Riproviamoci perchè i vostri input dopo l'Arco credo esigano culturalmente un approfondimento che mi auguro non sia solitario ma partecipato. Nel senso che sarebbero graditi e molto utili intellettualmente vostri interventi in materia ( capisco che ci voglia la laurea in fisica nucleare per seguire le procedure di ingresso dettate da Gabriele) cosi che poi, magari dopo un 15 giorni mi piacerebbe trasferire lo studio con le osservazioni sul giornale, solo per noi intimi si capisce ma intanto avremmo fatto un certo lavoro. Dunque buttiamo li alcune osservazioni preliminari e pregiudiziali. Una su tutte: dobbiamo modellare il calendario, rivoluzionario quindi, in base al dettato degli amici che hanno auspicato una super giornata tipo Arco o magari anche Champion di ottobre ad Ascot, insomma in giro per il mondo da Meydan a Hong Kong, dalle Breeders a Melbourne lo ammetto il trend è questo. Come ha scritto Davide.... siamo maturi anche noi. Bene sono d'accordo ma come si fa ? Seconda pregiudiziale e non da poco : dove e quando lo mettiamo questo Italian Festival Champion ( cosi butto li anche il nome sbagliato) ? A Roma o a Milano ? Sono ostacoli che vanno superati altrimenti si blocca tutto perchè prima collochi il Festival e poi ci costruisci intorno il resto. Se lo fai a Roma ammazzi Milano e viceversa, non facciamo gli ipocriti, il nostro è un sistema ippico dualista al massimo livello tecnico, ne dobbiamo tenere conto. Prima ancora stabiliamo quando. Ecco, voi dite la vostra.
La mia è che tecnicamente e per potenziali presenze qualificate si deve per forza trovare un buco in autunno. Vedete, ho timore che in primavera , perfetta climaticamente e diciamo pure promozionalmente il rischio sia di correre tra noi ( voi esperti sapete perchè) e allora ti saluto. Lo si capisce da come riesce il Roma rispetto al Repubblica, il Di Capua nuovo rispetto ad altre corse primaverili. Insomma in primavera tecnicamente si fa buco nell'acqua e poi al massimo sei preparatorio e non punto di arrivo e una giornata super anche nel montepremi deve prima di tutto riuscire qualitativamente altrimenti è inutile. Autunno allora . Vi va ? Speriamo. In tal modo sul calendario primaverile i ritocchi sarebbero minimi.
Cosa si fa in autunno ? Guardate non se ne esce se non con l'alternanza, sperando che in sede Comitato non facciano storie : un anno Roma e un anno Milano. Per carità non ci inventiamo due super giornate che facciamo ridere, chi le regge ? Se mai a compensazione l'ippodromo che si alterna può potenziare uno dei suoi buoni giorni accorpando qualche altra corsa cosi può esibire una bella giornata a scopo promozionale ovviamente in primavera senza aumenti di premi vistosi, chiaro il derby day e il Milano day, poi ci arriviamo perchè alla fine mettiamo giù una tabella tanto sono poche corse.
