Italians do it better. Gli italiani che lavorano all’estero lo fanno bene, e sono molto più apprezzati e gratificati dal paese che li ospita, piuttosto che da noi. È famoso il fenomeno della fuga dei cervelli; ma è un bene se gli ingegni si muovono, il problema sono quelli che vengono in Italia e sono in numero molto inferiore a quelli che partono. Ma a fuggire non è solo il cervello, è anche l’arte di saper fare il proprio lavoro. Nell’ambito ippico ne abbiamo a iosa di esempi, innumerevoli, e l’ultimo caso di successo professionale viene dall’Inghilterra. Diego Romeo (omonimo del Romeo Incolinx), è un ragazzo di quasi 37 anni che lavora da 4 anni all’Highclere Stud agli ordini di John e Carolyn Warren, e per i quali è diventato di più che un uomo di fiducia. Lo scorso mese ha conseguito ed è stato insignito del “Stud Staff Award”, un vero e proprio premio (nato nel 2003) tributato dalla Thoroughbred Breeders’ Association inglese che ogni bimestre premia il migliore “horsemen” tra vari nominati e scelti dagli allevamenti in tutta l’Inghilterra. Diego è stato il vincitore del periodo Maggio-Giugno (i nominati dei mesi precedenti sono Peter Beasant del Kingsclere Stud e Sharon Cushley del Shade Oak Stud, in attesa degli altri 3 bimestri da assegnare), e alla fine del 2012 dei 6 finalisti ne rimarrà soltanto uno votato da una commissione. Diego per ora si è guadagnato un assegno da 100 sterle, ed anche un bell’articolo sulla famosa rivista Owner & Breeder (leggi l'articolo qui: http://www.ownerbreeder.co.uk/category/back-issues/ il mensile è quello di Giugno), ma quello che conta veramente al di la dell’assegno e dell’articolo, è che è entrato di diritto tra i migliori e tutto questo significa che il suo lavoro, di alto profilo professionale alla Highclere, che da anni è leading consignor alle aste in Inghilterra, è stato riconosciuto, qualifica, fa onore, curriculum, status, e conta più di tante vittorie ottenute in Italia.
Lady Warren e Brian O’Rourke (Stud Manager), nell’intervista estrapolata, lo hanno definito come un “outstanding horsemen”, ed è stato da loro descritto, testualmente: «..come uno dei migliori uomini di cavalli che abbia mai avuto l’Highclere, a livello di talento, esperienza, passione ed fierezza del proprio lavoro. Ci fidiamo ciecamente di lui, sa preparare nel migliore dei modi i cavalli che gli vengono affidati per essere presentati alle aste e siamo fieri di averlo con noi, merita questo riconoscimento in pieno».
Insomma, una bella soddisfazione, confermata dallo stesso intercettato telefonicamente: «Sono ovviamente felicissimo di tutto ciò che è accaduto. Lavoro da tanti anni all’Highclere, mi trovo bene qui anche se talvolta mi manca l’Italia. Lo scorso anno sono anche venuto via da qui, ma dopo due mesi mi hanno richiamato migliorandomi anche l’offerta economica pur di farmi tornare...non è quello che conta, ho accettato perché mi trovo bene, c’è un ippica vera e tutto questo mi inorgoglisce, sono però fiero di tutti gli insegnamenti che ho acquisito in Italia..»
Diego vive a Newbury, ma è cresciuto ippicamente a Capannelle grazie alla passione di papà Francesco (Allevamento Aniene) e sotto l’assistenza di Angelo Candi per il praticantato, prima di fare da se e prendere la patente di allenatore nel 1998. Dopo aver vinto le sue oneste corse in proporzione al materiale a disposizione (195 corse disputate, 21 vittorie, strike del 10%) ha deciso di fare le valigie per un’esperienza professionale all’estero. È partito per l’Inghilterra nel 2003, ha fatto 18 mesi da Clive Brittain come assistente, 1 anno al Derrinstown Stud in Irlanda e poi un salto in America per un anno al Pin Oak Stud in Kentucky. Nel 2008 il ritorno in Inghilterra e l’inizio del rapporto professionale con l’Highlere…«Ogni anno prepariamo tantissimi puledri, da qui è passato Camelot, io stesso ho preparato Bonfire, Vow, Approve, Memory e tanti altri. È difficile ottenere fiducia qui alla Highclere, molti mi dicono che se sono da 4 anni qui è un successone..sarà, io con loro mi trovo bene. Sono a capo di una piccola squadra che fa questo lavoro prezioso e gestiamo circa 20 puledri a gruppo, ed i risultati per fortuna si vedono. C’è tanto lavoro: ci sono anche gli stalloni, Motivator, Paco Boy..oltre alle fattrici, c’è Model Queen che è una delle migliori. E, dirò di più..quest’anno sto preparando un “colt” da Sea The Stars e proprio Model Queen (già mamma di Regal Parade, Entifaadha etc), scommetto sarà uno dei prezzi più alti del Book 1 di Ottobre, è stupendo..» Segnatevelo!
