Con la vittoria nelle Juddmonte International Stakes, Frankel (Galileo) ha confermato il suo status di miglior cavallo del globo terracqueo, senza mezzi termini e senza alcun dubbio in virtù di un altro 140 attribuito dagli handicapper del BHA e diventando il primo cavallo della storia ad averlo acquisito in due corse una dopo l'altra, quindi prima nelle Queen Anne di Ascot sul miglio e poi nel magico assunto di York sul doppio chilometro e qualcosina in più.
Ora è imbattuto in 13 corse, ha conquistato 8 vittorie di G1 consecutivamente, altro record, ha accumulato una cosa come 76 lunghezze complessivamente in tutte le 9 di G1 vinte delle 13 in carriera con la media di 5 lunghezze e 3/4 date al secondo arrivato (ah quelle St James dove rischiò tantissimo...) e non è mai andato sotto al 130 nelle ultime sei uscite.
Frankel avrà ora l'opportunità di battere il 141 ottenuto da un altro Juddmonte quale Dancing Brave (Lyphard) sul finire della sua carriera nel 1986 nell'Arco...uno dei più belli della storia (le immagini di quell'Arc qui: http://www.youtube.com/watch?v=Ca3H9GBJXxc )
Ora, rispetto alle International, potrebbe superare questo valore certamente se vincesse nelle Champion Stakes G1 del 20 Ottobre ad Ascot del QIPCO British Champions Day. Quello è l'obiettivo dichiarato, ma a far sognare migliaia di appassionati e forse anche il Maestro Sir Henry Cecil (molta dignità e tanto carisma nel suo essere a York) c'è il retropensiero dell'Arc de Triomphe G1 del 7 Ottobre...il Principe ci sta pensando...
Nella foto, la prima pagina del Racing Post digitalizzata.
Mi sono appassionato al turf per "merito" di Nijinsky. Era il 1970 e lessi un articolo (mi pare su "Epoca") su quel cavallo fenomeno che aveva vinto la Triple Crown inglese da imbattuto. Sono pochissimi i cavalli che "escono" dalle pagine "tecniche" (come quelle di Trotto Sportmans e via dicendo) per interessare anche il pubblico più vasto.
RispondiEliminaOra tocca a Frankel (oggi è uscito in prima pagina sul Corriere della Sera).
In questi 42 anni ho visto (purtroppo quasi sempre in video) passare molti "crack", la cui lista sarebbe lunga: da Mill Reef e Brigadier Gerard a Secretariat a Shergar fino a Dancing Brave, Nashwan, Sea The Stars e altri ancora.
Ma onestamente un "mostro" del genere non lo avevo mai visto (forse solo le Belmont Stakes di Secretariat...).
Sono d'accordo con Cecil se rinuncia all'Arc e punta alle Champions Stk.
Longchamp non mi sembra una pista adatta per Frankel.
Ecco, se proprio si vuole trovare una "pecca" a Frankel è che non ha mai corso sul miglio e mezzo, come fece invece Brigadier Gerard (King George 1972)... e che per me rimane l'autentica distanza classica, con tutto il rispetto per chi la pensa diversamente.
Luigi