Problema data. Immaginiamo il 2011. Prima dell'Arco fai ridere, per forza dopo ma non il sabato 15 perchè c'è Ascot. Dove ti metti allora ? Ti devi mettere per forza prima che scatti la maledetta ora solare, mica puoi finire alle 16,30 al buio con la pioggia. Non abbiamo scampo, anche per avere una certa speranza di bel tempo, l'unica data sarebbe quella del 23 ottobre, lo so a otto giorni da Ascot, durissima ma , vedete, a parole si fa presto a dire.... che bello lo facciamo anche noi ed è giusto, il problema poi, se si mastica della materia, è trovare la collocazione. Perchè non il 30 ? Perchè torna l'ora solare. Devi avere luce fino alle 18. E non parliamo della breeders , pazienza ci consoliamo con il fatto che in fondo ormai non sono tantissimi quelli che ci vanno, i top si però. Tuttavia con tanti soldi sul palo, ovviamente ospitalità totale, promozione e contatti veri e non burocratici come quelli in atto fino ad ora, si può anche metter su un vero super pomeriggio che sia orgoglio per tutti noi ippici italiani. Dunque un anno a Milano e uno a Roma. Immaginiamo le due soluzioni per il 23 ottobre 2011. Non due ma una perchè il programma sempre lo stesso deve rimanere, sono le corse che si spostano e poi i due ippodromi mutano il resto del loro autunno con il 23 che fa da spartiacque ma anche da faro. Il Jockey Club da un milione e mezzo di euro ci sta di lusso e che crepi il Conseil de Paris , lo sposteranno. A tre domeniche dall'Arco è perfetto e Ascot non ha il 2400. Si capisce ha il 2000 da un milione e trecentomila ma con la nostra cifra uno migliore di Campanologist lo trovi, in ogni caso ci sono i reduci di Parigi. Si il 2400 a quei premi viene bene. Guai a pensare a un 2000, suicidio a otto giorni dalle Champion . Meno che mai un 1600, non vi devo dire perchè. Andiamo al sodo , per i tre e oltre che proponiamo? Un super 1000 secchi ci può stare sempre ma deve valere almeno 400.000 euro, è l'Omenoni perchè ci sono anche i flyer super puri che magari cosi non fanno il 1200 di Ascot e ci sarebbe anche chi magari li fa tutti e due, sono altri cavalli. Il Lidia Tesio va perfetto ma , siccome c'è il 2400 rosa di Ascot, riflettete se non sia il caso di scalare a 1800 può prendere qualche miler che non si sfrangerebbe nelle Queen o sarebbe reduce dalle Sun Chariot un mese prima oltre chiaramente a quelle dell'Opera che accorcerebbero. Questa è una corsa anche lei da un milione ma volendo da uno e mezzo. Ragazzi, se lo dobbiamo fare lo dobbiamo fare bene altrimenti si va avanti cosi da poveracci. Insomma se vogliamo essere mercuriani e nel villaggio globale dobbiamo fare la scelta di abbassare da una parte la quotidianità e investire in alto. Altrimenti amici come prima. Dunque Jockey, Omenoni Lidia e siamo a tre in un pomeriggio dove bastano sei corse super . Per le altre due e magari per una sponsorizzazione seria non abbiamo che una strada : convincere l'Emiro del Qatar che è un nostro bis cugino ( cosi le altre due le facciamo con i suoi cavalli arabi). Diciamo che mancano tre corse super, due per i puledri ma anche tutte e tre perchè il calendario ci da spago. Il Gran Criterium da 600.000 tirerebbe a due settimane da Newmarket , a tre da Longchamp con la accortezza di scalare L'International di sette giorni cosi passa a due settimane e spostare di una Doncaster, resterebbe una opzione, lo so . Che distanza ? Io proprio per Doncaster e l'International starei sui 1400 , le nostre Dewhurst. Figurati se ci stanno.... è cosi se li vuoi quelli buoni. Poi ti fai il Dormello come vuoi da 400 mila e ti resta una corsa : un mille secco per i due anni maschi e femmine ? Un 1200 ? Oppure meglio ancora , visto che hai fatto il Gran Criterium a 1400 ti giochi il Berardelli e osi i 2000 come a Saint Cloud , declassi il Condè o lo sposti,cosi fai circuito e con 400.000 sul piatto li chiami per forza. Poi si fanno anche Parigi. Bisogna trovare altre due corse. La maratona non riesce, sono tutti ad Ascot otto giorni prima, non possono fare 8 km in una settimana. Diciamo altre due ma ne basterebbe una perchè il 23 di ottobre non ti puoi allargare troppo, comunque è un dettaglio, una o due dobbiamo trovare un ventaglio di opzioni tra cui scegliere. Esempio : un super handicap ma nel caso sarebbe solo per i nostri, una corsa per i soli tre anni ma su che distanza ? E' dura trovare la settima, proviamo a riassumere la giornata . Premio del Jockey Club per tre e oltre, 2400, gruppo uno da un milione mezzo, entrate e premi d'onore veri. Premio Lidia Tesio per tre e oltre rosa 1800, gruppo uno da un milione solite entrate premi d'onore , non ripeto più. Gran Criterium per due anni , gruppo uno, 1400 da 600.000. Premio Omenoni per tre e oltre, gruppo due, mille metri da 400.000. Premio Dormello rosa per due anni , 1600 o 1500, gruppo due da 400.000. Premio Berardelli per due anni , gruppo due, 2000 metri o 1800, da 400.000. Sei corse che costano 4.300.000 euro, il prezzo per provare ad essere nel mondo , non al primo posto si capisce ma ci sei. Le altre due corse le fai da 100.000 l'uno cosi spendi in tutto 4.500.000 euro e le puoi fare come ti pare, Listed o Gruppi tre.
