Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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sabato, giugno 11, 2011

Cosa ci propone il weekend di galoppo, in attesa del Royal Ascot

Francia, America, Italia. Questo è quanto di alto livello propone il programma del weekend. Partiamo dalla Francia, dove un campo di nove femmine di alta classe compone il Prix de Diane a Chantilly. Golden Lilac (Galileo) ancora imbattuta in 4 uscite con la perla nelle Poule d’Essai des Pouliches G1 opposta a Galikova (Galileo), vincitrice di Cleopatre G3. La prima è una homebred Gestut Ammerland, figlia di quella Grey Lilas (Danehill) allevata dal Tiglio. Galikova è un'altra Galileo (Sadler's Wells), sorellastra di Goldikova (Ananaa), ma molto più il padre che la sorella quanto a modalità d'espressione. Ad alto livello comunque, in quanto a Classe. Un campo che propone individualità di spicco come Wavering (Refuse To Bend), vincitrice del Saint-Alary G1 davanti a Epic Love (Dansili) e Glorious Sight (Singspiel), tutte suscettibili di gran miglioramento. 
In America si corre la terza prova della Triplice Corona Americana ma senza candidato, dunque Affirmed (1978 l'ultimo vincitore di triple crown) può dormire sonni tranquilli. Animal Kingdom (Leroidesanimaux) ha vinto la prima prova (Kentucky Derby sui 2000m), ma non la seconda sebbene di poco (Preakness Stakes sui 1900m), ed ora è partente nell'ultima prova e cioè le Belmont Stakes G1 sui 2400. Ad affrontarlo Shakleford (Forestry) che lo ha preceduto nelle Preakness, ma candidati forti in Nehro (Mineshaft), Mucho Macho Man (Macho Uno), Stay Thirsty (Bernardini) ma soprattutto Master Of Hounds (Kingmambo) per i colori Coolmore, che potrebbe davvero fare un numero (ora è a 10/1, un pensierino fatecelo..)
In Italia, c'è San Siro a tenere banco con il Milano G1, che vede in campo il detentore Jakkalberry (Storming Home) opposto al tedesco Scalo, figlio di Lando (Acatenango) che vinse il Milano nel 1995. C'è Voila Ici (Daylami) che ha battuto spesso Jakkalberry, ma che attualmente, anagraficamente e sul miglio e mezzo, conta decisamente meno. C'è la "Vittadini" Toi Et Moi (Galileo) che scende dalla Francia, mentre gli altri sono decisamente sotto il livello. Pochi gli ospiti dunque, e significativa la diaspora Godolphin quest'anno. A questo proposito una riflessione: Che siano cambiate un pò di cose? Che le nostre corse non valgano nulla? Probabile, in fondo vincere un G1 fa sempre comodo formalmente, ma sostanzialmente non è che conti più poi così tanto, evidentemente, vincerlo in Italia. Chi lo sa, magari il cugino Hamdan ha preso in giro proprio Mohammed per il fatto di venire in Italia a cercare facile gloria...
Dite la vostra...

1 commento:

  1. L'assenza dei Godolphin dai gruppi 1 nostrani (e da Derby e Oaks...) mette in luce una volta di più il poco appeal che hanno le principali corse italiane. Ritengo che Godolphin , e fino a 5/6 anni orsono anche Coolmore (Sholokov, Black Sam Bellamy, etc) utilizzassero i gruppi 1 italiani esclusivamente per aumentare i loro scores in termini di successi nella massima categoria, e non per valorizzare i loro cavalli che da una vittoria nel Premio Roma non avrebbero aumentato il loro appeal per la carriera stalloniera.
    Spero di sbagliarmi, ma la situazione 2011 mi porta a pensare che sarà difficile invertire questa tendenza. In effetti vincere due gruppi 1 in mezzora con BIONDETTI e RIO DE LA PLATA di fronte ad un pubblico che a stento quel giorno raggiungeva le tremila persone, stride di fronte al facino di vittorie colte in Inghilterra, Francia, Hong Kong, etc...
    Non posseggo conoscenze o cultura ippica sufficienti per cercare dei rimedi, ma mi piacerebbe che venissero creati pochi eventi, ma tecnicamente significativi, concentrando le corse importanti in poche riunioni, aumentando le dotazioni e creando un avento mediante promozioni diffuse sul territorio, volte a proporre le corse come sport e come
    tradizione... Ma forse sto sognando e mi devo accontentare di qualche toccata e fuga all'estero...

    Davide Gori
    gori@funclubsport.it

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