Si comincia a parlare di Arc de Triomphe, e organizzare una trasferta dal Giappone è fondamentale. Ma la cosa più importante è trovare il fantino giusto nella corsa giusta, visti i precedenti (rimpianti che si chiamano El Condor Pasa e Nakayama Festa montati terribilmente). Dunque la connection del campione ed Horse of the Year Orfevre (Stay Gold), non avendo il coraggio di presentarsi a Parigi con Kenichi Ikezoe, hanno mosso mari e monti per assicurarsi la monta di Christophe Soumillon e la trattativa per l'ingaggio per l'Arc del 7 Ottobre è andato a buon fine. Il fantino belga salirà in sella al potente sauro della Sunday Racing di Shunsuke Yoshida, ed è una notizia importantissima per il galoppo nipponico. Soumillon è un fantino tutto genio e sregolatezza, capace di invenzioni cosmiche o "stronzate" uniche, perdonateci il termine. Sempre meglio che Ikezoe comunque, che ha sbagliato parecchie volte con Orfevre, anche se il campione l'ha salvato più di una volta. Ikezoe e Orfevre insieme hanno vinto sei corse al massimo livello, ma i fantini in Europa sono di gran lunga migliori di quelli orientali. Ora, ci si aspetta che Orfevre prenda contatto con la corta dirittura di Longchamp in Settembre. Ha un modo di correre tutto particolare, ed è importante che Soumillon prenda bene le misure.Il test per eccellenza è il Prix Foy G2, che si corre a tre settimane dall'Arco sulla stessa distanza e tracciato della madre di tutte le corse. Curioso è che solo due volte un vincitore di Prix Foy ha poi vinto l'Arc, si tratta di Allez France (1974) e Sagace (1984) per gli Wildenstein. Maggiore la chance dei battuti del Foy, poi vincitori. Ben tre: Gold River (1981), All Along (1983) e Subotica (1992).
Attualmente la migliore quota di Orfevre è 16-1 per il summit di Longchamp con le migliori chances dei bookies accreditate a St Nicholas Abbey, Nathaniel e Sea Moon che si scontreranno sabato nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes G1 ad Ascot.
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