Adesso viene il bello ovvero l'autunno completo con le due opzioni, una se si corre a Roma il Festival e una se si corre a Milano e poi la primavera anche qui in fondo con due opzioni ma forse per non creare confusione si possono ipotizzare due giornate ottime tanto a Roma ( derby day) come a Milano nel giorno del gran premio , basta irrobustirle di corse e di soldi ma non poi tanto perchè il momento internazionale vero è quello del 23 ottobre 2011 come base. Pregiudiziale irrinunciabile : meglio rinunciare se non si mette in piedi una vera macchina organizzativa, esclusi perditempo come negli annunci, per reperire sponsor, per vender la giornata mediaticamente e socialmente, per trovare cavalli veri per le corse, per promuovere sul territorio l'evento, a livello popolare e selettivo ( come a Parigi ma anche in Inghilterra) , poi a livello ippico internazionale (ci vogliono ospiti che hanno uno status, magari ci sta bene anche una bella breve sessione serale di Asta) quanto altro serve. Adesso sotto con il resto del calendario appunto.... eh no ci servono due puntate cosi intanto se vi va di divertirvi e se riuscite a violare il meccanismo infernale di Gabriele per scrivere potreste dire la vostra.
2° Paragrafo: Ora invece il resto, solo spunti a cominciare dalla notizia che sapevo in parte ma che avevo rimosso e che Marco Trentini , assolutamente da condividere, ci ha lanciato sulla prima di Per Sport. Sono attonito: 300 euro a decisione cadauno e sono in 42 i Giudici delle Commissioni di disciplina. Fino al 2000 erano in nove, tre per Encat, tre per Steeple e tre per Jockey, se la cavavano con una, raramente due sedute, a settimana da circa 120.000 cadauno ma a seduta ( 60 euro) nella quale prendevano più decisioni. In appello erano altrettanti ma gli bastavano una massimo due sedute al mese. E non parliamo del fatto che adesso ( in più prima erano competenti ora non è richiesto, pazzesco cosi magari spenderemo pure per dei consulenti) in 24 verranno dalla Sicilia ( a spese nostre, enormi) , altri sempre dal sud, un paio dal nord pochissimi di Roma dove si riuniscono e di dove erano il 90% di quelli prima del 2000 che si pagavano da soli il parcheggio e la benzina e non avevano arretrati e quasi nessuno si appellava. Non parliamo poi dei costi inutili dell'antidoping che non funziona, come sempre Marco Trentini ci ha informato a più riprese. Tutto questo a fronte di una vera ippica che alleva, possiede, allena ,monta, guida e organizza le corse e altro e che forse sta per esplodere nella sua indignazione verso il “ palazzo”.
3° Paragrafo: Passiamo alle corse, la nostra gioia ma veloci per forza, telegrammi. Frankel immenso, sono d'accordo ora le Prince of Wales, il resto non mi importa. So You buono ma non è fenomeno, le Champion in pista dritta erano le Champion , queste sono le Prince in Autunno. Life For Sale sei su sei, verrà per forza comprata. Marco Botti stupendo, Exce e Joshua, due secondi magnifici e poi in giro per il mondo, si fa cosi. Sepoy sui 1100, arriva. Che due anni il Bruno, standing ovation ancora una volta . Rating del Racing . Lui ora a 139, Dream e Exce a 129, Dane a 128, 126 per Nathan, Sa Moon e mica male Strong Suit, ci interessano Bubble a 121, Sneak a 115, ecco Arrigo a 114 ( Jocky salvo con anche Campa a 117, Lord 113 e Voilà 114) , Cracker resta a 112. Due anni nostri non mal : Salure 113, Vede 109, la femmina 108 . Vecchi : Black 133, sale Cirrus a 129, chapeau non credevo lo facevo da quarto posto, So You idem ben per noi City e Dick 123 con Worthadd, Jakka 120, Rio se viene vale 119 conm Bubble in cassaforte il Roma. Siamo lunghi, aspetto interventi a tutto campo..
