Il leader degli stalloni National Hunt in Irlanda King’s Theatre (Sadler's Wells), è morto nei giorni scorsi a causa di postumi di una forte colica subita il 6 giugno scorso e non superata dopo il trattamento in clinica, a causa anche di un piccolo tumore intestinale, presso il Troytown Equine Hospital, dove era stato ricoverato. Se ne va a 20 anni così, uno stallone che ha fatto la fortuna di molti allevatori che hanno impostato i propri prodotti verso gli ostacoli. La perdita ha lasciato quelli del Ballylinch con un senso di vuoto e tristezza, come dimostrano i report irlandesi, per come King's Theatre fosse un cavallo dal carattere meraviglioso e gentile, a cui mancava solamente la parola e di cui si erano notevolmente affezionati come un membro vero e proprio della famiglia. Fu allevato da Michael Poland, ed inizialmente allenato da Sir Henry Cecil, con il quale vinse il Racing Post Trophy G1 a due anni e le King George VI and Queen Elizabeth Stakes a tre anni G1, nella stessa stagione dove fini secondo nel Derby G1 di Erhaab (Chief's Crown) e secondo nell'Irish Derby G1 vinto da Balanchine (Storm Bird), poi terzo nelle Juddmonte International G1 dietro a Ezzoud (Last Tycoon) e Muhtarram (Alleged). Fu in seguito mandato in training da Bill Mott in USA con scarsi esiti, poi da Saeed bin Suroor, ed ha finito la carriera con il terzo posto nel Gran Premio di Milano di Strategic Choice (Alleged).
Fu dunque ritirato al Ballylinch nel 1997, e come stallone è stato estremamente versatile, producendo cavalli veloci fino ad arrivare ad essere campione degli stalloni da National Hunt in entrambi gli emisferi. In piano il miglior prodotto è forse King’s Drama, vincitore di G1 in USA, mentre in ostacoli ha prodotto vincitori di G1 in serie tra cui, Wichita Lineman, Nobody Told Me, Nas Na Riogh, Menorah, Cue Card, Riverside Theatre, Captain Chris, Voler La Vedette e Royal Shakespeare. Il 40% dei suoi prodotti ha vinto in ostacoli, tra il 2009-2010 e la stagione 2010-2011 in Irlanda e Inghilterra, divenendo uno dei migliori riproduttori della storia moderna.
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