventino vere corse di selezione. Senza andare tanto lontano dare una occhiata alla Inghilterra. Solite parole al vento. Sette giorni prima, il 12, altra giornata da non perdere se si ama veramente il turf: Repubblica sui 2000 per anziani qui siamo nel vero se diciamo suite Ganay, Repubblica, magari Ispahan, Gold Cup ( irlandese è ovvio) per arrivare alle Prince of Wales. La corsa è nel calendario e lo dimostra il rating di Cracker e di Afsare ma con 209,000 sul palo troveremo ancora ospiti? Comunque gran bel contorno con Emirate Airline sui 1400, con il Tadolina – Galli sul miglio per femmine, come il Perretti sui 2000 ma qui siamo in HP e poi ci sono il Jebel Ali e lo Shadwell. Insomma se non ci divertiamo in queste due domeniche ……. E che si faccia di tutto per avere ospiti da rating . E prima? Super il 28 aprile, niente da dire anche se forse soffriremo con gli ospiti perché hanno le loro di ghinee e o poules. Comunque ecco Parioli ed Elena , miglio è chiaro, ma anche Botticelli sulla via del derby, Signorino – Lancellotti su quella del Repubblica. Proprio tre grandi pomeriggi ma c’è anche altro , prendete nota : il Natale di Roma il 21 aprile, il Carlo Chiesa il 14 ma ogni domenica di marzo ci avvicinerà alle classiche con le preparazioni. Dopo il derby che succede? Guai a mancare il due giugno: i ragazzi del Giubilo e la fanciulle del Perrone per farci ancora una volta credere nel futuro, poi festival dei super HP con il Ricchi, il Mei e il Tor di Valle, almeno il nome è rimasto. Quattro giornate da cornice, due molto interessanti e altre domeniche intriganti. E’ la primavera, il suo fascino, la bellezza del turf alla ennesima potenza. E l’autunno? Dai amici, a Roma diciamo beato ci ha un occhio. Ringraziamo il cielo se siamo qui a parlare di primavera e comunque attenti: se “sfangheremo” la primavera vorrà dire che qualcosa starà cambiando e allora forse in autunno magari potremo fare altri discorsi ma non bruciamoli. A proposito: si parte il venerdì primo marzo con la appendice famosa della riunione in ostacoli che ormai è lontano ricordo (ne abbiamo discusso, la abbiamo analizzata , aspettavano intervento di Paolo Favero e invece niente). Due corse, una è il Pardubice per chi si affaccia al mestiere e l’altra è il Da Zara , l’ultima classica, la quinta che sarà vinta da Paolo Favero come tutte le altre . In campo i quattro anni in steeple. Non ci credete ? Sono iscritti in 17 , tre sono dell’est ( Sopran Best, Morfina, Chevron) uno sarà in campo, due di Contu ma già sconfitti ( Jolemi e Liberge) e poi 12 del sior Paolo che magari ci farà divertire con bei nomi come Zoccolo Duro, Perfect Drive, Wet and Wild, Wiston o Zulù King. Sipario per favore ! Che la festa cominci.
Mario Berardelli
Bell'articolo come consuetudine.
RispondiEliminaHa ragione da vendere il Berardelli quando dice che un G3 a 61.600 non si può vedere, io aggiungo che vedere listed a 41.000 è altrettanto deprimente. Soluzione? Meno corse, diciamo un taglio del 25% del numero dei convegni tra trotto e galoppo e sono buono, e montepremi inalterato che ricompensi maggiormente chi vince le prove di selezione. Mancano corse per le scommesse? Bene, ippodromi liberi di farsi giornate in più a loro spese e con guadagno maggiore sulle scommesse oppure aumentiamo i convegni esteri.
Difficile? No, basta volerlo, ma qui ognuno va da sè e segue solo i propri interessi...
preciso come sempre Antonio, concordo in pieno, dobbiamo batterci perchè accada e perchè è questa una delle soluzioni insieme ovviamemnte al recupoero pieno dei nostri valori fondamentali e culturali primo fra tutti l'orgoglio di essere ippici cosa che oggi come oggi è un pò difficile .... grazie e a presto mario
RispondiEliminaLa cultura innanzitutto.
RispondiEliminaSo di sfondare una porta aperta con Lei, ma ripeto che la nostra crisi nasce principalmente dalla nostra accettazione dell'assioma ippica=scommessa, quindi la crisi nasce ben prima della mancanza di risorse...
Ippica è passione per i cavalli e per un mondo che porta avanti dei valori legati alla terra e alle tradizioni.
Unica nostra speranza è attualizzare nel contesto odierno questi valori eterni.
Un caro saluto.
assolutamente d'accordo , ottima la intuizione sulla genesi e la tempistica della nostra crisi che precede quella economica e di risorse perchè è stata culturale, abbiamo smarrito i nostri fondamentali negli anni che vanno dal 2002 in poi e se guardiamo gli assetti istuzionali del periodo capiamo anche il perchè. Il connubio partitocrazia-burocrazia ci ha snaturato e messo in un angolo. Una brutta sconfitta , per risalire è proprio quella che Antonio indica la battaglia o meglio lo sforzo che dobbiamo fare a presto mario
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