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Si', ma i soldi quali sono? Quelli del Monopoli? In un ippodromo che è sotto concordato preventivo? Per favore, non scherziamo!
RispondiEliminaD'accordo invece sul Gran Criterium a 1400 in pista dritta (sarebbero le Dewhurst italiane), ma ovviamente, visti i recenti risultati, declassato a gr2 (in Germania l'omologo è gr3. E poi Roma con il suo gruppo3 a 1600
Tre corse per due anni su sei, GC, Berardelli e Dormello tutti in un giorno??? Mi sembrano davvero troppe (senza contare che vengono praticamente contemporanee al Racing Post Trophy) e poi molti allenatori, Grizzetti in primis, quelli buoni li mettono su tutte le distanze, basta vedere i rimasti iscritti al Berardelli di quest'anno, e le femmine estere buone, o anche solo discrete come Nayarra, corrono contro i maschi.
RispondiEliminaOttima idea del GC a 1400 (gr.2 però), a Milano in pd sarebbe l'ideale,a Roma 1500 con la curva.
Jockey-Lydia Tesio-Omenoni ok, e a questo punto St.Leger, anche se di stayer ce ne sono pochi anche all'estero ormai, non parliamo in Italia.
Poi un gruppo sul miglio per 3 e oltre (verranno i reduci, ma li c'è più scelta) e un handicap stile Carlo Porta magari quintè straordinario con jackpot extra, anche se finchè resta 0,25 di puntata base non attirerà mai come tipologia di scommessa esotica (ma questo è un altro discorso).
I cavalli arabi lasciamoli dove sono per cortesia... con tutto il rispetto.
Resta il problema più grande, quello dei soldi, dello sponsor, prima ancora della data: senza QIPCO il Champion Day se lo sognavano anche ad Ascot, mi sembra impossibile riuscire in qualcosa di simile da noi, a meno di non dimezzare (ma nel vero senso della parola) le corse di Milano e Roma per puntare tutto su questa giornata, pura utopia.
Saluti
Antonio
A mio giudizio una grande idea : i tempi per un ITALIAN FESTIVAL CHAMPION sono maturi, anzi inderogabili, ma prima di tagliare il nastro di una simile manifestazione bisognerà scalare l'Everest d'inverno....
RispondiEliminaSono d'accordissimo su data e sedi sdoppiate, su Jockey Club, Lydia Tesio a 1800, Omenoni, Gran Criterium a 1400 (in dirittura a san Siro...) e Dormello. Nutro remore sul Berardelli (troppe corse per tre anni) e sugli stayers per gli argomenti da lei evidenziati. Alle cinque corse di gruppo completerei il programma con due grossi handicaps.
Si tratta ora di finanziare l'avvenimento con nuove entrate di sponsor(non facili da reperire da investitori stranieri in un Paese che sta andando alla deriva) e tagli inevitabili ad altre giornate di corse.
E poi la promozione dell'evento dovrà essere mutuata da ciò che avviene oltr'alpe ; ippodromi aperti dalle 11 per capitalizzare al massimo attraverso i propri servizi l'affluenza di pubblico, fine delle corse non oltre le 17.30 per permettere agli starnieri di rientrare, navette (a pagamento) per Fiumicino, Malpensa e Linate.
L'obiettivo non è portare 50.000 persone all'ippodromo : ad Ascot hanno fatto salti di gioia con ventiseimila presenze che rappresentano la metà di una giornata del Royal Meeting e dell'Arc Day. Un evento del genere segnerebbe un punto di dicontinuità con il trend attuale in costante picchiata, avrebbe forti ripescussioni sui media e galvanizzerebbe l'ambiente. Attirerebbe appassionati e "tifosi" stranieri, oltrechè addetti ai lavori e operatori del settore interessati all'evento e ai soldi che distribuisce.
