Il day after è quello più importante per capire come ha reagito un cavallo ad un impegno importante. Ed il crash test a cui è stato sottoposto Crackerjack King (Shamardal) non è stato tenero, subito gettato nella mischia per vedere l'effetto che fa nelle Eclipse G1 di Sandown vinte da Nathaniel (Galileo). Un quinto posto a 11 lunghezze e mezzo dal primo non sono poco, ma le valutazioni andranno fatte nel proseguo della stagione, ma è chiaro che da quella prestazione bisogna crescere anche se il 129 di Nathaniel sembra un obiettivo altissimo da raggiungere per un cavallo che per ora ha come vetta un 118 ottenuto nel Repubblica. Limare una decina di libbre si può? Può darsi, la classe non fa difetto, staremo a vedere. Marco Botti ha parlato nella giornata di ieri, è tornato sulla corsa di sabato e ai microfoni di RacingUk ha spiegato come in fondo sia stata una corsa molto bella dal punto di vista della spettacolarità. Ed ha poi aggiunto "Crackerjack ha preso molto bene la corsa, la domenica mattina era tranquillo. Come pensavo prima della corsa, il terreno soffice ne ha bagnato un pò le polveri, potevamo ottenere qualcosina di più sul consistente. Me lo ha confermato anche Ryan (Moore) che l'ha trovato stanco a causa del terreno. Direi che è stato un banco di prova importante, e la conferma del fatto che per rendere al meglio ha bisogno delle migliori condizioni di terreno possibili" L'allenatore di stanza a Newmarket ha poi parlato di obiettivi: "Ho in mente, ma ancora devo decidere insieme ai proprietari (Effevi & Australian Thoroughbred Bloodstock), di andare in America e correre l'Arlington Million G1 a Chicago sui 2000 metri del 18 Agosto prossimo". Insomma, un Marco Botti sempre più immerso nella realtà del galoppo globale che si guarda intorno, cerca, scova obiettivi in giro per il mondo, quanto più alla portata di cavalli che avrebbero in Europa una vita sicuramente più difficile rispetto ai cavalli da erba in America. Ma ormai, sta diventando sempre più diffuso l'approccio americano per gli european-bred.
A lato vi proponiamo anche gli ultimi 10 anni di Arlington Million, come potete vedere voi stessi 7 su 10 sono cavalli che arrivavano dal Vecchio Continente, compreso lo stesso Beat Hollow (Sadler's Wells) che era si allenato da Bobby Frankel in USA ma cominciò la carriera in Europa vincendo Grand Prix de Paris G1 e finendo terzo nel Derby G1 di Sinndar. A 5 anni fu esportato in USA e vinse subito l'Arlington Million. NB: Nel 2004 figura Kicken Kris (Kris S), in realtà vinse Powerscourt (Sadler's Wells) ma fu retrocesso al 4° posto dopo inchiesta dei giudici, ma si rifece nel 2005 (altrimenti parleremmo di 8 europei su 10 a vincere questa corsa). Nel 2003 vinse Storming Home (Machiavellian), che aveva fatto la carriera Europea da Barry Hills, ma fu retrocesso a favore di Sulamani (Hernando).
Intanto su internet è possibile reperire documenti sempre interessanti riguardanti Marco Botti. Il seguente è stato realizzato dagli uomini di Racing Uk ospiti nelle scuderie di Newmarket dove l'allenatore italiano ha parlato un pò di tutto ed in particolare di Crackerjack King con sullo sfondo delle immagini davvero esclusive e suggestive di una mattinara di lavori: http://www.youtube.com/watch?v=Q6HPV3dbX5o
Intanto su internet è possibile reperire documenti sempre interessanti riguardanti Marco Botti. Il seguente è stato realizzato dagli uomini di Racing Uk ospiti nelle scuderie di Newmarket dove l'allenatore italiano ha parlato un pò di tutto ed in particolare di Crackerjack King con sullo sfondo delle immagini davvero esclusive e suggestive di una mattinara di lavori: http://www.youtube.com/watch?v=Q6HPV3dbX5o
A mio parere fosse in condizioni fisiche ottimali sarebbe ugualmente dura per questo cavallo una corsa del genere (Arlington)... aspetterei un pò cercando di correggere un pò il tiro (cavalli più alla portata)
RispondiElimina