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Altra pattern e un'altro straniero a segno. King Air (Kingsalsa) si è aggiudicato il Premio Ribot, Gruppo 2 sul miglio per tre anni e oltre. Con in sella Stephane Pasquier il figlio di Kingsalsa, supplementato dopo il quinto posto nel Di Capua G1 a Milano su terreno troppo "sticky", si è allungato bene dal centro della pista chiudendo comodo lasciando secondo un sorprendente Saint Bernard che ha tenuto a bada il vincitore del Piazzale Douce Vie. Anche in questo caso il vincitore guarda al Far East, con obiettivo Hong Kong Mile secondo le dichiarazioni del suo allenatore Rupert Pritchard-Gordon che sostiene una maggiore adattabilità del portacolori Qatariota (Pearl Bloodstock della famiglia Al Thani) a terreni veloci e scorrevoli. King Air si è espresso alla grande dopo produttiva accelerazione.
Nel Criterium Femminile il buon Gianni Colella ha potuto finalmente esultare per la sua Grand Treasure (Aussie Rules) dopo due secondi posti di fila (narrowly) sui 1200 metri. Dopo averla mantenuta al top per tutta la stagione, questa volta ha allungato la distanza sui 1500 e con in sella un impeccabile Olivier Peslier, che ha giocato al gatto con il topo, ha finalmente vinto, anzi stravinto la sua Listed lasciando le avversarie, ovvero Savana Pearl e Night of Light, questa cresciutissima da questa estate, divise da un'incollatura, a tre comode lunghezze. Per la figlia di Aussie Rules un inverno di riposo e poi l'assalto alla primavera romana Classica. Come del resto, molto probabilmente le altre due. Anzi, per Night Of Light c'è forse l'opzione Siracusa. Nella foto, due istantanee della giornata nelle foto digimark Stefano Grasso (www.stefanograsso.it)
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