Forse tutto ciò resterà nel libro dei sogni, ma, sono convinto che se questo sport vuole sopravvivere a questa difficile congiuntura e garantirsi un futuro, questa non può che essere una delle soluzioni obbligate per i prossimi anni....
Non volete capire che al di la di tutto per ridare fiato alla nostra amata ippica bisogna eliminare il totalizzatore e scommesse solo a quota fissa! cosi ci sarebbe un minimo di speranza di riportare gente all ippodromo e rilanciare un minimo tutto il comparto.
RispondiEliminaIo non scommetto più da qualche anno sulle corse italiane o meglio, magari lo faccio ma tramite book o exchange esteri che offrono quote fisse molto più competitive!
la gente si è stufata di regalare soldi, come si fa a puntare con questo prelievo da strozzini?
Grande Mario come al solito, dobbiamo discutere di e su tutto senza paura, a ruota libera e ovviamente fantasticando sull'ippica che vorremmo.
RispondiEliminaCon libretto pattern in mano (grazie mille della dritta, l'avrò già consultato un centinaio di volte almeno, anche solo per divertimento) mi viene da dire che un ITALIAN CARNIVAL è un'ottima idea, però il luogo migliore dove farlo è senza ombra di dubbio San Siro, per l'importanza già oggi del calendario autunnale milanese (infatti 4 su 6 prove scelte da Mario sono "milanesi"), per le strutture dell'impianto, per la possibilità di attrarre sponsorizzazioni e per l'internazionalità della città. Capannelle ha già il Derby day che andrebbe implementato come festa del galoppo italico, maggior risalto quindi a gentlemen e amazzoni e handicap dove si cerchi di rappresentare l'intero movimento, oltre al Derby in G1 sui 2200, avevi ragione Mario ;-)
Capitolo data: ok la terza domenica di ottobre, quest'anno il 23.
Capitolo corse:
1. perfetto il Jockey Club, distanza e montepremi ok con Mario;
2. l'Omenoni ok;
3. il G. Criterium ok, ma io sinceramente non vedo perchè debba essere sui 1400, la tradizione va rispettata, per di più spostandolo di una settimana trovo meglio i 1600 e a livello di rating, dal famoso libretto, si vede che siamo lì. L'annata di quest'anno sarà probabilmente in linea con quella dell'anno scorso, 108/109 e vedremo se i primi 4 non faranno vedere di meglio, inoltre aumentando la dotazione sono certo che gli stranieri arriveranno in massa.
4. Il Lydia Tesio ok per distanza e importo
5. Dormello ok. Certo che questa scelta fa si che si crei un dualismo con il G.C., ma pazienza, comunque meglio a 1400 in p.d., o forse addirittura a 1300. Per me bastano 5 gruppi, non si lamentino in alto loco, faccio pure risparmiare l'Unire..
6. e 7. due grossi handicap sulla falsariga del Carlo Porta e del Madonnina. Dobbiamo copiare gli inglesi con il Cesarewitch, una corsa folle e forse anacronistica, ma che un fantino come Frankie non vede l'ora di correre.
Così strutturata la giornata è perfetta, per me ovviamente. Concordo su tutto quanto detto in precedenza riguardo alla necessità di reperire grandi sponsor e soprattutto, condicio sine qua non, la scelta di Milano deve essere seguita da una ristrutturazione seria dell'impianto, basta lavori lasciati a metà e senso di precarietà. Per un giorno può bastare anche l'aggiunta di strutture provvisorie, come quelle che vengono utilizzate per il salto ostacoli, ma dotate di ogni comfort. Non si pensi di alloggiare tutti gli spettatori vip nella palazzina del peso e basta ad esempio, oppure ci vogliono bar e ristoranti da dove si possa vedere le corse e via così.. Insomma l'ippodromo deve essere tirato a lucido.
Capitolo soldi, con un ente serio i soldi si trovano, dalla riduzione di alcune giornate di corsa, alla riduzione dei costi (un esempio è quello riportato da Mario, ma che dire del resto, tv ecc.) e ce ne sono di soldi gettati all'Unire e ovviamente parte dagli sponsor.
Sogni forse, ma come cantava Cenerentola, i sogni son desideri e se hai fede chissà che un giorno la sorte non ti arriderà.... Gabriele hai visto che citazione eh?!