L’Italia è comunque nei suoi pensieri: «Spero un giorno di tornare, sono legato all’Italia e li c’è ancora la mia famiglia.. ed in fondo allenare è la cosa che mi piace di più, tenterò qui certamente ma se ci fosse l’opportunità, la possibilità e la fiducia di qualcuno, tornerei volentieri in Italia…». Detto con oggettività, i complimenti di John Warren, della TBA e gli assegni in sterline, secondo noi, valgono molto più di un’ippica scalcinata come la nostra..
Lady Warren e Brian O’Rourke (Stud Manager), nell’intervista estrapolata, lo hanno definito come un “outstanding horsemen”, ed è stato da loro descritto, testualmente: «..come uno dei migliori uomini di cavalli che abbia mai avuto l’Highclere, a livello di talento, esperienza, passione ed fierezza del proprio lavoro. Ci fidiamo ciecamente di lui, sa preparare nel migliore dei modi i cavalli che gli vengono affidati per essere presentati alle aste e siamo fieri di averlo con noi, merita questo riconoscimento in pieno».
Insomma, una bella soddisfazione, confermata dallo stesso intercettato telefonicamente: «Sono ovviamente felicissimo di tutto ciò che è accaduto. Lavoro da tanti anni all’Highclere, mi trovo bene qui anche se talvolta mi manca l’Italia. Lo scorso anno sono anche venuto via da qui, ma dopo due mesi mi hanno richiamato migliorandomi anche l’offerta economica pur di farmi tornare...non è quello che conta, ho accettato perché mi trovo bene, c’è un ippica vera e tutto questo mi inorgoglisce, sono però fiero di tutti gli insegnamenti che ho acquisito in Italia..»
Diego vive a Newbury, ma è cresciuto ippicamente a Capannelle grazie alla passione di papà Francesco (Allevamento Aniene) e sotto l’assistenza di Angelo Candi per il praticantato, prima di fare da se e prendere la patente di allenatore nel 1998. Dopo aver vinto le sue oneste corse in proporzione al materiale a disposizione (195 corse disputate, 21 vittorie, strike del 10%) ha deciso di fare le valigie per un’esperienza professionale all’estero. È partito per l’Inghilterra nel 2003, ha fatto 18 mesi da Clive Brittain come assistente, 1 anno al Derrinstown Stud in Irlanda e poi un salto in America per un anno al Pin Oak Stud in Kentucky. Nel 2008 il ritorno in Inghilterra e l’inizio del rapporto professionale con l’Highlere…«Ogni anno prepariamo tantissimi puledri, da qui è passato Camelot, io stesso ho preparato Bonfire, Vow, Approve, Memory e tanti altri. È difficile ottenere fiducia qui alla Highclere, molti mi dicono che se sono da 4 anni qui è un successone..sarà, io con loro mi trovo bene. Sono a capo di una piccola squadra che fa questo lavoro prezioso e gestiamo circa 20 puledri a gruppo, ed i risultati per fortuna si vedono. C’è tanto lavoro: ci sono anche gli stalloni, Motivator, Paco Boy..oltre alle fattrici, c’è Model Queen che è una delle migliori. E, dirò di più..quest’anno sto preparando un “colt” da Sea The Stars e proprio Model Queen (già mamma di Regal Parade, Entifaadha etc), scommetto sarà uno dei prezzi più alti del Book 1 di Ottobre, è stupendo..» Segnatevelo!
L’Italia è comunque nei suoi pensieri: «Spero un giorno di tornare, sono legato all’Italia e li c’è ancora la mia famiglia.. ed in fondo allenare è la cosa che mi piace di più, tenterò qui certamente ma se ci fosse l’opportunità, la possibilità e la fiducia di qualcuno, tornerei volentieri in Italia…». Detto con oggettività, i complimenti di John Warren, della TBA e gli assegni in sterline, secondo noi, valgono molto più di un’ippica scalcinata come la nostra..
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