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L'aspetto più bello di questa domenica tutt'altro che autoctona, è stato il ritorno alla vittoria per un fenomenale
Gladiatorus (Silic) che ha fatto suo il Di Capua G1 alla maniera forte, come lo abbiamo ammirato nel Duty Free G1. Ahmed Ajtebi ha in qualche modo governato l'ex portacolori dell'Olmo nelle fasi iniziali, salvo poi assencondarlo nel suo incedere potente fino in fondo. Secondo
Win For Sure (Stravinsky), il cui jockey Pedroza ha perso la frusta ai 400, che ha respinto di misura
Rockhorse (Rock Of Gibraltar) la sorpresa. Naufragano i nostri miler. Altro momento di spicco della domenica milanese il Gran Criterium dominato dagli stranieri che hanno surclassato i nostri. Ha vinto
Hearts Of Fire (figlio di Firebreak, che ha il suo primo vincitore di G1) per Pat Eddery con Olivier Peslier in sella, davanti ad un sempre volitivo
Vale Of York (Invincible Spirit) e terzo l'altro inglese
Mata Keranjang (More Than Ready). I nostri?
Ladiesandgentlemen (Celtic Swing) è quarto, a lunghezze comunque, dimostrando di gradire il terreno colloso al massimo, quinto un
Marshade (Martino Alonso) che di certo non ha dimostrato tutto il suo potenziale, ma anche nelle migliori condizioni forse non avrebbe fatto meglio di un terzo posto.
Contorno con Verziere per
Cottonmouth (Noverre) ancora vittoriosa, questa volta in G3, su
Allegoria (Spectrum) e
Lady Alida (Tobougg). Il Cumani G3 per le tre anni ed anziane vinto da
Ravenel (Touch Down) ed un superlativo Mariolino Esposito su
Annabelle's Charm (Indian Ridge) e
Fabiana (Ashkalani) terza. La migliore delle nostre
My Sweet Baby (Minardi) solo quinta.
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