@EZ horse, credo che qui tutti siano d'accordo con quanto dici sul prelievo esagerato e quant'altro, ma mi spiace dirti che sei fuori tema, noi si parlava d'altro, della possibilità di creare un super evento, rilevante dal punto di vista mediatico in grado di portare tanta gente all'ippodromo, tanta gente che ama i cavalli ma forse non è mai stato in un ippodromo, insomma quel pubblico generalista che ora non sa neanche che esistiamo. Scusa ma qui il problema dei prelievi conta fino a un certo punto, perchè se no non si capisce come mai per la serata dell'Europeo a Cesena ci vadano 15.000 persone ancora oggi oppure perchè a vedere Varenne c'erano 20.000 persone ad Agnano o 9.000 a Roma per il derby day e via dicendo, gli eventi tirano se fatti bene. I prelievi sono fondamentali per vivere ma l'ippica, come la intendo io è ben altro. Mi rifaccio, per rimanere all'oggi, a quanto detto da Franco Raimondi su DiCorsa, sulla necessità di suddividere la nostra ipppica in serie A e serie B, la prima solo nei w.e. e la seconda per la quotidianità, quest'ultima ha bisogno come il pane di un prelievo equo, di una quota fissa che funzioni davvero e forse anche incentivata, di un tot unico per fare volume ecc., ma la prima ha bisogno prima di tutto questo di eventi, di sogni e di "glamour", insomma di tornare a essere lo sport dei Re.
RispondiEliminaBuongiorno Signori,
RispondiEliminacome ho gia' ribadito per farci sentire in Europa dobbiamo organizzare un ITALIAN FESTIVAL CHAMPIONS ma sono d'accordo con Mario quando dice che bisogna si' organizzarlo ma offrendo uno spettacolo all'altezza cioe' con corse di gruppo che producano di conseguenza rating elevati.
Va bene per me l'alternanza tra Roma e Milano del resto credo siamo l'unica nazione in Europa che offre OAKS e DERBY divisi a sottolineare maggiormente la forza del nostro dualismo e la data potrebbe anche essere sabato 29 ottobre tagliando le gambe all'ora solare.
Passando al piano economico anche a me piacerebbe una sponsorizzazione araba ai quali pero' concederei un'unica prova sulla scia di quella effettuata a Longchamp in modo da poter magari coinvolgere protagonisti italiani e sempre senza dimenticare che alle Capannelle si potrebbe effettuare anche in AW.
Sul piano tecnico dico che ottimi sono il JOCKEY CLUB G1 ed il LYDIA TESIO G1, l'OMENONI va rafforzato a G2 e sempre sui 1000 per non contrastare ASCOT, il GRAN CRITERIUM perfetto sui 1400, il BERARDELLI G2 come una volta lo tengo sui 1800, il DORMELLO portiamolo verso il G2 sempre sui 1600 anche se e' obiettivamente difficile, e per chiudere propongo varie opzioni che vanno dall'handicappone tutto italiano come il CARLO PORTA riuscitissimo oppure proprio come ad ASCOT ad una corsa allievi fantini internazionale che potrebbe servire ad attirare maggior pubblico europeo.
Quindi una giornata ed 8 prove che quantomeno andrebbero testate prima di emettere giudizi negativi del resto il mondo ci insegna che funziona.
La questione giudici ed antidoping e' come il reparto scommesse uno dei problemi principali della distruzione del comparto. Tanti soldi spesi inutilmente per persone che a mio modesto parere fanno un lavoro del genere senza passione. La questione macchina del doping non coinvolge la passione di chi il proprio lavoro ma se vogliamo e' anche piu assurda, mi vengono in mente alcune domande come, dove sono i risultati? ma qualcuno e' punito? e perche' non e' tutto documentato e limpido?
Tornando al piano tecnico non posso che ovviamente inchinarmi a FRANKEL sperando che come preannunciato lo rivedremo a 4 anni sul doppio chilometro e non ancora sul miglio.
