Bob Back |
Notizie di queste ore annunciano la morte dello stallone Bob Back (Roberto), a cui è stata praticata eutanasia a causa dell'infermità dovuta all'età avanzata. Aveva appena compiuto i 30 anni.
Bob Back, nato per essere un duro, era un figlio di Roberto (Hail To Reason) e Toter Back (Carry Back), la quale vinse il Matron Handicap G2 ed altre nove volte. Lei stessa faceva parte della famiglia di Roman Brother (Third Brother), Horse of the Year americano nel 1965. E la sua caratteristica ed il tratto di famiglia Bob Back lo ha manifestato in tutta la sua carriera.
Big Bad Bob |
In Italia vinse anche il Premio Tevere G3, l'attuale Premio Guido Berardelli, e fu secondo nel Derby Italiano G1 di Welnor (Welsh Pageant), in seguito fu ritirato in razza presso il Baroda Stud in County Kildare nel 1988. E quando gli esecutori del defunto Sean Doyle decisero di vendere Baroda, lo stallone seguì John O'Connor quando diventò manager del Ballylinch Stud in County Kilkenny.
Lo stallone in razza ha svilupppato una accentuata duplice valenza per il piano e per gli ostacoli, coprendo fattrici da "National Hunt" dopo essersi spostato Burgage Stud nel 2001. Ha avuto sempre un'altissima fertilità ed ha coperto relativamente poco, 140-150 fattrici l'anno prima del suo ritiro dalle attività riproduttive nel 2007.
Bob Back ha iniziato benissimo in razza, producendo Inner City, un vincitore di Chiusura G3 e secondo di Queen Anne Stakes G1, per il training di Luca Cumani. Ora stallone in India.
La seconda annata di Bob Back ha prodotto Bob's Return, vincitore di St Leger, Great Voltigeur Stakes e Lingfield Derby Trial in una scintillante stagione dei tre anni nel 1993.
Bob's Return ha dunque ereditato il gene di famiglia, producendo cavalli distintosi sugli ostacoli, come Joncol, Ground Ball e Oneway.
Ma la star in pista di Bob Back, è stata la perla Big Bad Bob, vincitore di Autumn Stakes G3 e grande rivelazione in allevamento da qualche anno, dove ci si è accorti del valore di uno stallone bellissimo e cattivissimo, tanto da muoversi presso l'Irish National Stud da quest'anno.
Hey uomo: se hai una fattrice, fai un pensiero a Big Bad Bob!
Vorrei rendere un omaggio con questo tributo a quel gran campione che corrisponde al nome di:
RispondiEliminaBO BACK.
A quella incredibile macchina da corsa che è sempre stato; battere a quel tempo PEBBLES sull'erba era come voler camminare a piedi scalzi sulla Luna, cioè impossibile, eppure lui ci è riuscito.
Ancora un grazie per quel mitico testa a testa che ci ha fatto venire i brividi.
Si perso, da un buon cavallo come WELNOR nel Derby Italiano, ma lottato con il cuore ed il coraggio di un vero leone.
Ne ho memoria visiva e vi posso assicurare che è stato un vero e proprio spettacolo della natura, il galoppo di due cavalli in lotta.
I più oggi non credo si possano ricordare, allora permettetemi di aiutarvi con la memoria.
Anno 1984 - 101° Derby Italiano 2400 P.G. Gr.1
Tempo: Bello - Terreno: Leggermente Pesante
Entrati i cavalli in dirittura il gruppo si dispone a ventaglio, e prima dell'intersezione delle piste, BO BACK allo steccato montato da quel mostro di magia di Bruce Raimond, per i colori del Sig.Antonio Balzarini (colori in Italia Scud.AJB) allenato da Michael Jarvis viene avvicinato al suo esterno da WELNOR a sua volta montato dal mito vivente Lester Piggott appartenente alla Scuderia Concarena, allenato da Gaetano Benetti; nel momento in cui i due cavalli sono vicini incominciano a darsi battaglia, tanto da distansiare tutti nel resto del gruppo.
I due si affrontano per tutta la dirittura perfettamente appaiati a partire dal cartello degli ultimi 200m, montati entrambi con la massima energia a braccia e frusta dai rispettivi fantini fin sul palo d'arrivo, dove la fotografia sanciva la vittoria per il milanese WELNOR, bravissimo, BO BACK secondo, esce sconfitto ma con il massimo onore, secondo si, ma da fenomeno, i miei complimenti vanno anche a lui, poichè senza di lui non si sarebbe mai potuto assistere a quell'incredibile dirittura in lotta per oltre 200m, che si è trasformata in un elettrizante arrivo.
Terzo AT TALAQ, appartenente allo Sceicco Maktoum Al Maktoum successivamente vincitore della Melbourne Cup (Gr.1); quarto, me ne scuso non lo ricordo; e se non ricordo male quinto, miglior italiano NUZZI montato da Alfredino Sauli, appartenente alla Scud.Ri.Ma. per il training del Sor Luigi Camici.
Moltissimi cavalli mi hanno fatto provare le emozioni più forti sia nel bene che nel male, vincendo o deludendomi, ma se dovessi eleggere la più bella corsa al quale io abbia assistito dal vivo (live) è senza alcun dubbio il 101° Derby di BO BACK e WELNOR, quella dirittura è passata alla storia del turf.
GRAZIE CAMPIONI
bob back un altro cavallo rispetto a welnor..
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