

Assolutamente positiva l'evento francese per quanto riguarda noi italiani impegnati ieri a Longchamp. Nel Prix Maurice de Nieuil sui 2800 ha vinto
Voila Ici (Daylami) il grigione della Incolinx che ha avuto ragione di
Winkle (High Chaparral) e
Shemima (Dalakhani), seppure in un campo non trascendentale. Infallibile la monta audace di Mirco Demuro che per prevenire le eventuali difficoltà del suo su una dirittura troppo corta, ha anticipato le mosse prima dell'imbocco della curva. Voila si è fatto prima passare nei cento conclusivi, salvo poi rientrare di gran carattere in una lotta a tre. Una grandissima soddisfazione ed il merito è proprio del nostro crack jockey e di Vittorio Caruso che l'ha presentato comunque in maniera infallibile.
Il Grand Prix de Paris ha visto invece la vittoria a sorpresa di
Cavalryman (Halling) un homebred dello Sceiccone che vede così i primi frutti della connections rinnovata con Andre Fabre. Il figlio di Halling (Diesis), primo vincitore di Gruppo 1 per suo padre, ha battuto tutti gli O'Brien a cominciare da
Age Of Aquarius (Galileo) mentre terzo positivo è finito
Mastery (Sulamani) il vincitore del Derby italiano. Ha deluso
Behestam (Peintre Celebre), da molti considerato la carta migliore dell'Aga Khan per l'Arc.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta qui