Siete stati comodi sulla poltrona di “ Tuttogaloppo” ? Bene non alzatevi, continuiamo la discussione che gli argomenti non mancano e soprattutto il fil rouge culturale che unisce Tuttogaloppo e Mondoturf è il medesimo ed è dato dal modo di intendere e di vivere il turf, al passo con i tempi e da sempre. Solo se riusciremo a comprendere e a darci orizzonti vasti , globali potremo dotarci della giusta chiave di lettura per ogni avvenimento del turf. Nostro compito solo quello di stimolarvi, cerchiamo , via, di non ghettizzarci intellettualmente, fuggiamo dalla provincializzazione dalla altra ippica come ha perfettamente diagnosticato Marco Trentini. Noi siamo fieramente la vera ippica, quella che vola alto e non si abbassa continuamente a difendere ogni giorno l'orticello del proprio interesse senza accorgersi di ciò che accade intorno e che è meraviglioso perchè è il turf che molti vivono senza sapere di esserci dentro. Poveretti, peggio per loro. Qualche spunto allora.... Aintree come e meglio di Cheltenham ? E' una provocazione ma dovete ragionarci sopra. Innanzitutto il National è la CORSA, nel mondo tutti la conoscono anche se non sanno nulla di cavalli e di corse e tutti la vedono, va al di là del fenomeno turf. Nel bene , per noi, e nel male perchè fa discutere ogni volta che succede qualcosa di triste, non ci nascondiamo dietro un dito per carità. Torniamo al dubbio iniziale. Ad Aintre c'è la Corsa, ci sono 90.000 entusiasti per tre giorni, dall'Irlanda ci arrivi facile in nave, è un qualcosa di unico , il sabato una volta nella vita .... vivetelo. Ci sono poi altre corse che sono di altissimo spessore e infatti è l'anello finale di una catena che comprende Kempton e Cheltenham ma appunto si chiude con Aintree. Non la banalizziamo buttandola sul folklore, ad Aintree si fa grande selezione e lo dimostrano i risultati che possono confermare o smentire Cheltenham.
Che vi resta della settimana francese? Galikova per fascino su tutto, come ha detto in trasmissione Franco è più Galileo che Goldikova, io mi auguro che sia una mezza di Goldikova con padre Galileo, la perfezione per vincere tutto. Abbiamo bisogno di sognare. Resta anche un Planteur tonico , si vincerà il Ganay, ci resta l'anima e la dimensione globale di casa Zaro che si misura e che ci fa ben sperare, ci resta una Rolly Polly che vince, insomma c'è anche Italia , quella che accetta la dimensione vera del turf. Se dalla Francia esce altro di meglio ditelo. Ahi Uncle Mo, rimescola tutto , non va bene, sarebbe stato bello arrivare al Kentucky lisci con un favorito da battere e magari inventare qualcosa contro ma quel giorno. Non ho idee chiare sulla vicenda , qualcosa mi sfugge .... cosa? Vi state disamorando di Black Caviar ? Un filino ci fa rabbia, è solo invidia, la vorremmo nostra , europea, laggiù lontano ci sfugge , sembrano corse fotocopia e invece sono tutte terribilmente diverse una dall'altra e su tracciati da brivido. Ha vinto anche alla attesa, follia pensare di allungare , adesso basta, va bene il 14 maggio ma poi inizia l'inverno , riposo. Il sogno? Lo Sceiccone che arriva , la compra e ce la porta per l'Abbaye. Meraviglioso. Come Marcellina , lingua madre l'italiano, quello di Marbye che esalta ancora di più la connection Italia -Giappone ma non parliamo di patto d'acciaio che porta male. Sono soddisfazioni comunque, creano anche mercato, noi ne guadagniamo attenti. Ultima riflessione ( ce ne sarebbero altre lo sappiamo, ciascuno le farà dentro di se o meglio sul blog) : vincono tanto, tantissimo Riccardi e Gasparini che ne dite se leggiamo queste vittorie come quelle di un certo stile e modo di interpretare il turf ? Loro sono certamente nella famosa vera ippica di Marco Trentini, sono l'oggi e anche il domani, sviluppiamo questo concetto......stop, siamo stati anche troppo lunghi.
MBER
MBER
che c'entra Rolly Polly con la Zaro??? facciamo Jehannedarc???
RispondiEliminaTestuale: "...ci resta l'anima e la dimensione globale di casa Zaro che si misura e che ci fa ben sperare,(virgola, aggiungo io).. ci resta una Rolly Polly che vince..."
RispondiEliminaCome vede, sono due cose ben diverse. Mario non ha messo il nome di Jehannedarc e nemmeno quello di Rose Bonheur. Potevo metterle io, è vero, ma non l'ho fatto. A chi legge e sa di cosa stiamo parlando, ho pensato, non serviva.
Andrea Rossi?
Ben detto, il Grand National è LA CORSA!! Molte persone non capiscono cosa voglia dire vincere ma anche partecipare a corse di questo genere, è una sfida non solo con gli altri cavalli ma anche con sè stessi, arrivare in fondo è già di per sè un risultato. Ieri durante la telecronaca di Man. Utd.- Chelsea sentivo il telecronista dire che sabato Ferguson era in tribuna, squalificato, però aveva con sè una radiolina per sentire l'andamento della CORSA e del suo cavallo in particolare, fantastico e ci fa capire cosa vogliano dire corse simili! Si può discutere se sia giusto ammorbidire certi passaggi o altro, ma fare un paragone tra la corrida e il G.N. di Aintree è stupido, nulla hanno in comune, se non la tradizione. Purtroppo anche le corse in moto o macchina hanno una dose di pericolo, ma nessuno si sognerebbe di dire basta corse, così, pensiamo a come rendere il G.N. più sicuro ma per favore smettiamola di paragonarlo a tutt'altro. Scusate lo sfogo, ma quando ce vò..
RispondiEliminaSulla Francia devo dire che al momento vedo la scuderia dell'Aga Khan in formissima e mi accodo ai complimenti a quelle scuderie e allenatori Italiani che non rimangono solo in Italia, certo bisogna anche avere i cavalli per osare..
Mi dilungo un attimo per complimentarmi con la Sga per il nuovo sito, davvero molto ma molto bello ed esauriente.
Saluti