8 corse!!?? Magari anche in aw!!?? Lydia Tesio sui 1800?? (una delle poche corse che va benissimo cosi' come è la volete cambiare...) Berardelli gruppo2!!?? Dormello gruppo2!!?? Omenoni che vorrebbe fare concorrenza ad Ascot!!?? Milionate anzi milionate e mezzo quando non si sa nemmeno se l'anno prossimo si faranno le corse? Ma dove vivete, su Marte?
RispondiEliminaUgo
UGO,
RispondiEliminaMI DISPIACE AMMETTERLO MA SEI TU QUELLO CHE VIVE SU MARTE, NOI SIAMO SPINTI DALLA PASSIONE, SIAMO SEMPRE OTTIMISTI, TU DA COME RAGIONI NON CREDO PROPRIO!!!
SOLO SU UNA COSA MI TROVO D'ACCORDO IL LYDIA TESIO DEVE RESTARE SUI 2000.
Invece temo che Ugo non abbia torto. E' un po' dura pagare i premi al palo con l'ottimismo e la passione.
RispondiEliminaChiudere gli occhi di fronte a una situazione drammatica non la fa scomparire, e non guasterebbe un po' di sano realismo.
Fantasticare è bello, ma parlare di Champion Day italiano allo stato attuale delle cose (sempre meno proprietari, molti addetti che chiudono bottega, UNIRE/ASSI al collasso, premi non pagati) è puro esercizio filosofico, pur piacevole.
In un momento di crisi per il Paese intero, sarà già tanto se si faranno le corse normali l'anno prossimo.
Lester
Invece Ugo ha completamente torto, caro Lester (con un nick simile non posso assolutamente arrabbiarmi con te). Credi davvero che il pubblico, il grande pubblico intendo, i proprietari importanti ecc., si siano allontanati dall'ippica per via dei prelievi esorbitanti? Non scherziamo dai, il prelievo ha effetto su chi gioca in agenzia, gli altri se ne sono andati perché gli ippodromi nella stragrande maggioranza dei casi sono fatiscenti, perché un proprietario di cavalli viene visto come un evasore totale nella migliore delle ipotesi e un quasi mafioso nella peggiore e non come all'estero dove il proprietario è coccolato e si fa di tutto per fargli passare una bella giornata all'ippodromo, dove lui possa invitare i suoi amici e anche farsi bello perché no. L'idea portante di questo blog è che senza partire dalla cultura, quindi dal bello che questo sport ci da, non si arrivi da nessuna parte. Puoi anche azzerare in toto il prelievo ma se il nostro sport non decide di rinnovarsi culturalmente rimarrà nella palta dove è oggi. Quindi qualsiasi intervento che aiuti a pensare a eventuali miglioramenti è sempre ben accetto. Inoltre ti assicuro che sfrondando i rami secchi i soldi per un Champion day si trovano eccome. Concordo sul Lydia Tesio a 2000 metri.
RispondiEliminaComunque continuiamo a dibattere che fa bene!
Una precisazione. Non sono io quello che ha parlato di prelievi, ho solo detto che vivete su Marte. Anzi, no, siete dispersi in qualche navicella spaziale.
RispondiEliminaPerche' per il 2012 il montepremi sara' uguale a Zero. Perche' il Presidente del Consiglio ha appena detto che non ci sono soldi. Perche' hanno tagliato i fondi la scuola pubblica, hanno i fondi a Polizia e Carabinieri e volete che arrivi lo Spirito Santo con i soldi per i "cavallari". Perche' (sta scritto oggi sul giornale ippico) l'ex Unire,ora Assi,non versa dal 2007 (!!??) i contributi - dovuti - per la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza. E mi taccio perche' annoio.
Poi,per carita', se vogliamo divertirci a fantasticare su un Champions Day nostrano, facciamolo. Volete il mio? Jockey Club - Di Capua - Lydia Tesio - Gran Criterium (a 1.400 e di gruppo2) - Dormello (gr.3) - Sergio Cumani (gr3 per le femmine 3+ a 1.600). 6 corse bastano e avanzano. Ma siccome le scuderie nostrane non beccherebbero chiodo (concentrando gli eventi, gli esteri verrebbero in massa e farebbero razzia), mettiamoci almeno un handicap per far vincere un italiano. Quando? La terza settimana di ottobre.
Ugo