Dall'alto: Cape Blanco, Stacelita, Treasure Beach (Four Footed Fotos) |
Europa batte America 3 a 0. Questo è il verdetto delle prove in erba che si sono disputate nella nottata di sabato (ora italiana). Su di tutte, cronologicamente, parliamo della vittoria di Cape Blanco (Galileo) nell'Arlington Million G1 ($1 milione) a Chicago all'Arlington Park (VIDEO QUI), che replica alla brillante vittoria di qualche tempo fa nelle Man O'War G1 di Belmont al debutto in USA e batte di nuovo quel Gio Ponti (Tale Of The Cat), questa volta, ancora più a disagio dal terreno diventato "yielding" ovvero troppo soffice per le sue potenzialità.
La verità è un'altra: in Usa il cavallo da corsa per eccellenza è sul sabbione, lo dicono i pedigree e lo dice la storia secondo la quale su questa superficie gli Europei danno sempre una pista agli yankees. La chiave di lettura è anche un'altra: Il Coolmore (anche se il proprietario è Mrs Fitri Hay, che l'ha acquistato in comproprietà proprio da loro) sta forse cercando di importare ed innestare in USA la cultura Galileo (Sadler's Wells), da loro praticamente inesistente, viste anche le percentuali di corse che si disputano sull'erba. Uno dei pochi su quella linea di sangue era El Prado (Sadler's Wells), padre peraltro di Medaglia d'Oro, che in qualche modo sta influenzando il mercato locale. Per Cape Blanco ora gli obiettivi (più facili a questo punto), sono il Breeders’ Cup Turf (G1) a Churchill Downs in Novembre, oppure il Cox Plate G1 in Australia questo autunno.
Aidan O'Brien ha replicato immediatamente, dando man forte al discorso di cui sopra, vincendo anche le Secretariat Stakes G1 (VIDEO QUI) sempre sui 2000 metri con Treasure Beach (Galileo), già vincitore di Irish Derby G1 e secondo nel Derby G1 Inglese, il quale ha battuto di poco l'altro "european-concept" Ziyarid (Desert Style) (vittoria nel Daphnis G3) per Alain de Royer-Duprè per i colori Aga Khan, con al terzo Banned (Kitten's Joy).
La terza marcatura in Europa l'ha segnata una femmina, Stacelita (Monsun), la quale è si Europea di concezione e crescita (Diane G1, Vermeille G1, Saint-Alary G1 nel 2009 e Romanet G1 nel 2010 per i colori Martin Schwartz) ma ormai soppiantata da quelle parti, sempre per la stessa proprietà. Dalla prima prova nelle United Stakes G1 di luglio dove finì terza a Monmouth Park, si è ambientata e stavolta ha colto una bella affermazione nelle Beverly D. Stakes G1 (VIDEO QUI) sui 9,5 furlongs (1900 metri) in 1:57.57 con in sella Ramon Dominguez ed ha battuto Dubawi Heights (Dubawi), con al terzo la Sudafricana River Jetez ((Jet Master). Per la figlia di Monsun (Koenigsstuhl), allenata da Chad Brown (un allievo di Bobby Frankel, tra gli emergenti in America), gli obiettivi parlano di Breeders’ Cup Filly and Mare Turf in Novembre.
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